Le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana, spesso impegnate in un delicato equilibrio tra crescita, innovazione e gestione delle risorse finanziarie. Oggi, più che mai, l’accesso a soluzioni creditizie personalizzate e a contributi mirati costituisce un elemento chiave per il rafforzamento e lo sviluppo di questo segmento. Intesa Sanpaolo, così come altre banche, ha strutturato un sistema ampio e articolato di strumenti di supporto, con una particolare attenzione alle iniziative dedicate all’occupazione, all’innovazione, all’inclusione finanziaria e alla resilienza territoriale.
Le principali iniziative di Intesa Sanpaolo per il sostegno alle PMI
Nell’ambito del proprio ruolo di primo istituto bancario nazionale, Intesa Sanpaolo ha varato numerosi progetti pensati per accrescere la capacità competitiva delle imprese di piccole e medie dimensioni. Tra i pilastri dell’offerta si segnalano:
- Finanziamenti a tasso agevolato e soluzioni di credito innovate, con particolare riguardo ai progetti di investimento tecnologico e sostenibilità ambientale.
- Supporto alla crescita occupazionale femminile e giovanile, attraverso iniziative che premiano le aziende impegnate in nuove assunzioni e formazione di personale.
- Accesso facilitato a fondi pubblici e bandi regionali in collaborazione con le principali istituzioni nazionali e sovranazionali, tra cui Fondo di Garanzia per le PMI e strumenti BEI.
- Programmi di inclusione finanziaria, dedicati a imprese vulnerabili o in aree economicamente svantaggiate, per contrastare l’esclusione e promuovere l’innovazione diffusa.
Queste linee di intervento sono affiancate da una costante attività di formazione e consulenza, con l’obiettivo di innalzare la capacità di lettura dei cambiamenti di mercato, sostenere la digitalizzazione, ampliare la presenza internazionale delle PMI e favorire l’accesso a strumenti di garanzia pubblica.
S-Loan Soluzione Lavoro: caratteristiche, requisiti e vantaggi
Uno degli elementi distintivi dell’offerta recente è il prodotto “S-Loan Soluzione Lavoro”, sviluppato dalla Banca dei Territori e destinato a favorire l’incremento occupazionale tramite un modello di credito premiale. Questa soluzione mette al centro:
- Incentivi per investimenti a carattere tecnologico e digitale, che comportino nuove assunzioni, in particolare rivolte a giovani e donne.
- Disponibilità di risorse dedicate: Intesa Sanpaolo ha stanziato una dotazione di 10 miliardi di euro, rientrante nel più ampio plafond da 410 miliardi predisposto a supporto dei progetti legati al PNRR.
- Accessibilità riservata ai clienti della Banca dei Territori; è richiesto un impegno formale all’assunzione di nuovi addetti, quale condizione indispensabile per ottenere una riduzione del tasso di interesse sia al momento della sottoscrizione, sia durante l’ammortamento.
- Beneficio di un meccanismo simile a quello dell’IRES premiale, che si allinea alle recenti normative di sostegno all’occupazione e innovazione.
Attraverso questo strumento le imprese sono incentivate a
combinare crescita, innovazione tecnologica e inclusione lavorativa. In sintesi, S-Loan Soluzione Lavoro rappresenta una leva efficace per chi desidera investire sul capitale umano e rafforzare la struttura competitiva, ampliando la base occupazionale in modo sostenibile e con il supporto di credito premiante.
Non solo banche, finanziamenti agevolati, contributi e bandi regionali per le PMI
Le micro, piccole e medie imprese possono accedere a molteplici canali di finanziamento, combinando strumenti bancari e agevolazioni pubbliche. Diverse regioni hanno attivato bandi e fondi, spesso alimentati anche da risorse europee tramite programmi come il FESR.
Ad esempio, Regione Toscana ha istituito un bando dedicato agli investimenti produttivi, con una dotazione finanziaria iniziale di 10 milioni di euro e la possibilità di incremento fino a 30 milioni. Tra le principali caratteristiche:
- Sovvenzioni a fondo perduto per l’abbattimento di interessi e commissioni di garanzia su finanziamenti bancari concessi alle PMI toscane.
- Contributi incrementati per progetti ad alto impatto ambientale e sostenibile (progetti Green); le percentuali di copertura variano in funzione della tipologia di investimento e della presenza di garanzie specifiche.
- Iter telematico per la presentazione delle domande, mediante SPID, CNS o CIE, e un sistema di monitoraggi periodici per la rimodulazione delle risorse.
Ulteriore esempio è il Fondo “Nuovo Credito” della Regione Marche, che prevede:
- Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per gli investimenti e la liquidità aziendale.
- Premialità per l’occupazione, per l’internazionalizzazione e l’innovazione, con abbattimenti sul TAN e contributi aggiuntivi in conto interessi.
- Procedura di accesso tramite Confidi convenzionati, con verifica puntuale dei requisiti e plafond disponibili.
Gli strumenti regionali risultano spesso cumulabili con le misure nazionali come la Nuova Sabatini, i fondi di garanzia e il cofinanziamento europeo, offrendo una copertura articolata che si adatta a differenti settori e dimensioni d’impresa.
Accesso al credito, garanzie e strumenti per l’innovazione e l’internazionalizzazione a livello nazionale
Il rafforzamento della capacità finanziaria delle PMI è sostenuto da un ecosistema di garanzie pubbliche e strumenti bancari specifici. Le principali modalità comprendono:
- Fondo di Garanzia per le PMI, che offre coperture fino all’80% del finanziamento erogato dalle banche, facilitando l’accesso anche ad aziende con un profilo rischioso o di recente costituzione.
- Garanzie SACE e strumenti SIMEST per favorire l’export, la digitalizzazione e la crescita sui mercati esteri, tramite linee di credito e servizi assicurativi.
- Bandi per l’internazionalizzazione, come la misura “Verso Nuovi Mercati” della Regione Lombardia, che prevede finanziamenti agevolati per azioni di marketing, certificazioni e piani di sviluppo estero.
- Plafond Piattaforma Imprese e le convenzioni con CDP, che permettono l’erogazione di finanziamenti a medio/lungo termine a condizioni competitive.
Per facilitare la trasformazione digitale e il posizionamento globale, le PMI possono beneficiare di:
- Interventi di cofinanziamento su tecnologie e ricerca
- Contributi a fondo perduto per progetti ad alto impatto tecnologico o ambientale
- Strumenti flessibili di credito, anche per il capitale circolante e la formazione
L’accesso a questi strumenti è regolato da specifici bandi o convenzioni, e avviene spesso tramite Confidi, enti di garanzia o direttamente presso lo sportello bancario, secondo regolamentazioni nazionali ed europee.
Come richiedere e ottenere aiuti e finanziamenti: procedure e modalità operative
La procedura di accesso ai fondi e agli strumenti agevolati risponde a criteri di trasparenza e certezza operativa. In generale, le fasi principali includono:
- Analisi dei requisiti e del settore di appartenenza sulla base dei codici ATECO previsti dai regolamenti.
- Presentazione online della domanda, a seconda delle specifiche modalità indicate nei bandi: spesso è richiesto l’utilizzo di credenziali digitali (SPID, CNS, CIE).
- Allegazione della documentazione richiesta: programma dettagliato di investimento, eventuale piano aziendale, cronoprogramma e preventivi/fatture.
- Valutazione della pratica da parte di Confidi, banca o soggetto gestore, che ne verifica la conformità e il merito creditizio.
- Attesa dell’istruttoria e del rilascio dell’eventuale garanzia pubblica. In alcuni casi, i contributi possono essere erogati in una o più soluzioni; per altri è prevista la liquidazione soltanto a investimento concluso e rendicontato.
È importante tenere conto dei massimali previsti per ogni linea (spese ammissibili, percentuali di copertura, cumulabilità con altri incentivi).
| Fase |
Documenti |
Enti coinvolti |
| Analisi e domanda |
Piano, preventivi, bandi |
Impresa, Confidi |
| Istruttoria |
Bilanci, requisiti |
Banca, Gestore |
| Erogazione |
Rendicontazione |
Regione/Ministero/Banca |
Prospettive future e opportunità per le PMI nel contesto bancario e istituzionale
Sul panorama attuale, le PMI italiane possono attendersi un’evoluzione degli strumenti di sostegno in linea con i cambiamenti normativi europei e le politiche di investimento pubblico. L’integrazione dei fondi del PNRR ha già portato all’ampliamento degli interventi a favore dell’innovazione, della digitalizzazione e della transizione ecologica.
I dialoghi in corso tra sistema bancario, istituzioni regionali e settore produttivo proseguiranno nella direzione di:
- Estensione dei plafond per il credito agevolato in settori strategici
- Incentivi mirati a nuova imprenditorialità, inclusione sociale e crescita occupazionale
- Digitalizzazione delle procedure di accesso, per velocizzare tempi istruttori e garanzie
- Crescente sinergia tra garanzie pubbliche, bandi europei e offerte personalizzate bancarie
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