Cosa cambia per svolgimento di concorsi pubblici con approvazione nuovo Decreto ufficiale, da quote rose, a cittadini stranieri e corsie preferenziali e non solo
Al via importanti novità per i concorsi pubblici e l’ingresso nella pubblica amministrazione in Italia: è stato, infatti, approvato in via preliminare il decreto che introduce diverse novità per quanto riguarda i concorsi pubblici per le nuove assunzioni nella P.A. Pur trattandosi di un decreto preliminare preannuncia comunque cambiamenti ufficiali che a breve diventeranno tali. Vediamo allora quali sono le importanti modifiche al via per i concorsi pubblici con approvazione del nuovo Decreto Ufficiale.
Nella selezione delle graduatorie dei concorsi pubblici, d’ora in poi, nell’ordine di preferenza, ci sono dietro i medagliati al valore e i mutilati e gli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato, i figli di medici, infermieri e operatori sanitari deceduti per Covid.
Novità per i concorsi pubblici stabilite dal nuovo decreto ufficiale riguardano anche i veri e propri procedimenti di accesso e svolgimenti degli concorsi stessi. Tutte le operazioni relative ai concorsi saranno, infatti, effettuate tramite il Portale InPA, dalla pubblicazione dei bandi che non saranno più pubblicati in Gazzetta Ufficiale, alla registrazione obbligatoria al Portale unico del reclutamento, InPA, sviluppato e gestito dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, gratuita e a cui si può accedere esclusivamente tramite proprie credenziali Spid, Cie o Cns.
Inoltre, dove e quando necessario, per lo svolgimento di concorsi pubblici si potrà ricorrere all’ausilio di sistemi automatizzati e anche per eventuali prove di preselezione o di selezione decentrate. er l’accesso alle procedure di concorso.
Infine, sempre sul portale InPa si potranno consultare tutte comunicazioni sulle prove da sostenere, come date e luoghi, relativi esiti, eventuali ritardi o slittamenti. Infine, è stato stabilito che le prove di un concorso pubblico non si potranno mai svolgere in giorni festivi o di festività religiose ebraiche o valdesi.