Come cambia l’importo della quattordicesima 2025 per effetto delle modifiche fiscali in vigore: i chiarimenti e i calcoli
Nel 2025, l'importo della quattordicesima sarà influenzato dalle modifiche fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio, che impatteranno positivamente su questa gratifica estiva per molti lavoratori.
La quattordicesima mensilità si matura progressivamente durante l'anno lavorativo, tra il primo luglio e il 30 giugno dell'anno successivo, ed è calcolata in base ai giorni effettivamente lavorati in questo periodo.
Per determinare l'importo della quattordicesima, occorre seguire una formula matematica precisa:
È importante sottolineare che questo importo sarà soggetto alle trattenute previdenziali (contributi a carico del dipendente) e alla tassazione Irpef. A differenza dello stipendio mensile, sulla quattordicesima non si applicano le detrazioni d'imposta per lavoro dipendente e per familiari a carico, il che spiega perché questa mensilità risulta generalmente più bassa rispetto alla retribuzione ordinaria.
Dal 2025, la riforma fiscale ha reso strutturali le modifiche all'Irpef introdotte nel 2024, confermando il sistema a tre aliquote che sostituisce definitivamente le precedenti quattro fasce. Questo cambiamento avrà un impatto diretto sul calcolo della tassazione applicata alla quattordicesima.
Le aliquote Irpef in vigore per il 2025 sono:
Questo sistema di tassazione rappresenta un vantaggio concreto rispetto al passato per i lavoratori con redditi medio-bassi, poiché l'estensione della prima aliquota fino a 28.000 euro (anziché 15.000 come era in precedenza) consente un risparmio fiscale che si riflette anche sulla quattordicesima.
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto ulteriori misure di sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti, rendendo strutturali interventi che si traducono in vantaggi economici concreti:
Per i lavoratori con reddito complessivo annuo fino a 20.000 euro è prevista un'indennità esente da imposte, calcolata con percentuali differenziate:
È importante chiarire che, come stabilito dal governo, il nuovo sistema di benefici fiscali che ha sostituito il precedente taglio del cuneo fiscale non si applica alle mensilità aggiuntive. Questo significa che sulla quattordicesima (così come sulla tredicesima) non viene calcolato né il bonus per i redditi fino a 20.000 euro, né la detrazione aggiuntiva per i redditi fino a 40.000 euro.
Questa esclusione rappresenta una continuità rispetto alla precedente normativa, quando il taglio contributivo del 6-7% non veniva applicato alle mensilità aggiuntive. La motivazione è di natura tecnica e fiscale: le mensilità aggiuntive seguono un regime di tassazione separato rispetto alle retribuzioni ordinarie.
L'esclusione delle mensilità aggiuntive dai benefici fiscali è esplicitamente prevista dall'articolo 1 della Legge di Bilancio 2025, che specifica come tali misure si applichino solo alle retribuzioni ordinarie, escludendo espressamente la tredicesima e la quattordicesima mensilità.
Per comprendere meglio l'impatto delle nuove aliquote fiscali sulla quattordicesima, vediamo alcuni esempi concreti per diverse fasce di reddito:
Retribuzione mensile lorda: circa 1.923 euro
Quattordicesima lorda (considerando 12 mesi interi): 1.923 euro
Tassazione Irpef (aliquota 23%): circa 442 euro
Contributi previdenziali (9,19%): circa 177 euro
Quattordicesima netta: circa 1.304 euro
Retribuzione mensile lorda: circa 2.692 euro
Quattordicesima lorda (considerando 12 mesi interi): 2.692 euro
Tassazione Irpef (aliquota 35%): circa 942 euro
Contributi previdenziali (9,19%): circa 247 euro
Quattordicesima netta: circa 1.503 euro
In entrambi gli esempi, la quattordicesima risulta inferiore rispetto allo stipendio mensile netto, proprio per l'assenza delle detrazioni fiscali che normalmente si applicano sullo stipendio.
La quattordicesima mensilità spetta ai lavoratori dipendenti il cui contratto collettivo nazionale la prevede. Tra i principali CCNL che includono questo beneficio troviamo:
Per quanto riguarda i pensionati, la quattordicesima viene erogata a inizio luglio (per il 2025, presumibilmente il 1° luglio) a coloro che hanno almeno 64 anni e un reddito annuo non superiore a 15.688,40 euro (doppio del trattamento minimo INPS).
Sebbene entrambe siano mensilità aggiuntive, esistono alcune differenze significative tra quattordicesima e tredicesima:
In sintesi, l'aumento effettivo della quattordicesima nel 2025 dipenderà principalmente dalla fascia di reddito del lavoratore e dall'impatto delle nuove aliquote Irpef sulla tassazione della mensilità aggiuntiva.
I principali vantaggi si avranno per i lavoratori con redditi fino a 28.000 euro, che beneficeranno dell'aliquota ridotta al 23%, con un conseguente aumento della quattordicesima netta rispetto agli anni precedenti. Anche se il taglio del cuneo fiscale non si applica direttamente alla quattordicesima, i benefici fiscali complessivi introdotti dalla Legge di Bilancio 2025 contribuiranno a sostenere il potere d'acquisto almneo parzialmente.