Gli uomini della Guardia di finanza hanno organizzato una vera e propria trappola in occasione dell'ultimo giorno del campionato di serie A.
Ancora una operazione contro i servizi IPTV pirata e gli abbonati ovvero contro un falso sito streaming su calcio e serie tv. Oltre a prendere di mira circa 500 siti, server e canali Telegram pirati, le forze dell'ordine hanno identificato 6.500 persone che hanno avuto accesso a una piattaforma IPTV pirata che sarebbe stata artificiosamente sotto il controllo da parte del nucleo speciale Tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza. Vediamo meglio:
Quindi hanno fatto in modo che gli utenti che volevano vedere le partite si ritrovassero una schermata della Guardia della finanza che li avvisava che il servizio a cui cercavano di ottenere era sotto sequestro. Ma i dati degli utenti sono stati tracciati e salvati. Nel caso di dimostrazione di colpevolezza, gli utenti dovranno pagare multe da 2.500 euro.
Nel 2019, le forze dell'ordine hanno annunciato una vasta operazione antipirateria che ha preso di mira, tra l'altro, la società che gestisce il popolare sistema di gestione dei servizi IPTV Xtream Codes. Il software offriva un pacchetto completo che permetteva agli utenti di gestire il proprio servizio di rivendita IPTV e i suoi clienti, ma secondo la polizia, Xtream Codes ha agito illegalmente.
Quasi tre anni dopo, non ci sono notizie di ulteriori addebiti, ma ci sono state accuse che il team dietro Xtream Codes sia rimasto in attività con un prodotto simile chiamato Xtream UI. "Le conseguenti analisi svolte dagli inquirenti hanno, a oggi, consentito di rilevare l'esistenza di un nuovo sistema informatico di gestione dei flussi, denominato Stream Creed, che sembra derivare dal codice sorgente dei già noti Xtream Codes, una piattaforma pirata globale smantellata dalla stessa unità speciale nel 2019", spiega la Guarda di finanza.
Da diversi anni le autorità italiane svolgono regolarmente operazioni volte a interrompere la fornitura e l'utilizzo di servizi IPTV piratati. Già nel 2021 con l'Operazione Black Out era stata chiusa una rete responsabile di circa l'80% della fornitura illegale nel Paese.
Lo scorso gennaio un'altra operazione aveva portato al presunto smantellamento di una rete che serve 500.000 clienti. La scorsa settimana, l'amministratore delegato del campionato di calcio di Serie A ha accusato i pirati IPTV di un buco nero di 300 milioni di euro di entrate.
L'unità speciale per le frodi tecnologiche della Guardia di finanza, un'agenzia delle forze dell'ordine sotto l'autorità del Ministero dell'Economia, avrebbe effettuato una nuova operazione mentre i tifosi si preparavano alla fine del campionato di calcio di Serie A. Oltre a bloccare o sequestrare siti e server legati alla vendita e alla distribuzione di servizi IPTV pirata, le forze dell'ordine hanno anche colto l'occasione per sorprendere migliaia di pirati.
"In attesa dell'ultima giornata del campionato di calcio di Serie A e della finale di Conference League, gli specialisti informatici di Fiamme Gialle hanno registrato centinaia di nuovi servizi e risorse dedicate alla vendita di attività IPTV tramite streaming illegale", precisa infine un comunicato della Guardia di finanza.
Rinnoviamo il nostro pieno sostegno alle forze dell'ordine che ogni giorno si impegnano a contrastare il fenomeno della pirateria che genera ogni anno enormi danni al nostro sistema nazionale, con un impatto particolare sull'industria dei media e della televisione, dell'intrattenimento e sui clienti finali.