L'Antitrust interviene sul mercato delle auto elettriche, portando chiarezza su autonomia reale, batterie e garanzia. Nuove regole mirano a rafforzare la trasparenza, tutelare i consumatori e orientare costruttori e associazioni.
Nel settore della mobilità sostenibile, la trasparenza delle informazioni rappresenta un elemento imprescindibile per la tutela dei consumatori. Recentemente, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha portato all’attenzione pubblica l’esigenza di comunicazioni più chiare riguardanti veicoli ad alimentazione elettrica. L’azione dell’Antitrust ha coinvolto quattro principali case automobilistiche internazionali – Stellantis, Tesla, BYD e Volkswagen – con lo scopo di rendere più accessibili e comprensibili i dati relativi ad autonomia reale, prestazioni della batteria e condizioni di garanzia dei modelli elettrici. L’iniziativa trae origine dall’evidenza che le informazioni pubblicate sui siti dei produttori risultavano spesso incomplete o fuorvianti, rendendo difficile per i potenziali acquirenti una valutazione consapevole. Con un provvedimento dagli effetti vincolanti, i costruttori si sono impegnati a riorganizzare la presentazione dei dati, così da favorire scelte responsabili e trasparenti.
La questione dell’autonomia delle auto elettriche costituisce uno dei temi più discussi fra automobilisti e associazioni. In passato, la comunicazione delle case si concentrava sulla sola omologazione WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure), mettendo in secondo piano le variazioni dell’autonomia reale dovute a condizioni esterne e comportamenti di guida. Con l’intervento dell’Antitrust, i costruttori sono ora obbligati a fornire:
Un altro punto rilevante riguarda la durata delle batterie e il loro degrado. L’impegno delle case automobilistiche si traduce ora in informazioni più chiare sullo "State of Health" (SoH) delle batterie, ovvero lo stato di salute e la capacità residua nel corso degli anni. Le informazioni sono pensate per offrire un quadro trasparente sull’evoluzione delle prestazioni, consentendo agli utenti di comprendere come l’usura influisce su prestazioni e valore del veicolo. I siti dovranno illustrare esplicitamente:
Questi cambiamenti, da attuare entro quattro mesi, rappresentano una vera rivoluzione per la comunicazione nel comparto elettrico, indirizzando il settore verso uno standard informativo più evoluto e al passo con le aspettative degli utenti. L’obiettivo dichiarato è consolidare la fiducia e garantire effettiva tutela nei confronti dei consumatori.
Parallelamente all’accettazione degli impegni da parte delle aziende automobilistiche, il dibattito vede la partecipazione attiva di associazioni di categoria e organizzazioni di tutela dei consumatori, che rimarcano le criticità riscontrate negli anni precedenti.
Secondo Federcarrozzieri, la scena descritta negli scorsi anni poteva essere paragonata a un “Far West delle autonomie dichiarate”. Sono emersi forti dubbi sulle comunicazioni, spesso orientate a massimizzare le prestazioni in uno scenario teorico ma poco aderente all’esperienza reale. Il presidente dell’associazione denuncia il rischio che la presenza di marketing aggressivo possa aver indotto in errore molti acquirenti, sottolineando la necessità di enti terzi indipendenti incaricati della certificazione delle prestazioni. Questa proposta mira a garantire ai consumatori un dato oggettivo e affidabile, fondamentale in un mercato in rapida evoluzione e caratterizzato da notevoli investimenti individuali.
Un’ulteriore perplessità riguarda la gestione delle garanzie. Sotto la lente finiscono le regole che impongono il vincolo di rivolgersi esclusivamente alla rete assistenziale ufficiale, con un impatto significativo sui costi di manutenzione. Questo sistema, incentrato sull’obbligatorietà dei tagliandi, comporta spese più elevate rispetto alle strutture indipendenti e una minore libertà per chi acquista, poiché la decadenza della copertura della batteria può avvenire automaticamente in caso di mancata osservanza delle procedure previste dal produttore.
Anche il Codacons si è espresso, rilevando come la decisione di non applicare sanzioni alle case abbia suscitato perplessità fra i difensori dei consumatori. Pur salutando positivamente la svolta in termini di trasparenza futura, l’associazione giudica insufficiente la chiusura delle istruttorie senza responsabilità retroattive per eventuali inganni passati.
A livello normativo, il rafforzamento della tutela passa per iniziative come il provvedimento AGCM che, pur non configurandosi come sanzione, impone un cambio radicale nel paradigma della comunicazione fra costruttori e utenti.
Guardando alle prospettive, l’effetto di questi interventi viene letto in chiave positiva per il mercato italiano. L’attuazione di standard più chiari non solo contribuirà a fugare dubbi, ma potrà agevolare la diffusione della mobilità a emissioni ridotte. Maggiore trasparenza significa riduzione delle aspettative irrealistiche e, soprattutto, minore disillusione nell’utilizzo quotidiano dei veicoli elettrici – in passato fattori di freno ben più determinanti rispetto alla sola infrastruttura di ricarica.
La tabella sottostante riassume le principali variazioni e impegni presi dalle case dopo l’intervento dell’Antitrust:
| Area | Impegni/Novità |
| Autonomia reale | Sezione dedicata, spiegazione fattori determinanti, simulatore online |
| Batteria e durata | Trasparenza su SoH, criteri di garanzia chiari, incremento minima capacità garantita |
| Condizioni di garanzia | Descrizione esplicita dei vincoli, obblighi di manutenzione dichiarati |
| Certificazione dati | Richiesta di intervento di ente terzo indipendente (proposta dalle associazioni) |
L’evoluzione dei regolamenti e l’adeguamento dei principali gruppi internazionali costituiscono un punto di svolta nella promozione di una mobilità più trasparente e affidabile. Se la strada da percorrere rimane articolata e non priva di ostacoli, il nuovo contesto fa emergere come chiarezza, tutela e correttezza possano diventare driver di sviluppo anche per il segmento delle automobili elettriche nel nostro Paese.