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Bonus edilizi per condomini nel 2025, quali aiuti e agevolazioni rimangono? E per quali lavori?

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono i bonus edilizi che si possono ancora usare nel 2025 per effettuare lavori in condominio: cosa prevedono, le detrazioni e i limiti di spesa

Quali agevolazioni fiscali per lavori edilizi saranno in vigore nel 2025 per i condomini? I bonus edilizi si preparano a cambiare il prossimo anno e, tra cancellazioni, modifiche e riduzioni, per i lavori in condominio sarà ancora possibile usufruire di diverse agevolazioni. Vediamo quali sono nel dettaglio. 

  • Quali sono i bonus edilizi in vigore nel 2025 per i condomini
  • E per gli appartamenti in condominio?

Quali sono i bonus edilizi in vigore nel 2025 per i condomini

Nonostante siano stati riordinati, ci sono diversi bonus edilizi che si possono ancora avere nel 2025 per effettuare lavori in condominio, come il superbonus e il bonus barriere architettoniche.

Partendo dal superbonus, nel 2025 la percentuale di detrazione si riduce ancora passando dal 70% del 2024 al 65% del 2025 su un limite di spesa di 48mila euro e valido solo proprio per i condomini, ma non per tutti quelli che vorranno effettuare i relativi lavori previsti. 

Il superbonus nel 2025 spetta, infatti, esclusivamente per gli interventi per cui, al 15 ottobre 2024, risulti:

  • presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
  • presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici;
  • adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono effettuati dai condomini.
Passando al bonus barriere architettoniche, possono ottenerlo nel 2025 sia le persone fisiche, sia i condomini e sia le imprese. 

Prevede ancora una detrazione Irpef al 75%, da detrarre in 10 anni, sulle spese sostenute per specifiche tipologie di lavori, come l’installazione di rampe e di ascensori, o interventi sulle scale, o installazione di piattaforme elevatrici e due diversi limiti di spesa a seconda del condominio.

Sono, infatti, fissati a 40mila euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio, per i condomini composti da due a otto unità immobiliari, e a 30mila, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio, per i condomini composti da più di otto unità immobiliari.

E per gli appartamenti in condominio?

Per i lavori edilizi per gli appartamenti in condominio, il primo bonus che sarà disponibile nel 2025 è quello relativo alle ristrutturazioni edilizie, modulato in maniera differente rispetto a quanto ora previsto.

E’ stata, infatti, ancora confermata la detrazione al 50% ma solo per gli interventi effettuati sulle prime case e sempre da applicare su un limite di spesa fissato sui 96mila euro.

Per le seconde case, invece, la detrazione Irpef si riduce al 36% e si abbassa anche la soglia di spesa a 48mila euro.

Resta confermato per il 2025 anche il sismabonus, ma con le relative detrazioni modificate. Non saranno più, infatti, del 70% e dell’85%, ma scenderanno al 50% per i lavori eseguiti sulle prime case e al 36% sulle seconde case e gli altri immobili.

Nel 2026 e nel 2027, queste aliquote si abbasseranno ulteriormente al 36% per le prime case e al 30% per altri tipi di immobili.

Il tetto massimo di spesa resta fissato a 96mila euro per i contribuenti con i redditi fino a 75mila euro annui, mentre per chi supera questa soglia, ci sarà una riduzione dell’agevolazione fiscale, e non sarà più necessario dimostrare un miglioramento della classe sismica. Basterà che l’immobile rispetti i requisiti di costruzione antisismica.

Per i lavori in appartamenti in condomini nel 2025 si potrà usufruire anche del nuovo ecobonus solo al 65% e solo per interventi esterni volti ad aumentare la classe energetica di un immobile, come la realizzazione del cappotto termico, o l’installazione di nuovi infissi, pompe di calore, impianti fotovoltaici, o di VCM, cioè di sistemi di ventilazione meccanica controllata.