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Badanti, come cambiano i permessi e corsi di formazione con rinnovo contratto CCNl Domestico 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
Badanti cambiano permessi corsi formazio

Il rinnovo del Ccnl Lavoro domestico 2025 permette ora alle badanti di accedere ai permessi retribuiti per l’assistenza a familiari con disabilità gravi e non solo: previste novità anche per la formazione delle lavoratrici

Dal 1° novembre 2025, il settore del lavoro domestico affronta una trasformazione significativa grazie al rinnovo contrattuale che coinvolge oltre 800.000 lavoratori in Italia. I nuovi accordi, sottoscritti da tutte le principali associazioni sindacali e datoriali, puntano a garantire maggiore tutela economica e diritti più estesi per chi presta assistenza familiare.

Fra gli aspetti più rilevanti, emergono incrementi retributivi progressivi, l'introduzione di permessi retribuiti e non retribuiti specificatamente dedicati all’assistenza di familiari con disabilità, nuove tutele in tema di genitorialità e maternità, insieme a più ampie opportunità di formazione professionale.

Inquadramento e ambito di applicazione del nuovo contratto: chi riguarda, decorrenza e durata

Il CCNL lavoro domestico disciplina i rapporti tra datori di lavoro privati e lavoratori impegnati in ambito familiare, compresi colf, badanti e baby sitter. L’accordo coinvolge quindi chiunque venga assunto da un privato cittadino per attività di pulizia, cura della casa, assistenza a persone anziane o non autosufficienti e cura dei bambini, indipendentemente dalla nazionalità o dalla modalità di convivenza.

La decorrenza del nuovo contratto è fissata per il 1° novembre 2025, con validità triennale fino al 31 ottobre 2028. La stessa disciplina regola assunzioni sia part-time che full-time, oltre alle collaborazioni saltuarie. In assenza di disdetta, il rinnovo avviene automaticamente per un ulteriore triennio, garantendo così stabilità e continuità normativa.

L'obbligatorietà dell’applicazione del CCNL impone a tutte le famiglie datrici di lavoro di rispettare i livelli di inquadramento, la retribuzione minima, la contribuzione previdenziale e le tutele assicurative previste dalla normativa vigente. Ogni variazione contrattuale sarà integrata nelle procedure digitali di gestione anagrafica e paghe, riducendo il rischio di errori e irregolarità.

Aumenti retributivi e rivalutazione degli stipendi per badanti

Uno dei punti cardine del rinnovo 2025 riguarda il miglioramento delle condizioni economiche delle assistenti familiari. I lavoratori conviventi, inquadrati al livello BS, potranno beneficiare di un aumento complessivo pari a 100 euro lordi mensili, distribuito in quattro tranche: 40 euro dal 1° gennaio 2026, seguiti da 30 euro dal 1° gennaio 2027, 15 euro dal 1° gennaio 2028 e altri 15 euro dal 1° settembre 2028. Gli altri livelli salariali riceveranno adeguamenti proporzionali.

Oltre a ciò, il meccanismo di rivalutazione annuale dei minimi retributivi verrà aggiornato: il coefficiente ISTAT sale dall’80% al 90%. La variazione periodica riguarda anche i valori convenzionali di vitto, alloggio e le relative indennità.

Anno Quota aumento mensile BS Note ISTAT
2026 +40 euro Minimi rivalutati del 90%
2027 +30 euro Minimi rivalutati del 90%
2028 (gennaio) +15 euro Minimi rivalutati del 90%
2028 (settembre) +15 euro  

Permessi retribuiti e non retribuiti: novità 2025 nell’assistenza a familiari con disabilità

Il nuovo Ccnl Lavoro Domestico 2025 introduce novità relative alla possibilità di fruire di permessi retribuiti specificamente per prestare assistenza a familiari con disabilità grave certificata, una misura attesa da tempo e in linea con la crescente attenzione verso l’inclusione e la solidarietà familiare. Il nuovo contratto prevede:

  • 16 ore di permessi retribuiti annui per lavoratori conviventi (12 ore per alcune tipologie contrattuali)
  • 12 ore annue per non conviventi con orario pari o superiore a 30 ore settimanali, riproporzionate per orari inferiori
  • Ulteriori permessi non retribuiti, fruibili per l’assistenza continuativa in caso di disabilità grave, estesi a coniuge, unione civile, convivente di fatto o parente fino al terzo grado.
Tali disposizioni rappresentano un allineamento rispetto alla Legge 104/92, dalla quale fino ad oggi il lavoro domestico era escluso. 

Nuove tutele per la maternità, la paternità e la genitorialità

I nuovi diritti includono per la prima volta la possibilità di congedo parentale e la parificazione dei diritti tra madre e padre, nonché per i genitori intenzionali, come avviene nelle famiglie omogenitoriali. Le principali misure prevedono:

  • 10 giorni lavorativi di congedo per padre o genitore intenzionale, da fruire entro 5 mesi dalla nascita o in caso di morte perinatale
  • 4 mesi continuativi di maternità o paternità facoltativa non retribuita, subito dopo il congedo obbligatorio
  • Divieto di licenziamento durante i periodi protetti per entrambi i genitori, con dimissioni valide solo secondo procedure specifiche.

Formazione professionale e incentivo alla qualifica: bonus e certificazioni Ebincolf

Per promuovere la crescita delle competenze e la professionalità, il nuovo contratto valorizza la formazione certificata con la certificazione UNI 11766:2019 riconosciuta da Ebincolf. Dal 2026, il bonus passa da 11 a 30 euro mensili per le assistenti familiari che conseguano o mantengano la qualifica. Questo incentivo premia l’impegno nella formazione continua e l’acquisizione di competenze più evolute.

Oltre al beneficio economico, l'accesso a percorsi formativi qualificanti contribuisce a migliorare la qualità del servizio prestato e la sicurezza sul lavoro. Il rafforzamento degli strumenti di formazione rappresenta quindi una tutela aggiuntiva sia per i lavoratori che per le famiglie che li accolgono.

Implicazioni pratiche per le famiglie e per chi assume badanti

L’applicazione delle nuove regole comporta una gestione più attenta dei rapporti di lavoro domestici da parte delle famiglie. Gli aggiornamenti introdotti, come i nuovi minimi salariali e il rafforzamento delle misure di regolarità contrattuale, determinano una maggiore spesa mensile per le famiglie. Per un collaboratore di livello BS, si può arrivare a oltre 230 euro lordi di incremento mensile, a cui si sommano le rivalutazioni annuali ISTAT.

  • Necessità di verifica costante dei contratti in essere e delle nuove tabelle retributive
  • Pianificazione degli adeguamenti economici in anticipo per evitare irregolarità
  • Mantenimento delle agevolazioni fiscali già previste, come detrazioni sulle spese per l’assunzione regolare di lavoratori domestici.
L’adeguamento non deve però essere visto solo come un aggravio, ma anche come miglioramento della stabilità, della qualità del servizio e della sicurezza giuridica nel rapporto di lavoro. 


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