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Come va la Polizia italiana? E' efficiente? Garantisce la sicurezza ai cittadini? La risposta ai dati

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Frontiere, immigrazione e indagini scien

Uno dei campi in cui l'efficienza della Polizia italiana si manifesta con più forza è il contrasto alla criminalità organizzata.

Per valutare davvero quanto sia efficace la Polizia italiana bisogna partire dai dati concreti, dalle operazioni sul campo, dalle statistiche ufficiali. Con un organico di quasi 98.000 poliziotti, di cui oltre 17.000 donne, l'istituzione è presente su tutto il territorio nazionale, operando in ogni provincia attraverso strutture specializzate, reparti mobili e uffici centrali e periferici. Il lavoro si sviluppa su più livelli, dalla sicurezza urbana al contrasto del crimine organizzato, dalla gestione dell'ordine pubblico all'antiterrorismo, passando per l'attività investigativa e scientifica. Si tratta di un sistema articolato e complesso, che poggia su una rete di coordinamento capillare e che sarà oggetto di modifiche con il nuovo decreto Sicurezza.

I numeri fotografano una presenza operativa costante. Le Volanti e i reparti di prevenzione hanno pattugliato città, quartieri e aree periferiche coinvolgendo oltre 20.000 agenti attivi quotidianamente sul territorio. In 12 mesi, la Polizia ha controllato quattro milioni di cittadini, effettuato oltre 47.000 denunce e portato a 8.602 arresti, segno tangibile di un'attività di prevenzione e repressione che non si limita all'emergenza, ma lavora anche in profondità e in anticipo:

  • Il contrasto alla criminalità e al terrorismo della Polizia
  • Frontiere, immigrazione e indagini scientifiche

Il contrasto alla criminalità e al terrorismo della Polizia

Uno dei campi in cui l'efficienza della Polizia italiana, alle prese con contratti non sempre adeguati, si manifesta con più forza è il contrasto alla criminalità organizzata. Solo nel 2024, sono stati sequestrati beni per un valore di oltre 700 milioni di euro, risultato ottenuto grazie all'attività del Servizio centrale anticrimine e delle Questure, che hanno anche aumentato del 40% l'emissione dei Daspo e del 30% i provvedimenti di ammonimento per atti persecutori. Le misure patrimoniali sono un'arma nella lotta alle mafie: in 39 sequestri mirati sono stati bloccati 31 milioni e mezzo, mentre in 56 casi le confische hanno toccato quota 76 milioni. Le organizzazioni mafiose hanno subito provvedimenti ablatori per un totale che supera i 90 milioni di euro.

Un altro fronte sensibile è quello del terrorismo, dove il lavoro delle Digos ha portato all'arresto di 23 persone per terrorismo internazionale e al rimpatrio di 82 soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale. All'interno, sul piano del terrorismo di matrice ideologica, sono state arrestate 15 persone e denunciate oltre 500, tra cui 36 estremisti di destra e sinistra. Questi numeri dimostrano il ruolo della prevenzione: molte operazioni si sono concluse prima che potenziali attacchi potessero essere messi in atto.

Particolarmente complessa si è rivelata anche la gestione dell'ordine pubblico, che nel 2024 ha visto l'Italia ospitare eventi globali come il G7 e affrontare situazioni delicate legate alle manifestazioni contro la crisi climatica, le tensioni geopolitiche e le rivendicazioni sociali. In questo contesto, la Polizia ha garantito la sicurezza durante oltre 12.000 manifestazioni, intervenendo direttamente in 302 occasioni in cui si sono verificati disordini. Il risultato: 16 arresti e più di 2.000 denunce, a testimonianza dell'equilibrio ricercato tra il diritto alla protesta e il rispetto delle regole.

Frontiere, immigrazione e indagini scientifiche

Non meno importante è l'attività svolta dalla Polizia di frontiera e immigrazione, che ha dovuto affrontare un anno ancora segnato dalle conseguenze del conflitto in Ucraina e dai flussi migratori irregolari. Nel 2024 è stato registrato un incremento del 15% nella produzione dei titoli di soggiorno, con 180.000 permessi rilasciati per protezione temporanea. Allo stesso tempo, sono stati eseguiti oltre 25.000 provvedimenti di espulsione e allontanamento, con 5.541 rimpatri effettivi. Questi dati evidenziano non solo un grande sforzo amministrativo, ma anche una capacità di gestione integrata e umanitaria di un fenomeno complesso e strutturale.

Sul piano delle operazioni investigative, spicca l'attività della Polizia scientifica, che ha eseguito più di 23.000 sopralluoghi sulle scene del crimine, quasi 20.000 analisi balistiche e genetiche, oltre a servizi di videodocumentazione in supporto all'ordine pubblico. L'Unità delitti insoluti ha riesaminato otto casi di omicidio rimasti senza colpevole, avvalendosi di tecnologie avanzate e tecniche forensi moderne, a dimostrazione della crescente importanza dell'approccio tecnico-scientifico nelle indagini di Polizia.

In parallelo, il sistema delle Sale operative ha gestito oltre 4,3 milioni di chiamate, attivando più di 1,2 milioni di interventi delle pattuglie. Questi numeri non solo parlano di efficienza, ma di una rete capillare che funziona, reagisce, accoglie e agisce tempestivamente.

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