Quali sono i bonus edilizi che si possono ancora usare nel 2025 per effettuare lavori in condominio: cosa prevedono, le detrazioni e i limiti di spesa
Quali agevolazioni fiscali per lavori edilizi saranno in vigore nel 2025 per i condomini? I bonus edilizi si preparano a cambiare il prossimo anno e, tra cancellazioni, modifiche e riduzioni, per i lavori in condominio sarà ancora possibile usufruire di diverse agevolazioni. Vediamo quali sono nel dettaglio.
Partendo dal superbonus, nel 2025 la percentuale di detrazione si riduce ancora passando dal 70% del 2024 al 65% del 2025 su un limite di spesa di 48mila euro e valido solo proprio per i condomini, ma non per tutti quelli che vorranno effettuare i relativi lavori previsti.
Il superbonus nel 2025 spetta, infatti, esclusivamente per gli interventi per cui, al 15 ottobre 2024, risulti:
Prevede ancora una detrazione Irpef al 75%, da detrarre in 10 anni, sulle spese sostenute per specifiche tipologie di lavori, come l’installazione di rampe e di ascensori, o interventi sulle scale, o installazione di piattaforme elevatrici e due diversi limiti di spesa a seconda del condominio.
Sono, infatti, fissati a 40mila euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio, per i condomini composti da due a otto unità immobiliari, e a 30mila, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio, per i condomini composti da più di otto unità immobiliari.
Per i lavori edilizi per gli appartamenti in condominio, il primo bonus che sarà disponibile nel 2025 è quello relativo alle ristrutturazioni edilizie, modulato in maniera differente rispetto a quanto ora previsto.
E’ stata, infatti, ancora confermata la detrazione al 50% ma solo per gli interventi effettuati sulle prime case e sempre da applicare su un limite di spesa fissato sui 96mila euro.
Per le seconde case, invece, la detrazione Irpef si riduce al 36% e si abbassa anche la soglia di spesa a 48mila euro.
Resta confermato per il 2025 anche il sismabonus, ma con le relative detrazioni modificate. Non saranno più, infatti, del 70% e dell’85%, ma scenderanno al 50% per i lavori eseguiti sulle prime case e al 36% sulle seconde case e gli altri immobili.
Nel 2026 e nel 2027, queste aliquote si abbasseranno ulteriormente al 36% per le prime case e al 30% per altri tipi di immobili.
Il tetto massimo di spesa resta fissato a 96mila euro per i contribuenti con i redditi fino a 75mila euro annui, mentre per chi supera questa soglia, ci sarà una riduzione dell’agevolazione fiscale, e non sarà più necessario dimostrare un miglioramento della classe sismica. Basterà che l’immobile rispetti i requisiti di costruzione antisismica.
Per i lavori in appartamenti in condomini nel 2025 si potrà usufruire anche del nuovo ecobonus solo al 65% e solo per interventi esterni volti ad aumentare la classe energetica di un immobile, come la realizzazione del cappotto termico, o l’installazione di nuovi infissi, pompe di calore, impianti fotovoltaici, o di VCM, cioè di sistemi di ventilazione meccanica controllata.