I bonus edilizi sono in vigore ancora fino alla fine del 2024 per poi cambiare nel 2025: cosa succede a chi ha lavori in corso e usufruisce delle agevolazioni attuali. I chiarimenti
Cosa bisogna fare entro l’anno se si hanno lavori edilizi in corso per cui si usufruisce dei bonus ancora vigenti? Si preparano a cambiare dal prossimo anno i bonus edilizi per chi effettua lavori in casa ma anche in condominio.
Alcuni saranno del tutto cancellati, come il bonus verde, altri, invece, modificati. Ma la domanda sempre più ricorrente, alla soglia del cambiamento, è cosa accade a chi ha in corso ancora lavori alla fine del 2024 e usufruisce delle agevolazioni edilizie come ora modulate? Cerchiamo di seguito di fare chiarezza in merito.
Secondo quanto previsto, infatti, i lavori edilizi che danno diritto alle agevolazioni vigenti e già iniziati possono proseguire nel 2025, senza il rischio di perdere la detrazione spettante per le spese effettuate l'anno precedente ma solo ed esclusivamente se:
Per esempio, chi sta usufruendo del bonus ristrutturazioni al 50% o dell’ecobonus 2024, può continuare a fare i lavori e pagare anche il prossimo anno ma i lavori avviati devono essere stati già asseverati da un tecnico ora, entro la fine di quest'anno.
Il professionista deve attestare i requisiti tecnici dei lavori eseguiti e la congruità delle spese e deve rilasciare entro fine anno l’attestato di prestazione energetica.
E’, dunque, chiaro che, rispettando alcune condizioni, chi deve effettuare lavori edilizi in casa o li ha già avviati può continuare a usufruire delle detrazioni fiscali vigenti oggi nel 2024 e nulla cambia per questi soggetti nel 2025 nonostante le modifiche per i bonus edilizi approvate.
Dal prossimo anno, infatti, si riduce la detrazione Irpef per i lavori di ristrutturazione edilizia in casa per le seconde e terze case. Resta al 50% solo per le prime case e sempre per un importo di spesa fino a 96mila euro, mentre scende al 36% per seconde e terze case.
Non ci sarà più disponibile il bonus verde e giardini, si ridurrà ancora la percentuale del superbonus 110%, che scenderà dal 70% al 65%, l’ecobonus sarà disponibile in un’unica percentuale al 65% e anche il sismabonus per i lavori di messa in sicurezza antisismica cambia faccia.
Inizialmente avrebbe dovuto essere del tutto cancellato, poi è stato confermato ma non più con detrazioni dal 70% all’85%. Saranno, infatti, al 50% per i lavori eseguiti sulle prime case e al 36% per gli interventi sugli immobili non residenziali o diversi dalla prima abitazione.