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Bonus Natale per la pensione di dicembre 2025, esiste o no?

di Marianna Quatraro pubblicato il
Bonus Natale pensione dicembre

Non spetta alcuno specifico bonus di Natale per le pensioni a dicembre 2025 ma i pensionati riceveranno la tredicesima mensilità in più e c'è chi avrà inoltre un importo aggiuntivo di circa 154 euro

Nel mese di dicembre le pensioni erogate subiscono alcune variazioni che portano a un importo più elevato rispetto ai mesi precedenti. In particolare, i pensionati possono osservare nel cedolino accrediti supplementari che spesso generano dubbi e percezioni errate sulle reali motivazioni di tali incrementi.

Tra queste, si parla spesso di un presunto "bonus di Natale", che però non trova un riscontro concreto nei provvedimenti ufficiali, rischiando di alimentare aspettative non fondate. È invece corretto distinguere tra i normali aumenti legati alla tredicesima mensilità e altri importi aggiuntivi di natura straordinaria attribuibili a precise fasce di beneficiari. Uno degli elementi di maggior interesse riguarda l’importo aggiuntivo di 154,94 euro per pensionati a dicembre.

Perché non esiste il bonus Natale per i pensionati a dicembre 2025

Non esiste alcun bonus di Natale dedicato a tutti i pensionati per il mese di dicembre 2025. L’incremento dell’assegno pensionistico osservato nel cedolino di dicembre deriva principalmente dalle componenti ordinarie già previste da anni: la tredicesima mensilità e le eventuali integrazioni spettanti solo a specifiche categorie di beneficiari.

L’ipotesi di un “bonus generale” per le pensioni di dicembre nasce spesso da un fraintendimento legato proprio alla presenza di queste voci aggiuntive che si sommano all’assegno mensile. Nella realtà, l’unico importo extra accreditato dall’INPS o dagli enti previdenziali è quello stabilito per chi percepisce trattamenti inferiori a determinate soglie e rispetta condizioni reddituali ben precise.

Aumenti nella pensione di dicembre: tredicesima e importo aggiuntivo

Il mese di dicembre si distingue annualmente per gli accrediti superiori alla media, principalmente per due ragioni:

  • Tredicesima pensionistica: rappresenta una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta, secondo la normativa vigente, a tutti i titolari di pensione aventi diritto sulla base della durata del trattamento nell’anno.
  • Importo aggiuntivo di 154,94 euro: destinato esclusivamente a pensionati con prestazioni di valore minimo e redditi bassi.

Cos'è e come funziona l'importo aggiuntivo di 154,94 euro

L’importo aggiuntivo di 154,94 euro è una misura economica introdotta per sostenere i pensionati con redditi particolarmente modesti. Questo accredito non è automatico per tutti, ma spetta ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici il cui importo complessivo annuo non ecceda il trattamento minimo definito annualmente dall’INPS, previa verifica dei requisiti reddituali.

Specificamente, il meccanismo prevede:

  • L’erogazione della somma fissa di 154,94 euro una volta l’anno, generalmente con la rata di dicembre, per chi possiede tutti i requisiti previsti.
  • In caso di importo annuale della pensione compreso tra il trattamento minimo e la soglia massima consentita, viene corrisposta solo la differenza tra quest’ultima e l’assegno effettivamente percepito.
  • Il beneficio viene pagato in misura intera o proporzionalmente ridotta in rapporto sia all’importo della pensione sia ai limiti reddituali personali e familiari.
L'aumento pensionistico ha carattere straordinario e viene accreditata d’ufficio dall’INPS, senza necessità di domanda se la posizione contributiva e reddituale del pensionato è aggiornata nei sistemi. In caso di nuove pensioni o variazioni significative dei dati, può essere richiesta la ricostituzione della pensione tramite gli appositi servizi online.

Requisiti per ottenere l'importo aggiuntivo sulle pensioni minime

La platea di chi può ricevere l’importo aggiuntivo di 154,94 euro a dicembre è determinata dalla contestuale presenza di requisiti stringenti. Di seguito sono riassunti i principali:

  • Importo della pensione: la somma complessiva annuale dei trattamenti pensionistici percepiti, comprensivi delle maggiorazioni sociali e incrementi previsti dalla legge, non deve eccedere il valore minimo fissato annualmente dall’INPS (per il 2024 pari a 7.781,93 euro). Se il trattamento si colloca tra questo valore e la soglia di 7.936,87 euro, viene erogata la differenza tra questa soglia e la pensione annua.
  • Limiti di reddito personale: il reddito annuo individuale del pensionato, incluso il trattamento pensionistico, non deve superare 11.672,90 euro.
  • Limiti di reddito familiare: se il pensionato è coniugato, il reddito cumulato del nucleo deve risultare inferiore a 23.345,79 euro, tenendo comunque conto che il requisito del reddito personale deve essere comunque rispettato.
  • Decorrenza della pensione: per chi ha maturato il diritto a pensione durante l’anno, l’importo aggiuntivo viene attribuito in proporzione ai mesi di godimento del trattamento.
  • Verifica delle condizioni: la concessione dell’importo dipende dagli ultimi dati reddituali disponibili nei database INPS o della cassa rispetto all’anno di riferimento.
I criteri sono definiti ogni anno da apposite circolari, tenendo conto anche della rivalutazione dei trattamenti minimi. Solo chi soddisfa pienamente ogni condizione può beneficiare del pagamento integrale o, in caso contrario, della quota spettante ridotta in proporzione.

Categorie escluse dall'importo aggiuntivo e limiti di reddito

Nonostante la misura sia destinata a tutelare pensionati in difficoltà economica, non tutti hanno accesso al beneficio. Le principali categorie escluse dall’importo aggiuntivo sono:

  • Pensionati titolari di trattamenti assistenziali quali indennità per invalidità civile, assegni e pensioni sociali, ape sociale, isopensioni, indennità commercianti e analoghi sussidi.
  • Prestazioni non classificate come pensioni ai fini previdenziali (ad esempio, assegni straordinari di solidarietà, pensioni supplementari, somme detassate per doppia imposizione internazionale, rapporti con sostituzione Stato, ecc.).
  • Pensioni di vecchiaia liquidate con il regime del cumulo progressivo finché la prestazione non sia definitiva.
  • Trattamenti con importo mensile di dicembre pari a zero o già eliminati nel corso dell’anno.
La verifica dei limiti reddituali prevede che anche chi rientra in uno dei gruppi esclusi non possa percepire il beneficio, indipendentemente dal valore della pensione. Inoltre, nel calcolo dei redditi rilevano tutte le entrate assoggettabili a IRPEF, inclusi eventuali pro-rata esteri per assegni in convenzione internazionale e gli incrementi per maggiorazioni sociali.

Modalità di erogazione e tempistiche del pagamento

L’importo aggiuntivo viene erogato d’ufficio per i beneficiari che rispettano i requisiti sulla base dei dati disponibili all’ente. Il pagamento avviene con la rata della pensione di dicembre, accreditato in un'unica soluzione. La somma è riconosciuta in via provvisoria e potrebbe essere assoggettata successivamente a verifica basata sul consuntivo vero dei redditi dichiarati rispetto all’anno di spettanza.

 



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