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Bonus edilizi, quali lavori conviene fare entro fine 2025 per avere maggiori sconti e benefici fiscali

di Marianna Quatraro pubblicato il
Bonus edilizi quali lavori fare entro fi

Non è necessario avviare assolutamente ora alcuni lavori edilizi in casa perchè il prossimo anno nulla cambierà per i bonus vigenti e non ci sarà alcuna riduzione: sarà cancellato solo il bonus architettoniche

Il settore delle agevolazioni fiscali per la casa è stato interessato negli ultimi anni da numerose novità. Valutare adesso l'esecuzione di lavori edilizi può fare la differenza in termini di risparmio e opportunità. Nel 2025 alcune detrazioni fiscali mantengono aliquote più vantaggiose, ma dal 2026 molte di queste subiranno modifiche, riduzioni o potrebbero non essere più disponibili in alcune forme. L’attuale quadro normativo impone una riflessione accurata sulle tempistiche: alcune operazioni, se realizzate entro l’anno, risultano fiscalmente più convenienti. 

Bonus edilizi 2025: quali detrazioni restano in vigore e cosa cambia dal 2026

I bonus casa confermati nel 2025 includono ristrutturazioni, riqualificazione energetica (Ecobonus), Sismabonus, agevolazioni per mobili ed elettrodomestici e l’incentivo per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Nel dettaglio, il Bonus Ristrutturazioni consente una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute sulla prima casa, con un limite massimo di 96.000 euro, mentre per le altre abitazioni la percentuale scende al 36%.

La detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo. L’Ecobonus, destinato a interventi di efficientamento energetico, offre una detrazione del 50% per la prima abitazione e del 36% per le altre unità immobiliari. Il Sismabonus si allinea a queste stesse aliquote, con gli stessi tetti di spesa.

Per quanto riguarda il Bonus Mobili, la detrazione del 50% è riconosciuta per acquisti fino a 5.000 euro collegati a specifici interventi di ristrutturazione.

Dal 2026, contrariamente a quanto inizialmente proposto, non cambieranno le detrazioni per i lavori edilizi in casa, per cui tutto resterà ancora come attualmente previsto. 

Quali lavori conviene anticipare: focus sulle detrazioni più vantaggiose e scadenze

Pianificare interventi edilizi prima della fine del 2025 non è fondamentale, considerando che il prossimo anno saranno mantenute le stesse percentuali vigenti. Tra i lavori che possono beneficiare delle detrazioni restano dunque:

  • Ristrutturazioni complete di abitazioni principali (detrazione al 50%)
  • Sostituzione di infissi, porte e finestre
  • Interventi di miglioramento energetico, come l’installazione di pannelli fotovoltaici o pompe di calore
  • Realizzazione di opere volte alla sicurezza, tra cui il rifacimento impianti o interventi contro il rischio sismico
  • Acquisto di mobili ed elettrodomestici collegati a lavori già avviati.
Anche piccoli interventi come l’installazione di tende solari, impianti di climatizzazione o ristrutturazione di bagni rientrano tra le spese detraibili. 

Bonus Barriere Architettoniche: l’unico intervento urgente entro il 2025

Nel panorama delle agevolazioni ancora accessibili nel 2025, il Bonus Barriere Architettoniche rappresenta l’opportunità più urgente per proprietari e condomini, perchè è l'unico bonus oggi in vigore che dal primo gennaio 2026 sarà cancellato. Questo bonus prevede una detrazione fino al 75% delle spese sostenute per la rimozione di ostacoli alla mobilità, rendendo accessibili anche gli ambienti abitativi più datati o non conformi. L’agevolazione riguarda sia edifici unifamiliari che condomini.

I massimali sono tra i più elevati tra le detrazioni attuali:

  • 50.000 euro per unità unifamiliari o immobili indipendenti
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari, per edifici tra 2 e 8 unità
  • 30.000 euro per unità negli edifici con oltre 8 appartamenti
Rientrano tra le spese rientrano la realizzazione di ascensori, montacarichi, rampe, dispositivi domotici e interventi strutturali atti a facilitare la mobilità. La detrazione è suddivisa in cinque quote annuali e la normativa esplicita l’inclusione di costi per la bonifica e smaltimento degli impianti preesistenti.

Considerando che il bonus barriere architettoniche non sarà prorogato dal 2026, chi necessita di interventi di accessibilità deve perciò programmare e completare i pagamenti entro fine anno per non perdere l’agevolazione.

 



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