Cosa cambia per gli agenti delle Forze dell’Ordine e per il militari con l’approvazione del nuovo Decreto Sicurezza 2025: le modifiche e novità
Quali sono i nuovi poteri, i diritti e i doveri per le forze dell'ordine e i militari approvati con il nuovo decreto sicurezza 2025? Il nuovo Decreto legge Sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri prevede diverse novità e tutele rafforzate per agenti e militari. Vediamo cosa cambia nel dettaglio?
E' stato, infatti, deciso che gli agenti e i militari indagati o imputati per abusi avvenuti durante il servizio non saranno più sospesi e lo Stato sosterrà le loro spese legali, fino a diecimila euro per ogni fase del procedimento.
È prevista la rivalsa se venisse accertata la responsabilità del dipendente a titolo di dolo, mentre viene esclusa in caso di sentenza di non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione, per archiviazione e negli altri casi di proscioglimento (a meno che per i fatti contestati in sede penale sia accertata la responsabilità del dipendente per grave negligenza in sede disciplinare).
Viene poi introdotta una circostanza aggravante del delitto di violenza o minaccia e di resistenza a pubblico ufficiale se il fatto è commesso nei confronti di un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza con l’aumento di pena fino alla metà (invece di un terzo).
Gli agenti di polizia in servizio avranno tutti in dotazione le bodycam, dispositivi di registrazione audio, video e fotografico, da indossare sulle divise e che garantiscono maggiore sicurezza agli agenti e maggiore trasparenza nei casi di contestazione di fatti avvenuti,
Agli agenti è stata anche riconosciuta l’autorizzazione a portare armi private senza licenza quando non sono in servizio.
Il nuovo Decreto Sicurezza prevede anche tutele per gli agenti dei servizi segreti in relazione ad attività di contrasto rispetto a condotte riferibili a minacce terroristiche e sovversive, e l’attribuzione della qualifica di agente di pubblica sicurezza al personale delle forze armate adibito alla tutela delle strutture delle agenzie di informazione, per chi non ne è già in possesso.
Si rafforzano i poteri anche delle guardie carcerarie che possono ora impartire gli ordini per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza e potranno punire chi commette atti violenti o minacce in carcere, nonché chi resiste passivamente.