Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Conto termico 3.0 e fotolvotaico, quando ci possono essere agevolazioni e come funzionano per questi impianti

di Marianna Quatraro pubblicato il
Conto termico 3 0 fotolvotaico agevolazi

Quali sono i casi in cui possibile usufruire del Conto Termico 3.0 per l'installazione di impianti fotovoltaici in casa: le agevolazioni previste e le condizioni da rispettare

Il Conto Termico 3.0 rappresenta il nuovo quadro di incentivi statali in Italia per favorire l’efficienza energetica e la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili negli edifici. Istituito con il decreto pubblicato il 4 agosto 2025, mira a rispondere sia alle recenti esigenze normative europee in materia di sostenibilità (Direttiva Case Green UE) sia all’urgenza di una transizione energetica responsabile e inclusiva. Il programma è gestito dal GSE e prevede contributi economici diretti finalizzati alla riduzione dei consumi di energia primaria e delle emissioni di CO2. La dotazione annuale è di 900 milioni di euro, distribuiti fra Pubbliche Amministrazioni, privati, imprese, enti del terzo settore e comunità energetiche rinnovabili.

Il Conto Termico prevede un rimborso sulle spese sostenute per l’adozione di specifiche soluzioni energetiche, tra cui gli impianti fotovoltaici, a condizione che siano rispettati determinati requisiti tecnici e procedurali e permette così di avere contributi accreditati direttamente sul conto corrente, favorendo accesso e convenienza della misura.

Cos’è il Conto Termico 3.0 e quali novità introduce rispetto alle versioni precedenti

Il Conto Termico 3.0 nasce come evoluzione dei precedenti meccanismi di incentivo per l’efficienza energetica (Conto Termico 1.0 e 2.0), ampliando non solo la platea dei beneficiari, ma soprattutto la varietà di interventi ammessi e la flessibilità nelle procedure. Tra le principali innovazioni si segnala l’apertura agli edifici non residenziali privati e l’equiparazione degli enti del terzo settore alle Pubbliche Amministrazioni.

L’incentivo diventa ancora più vantaggioso per le collettività pubbliche di comuni sotto i 15.000 abitanti: in questi casi la copertura delle spese può arrivare al 100%, mentre per privati, imprese e PMI la copertura tocca mediamente il 65% delle spese ammissibili, con alcune eccezioni e distinzioni tra le diverse tecnologie installate.

L’introduzione dell’incentivazione per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo rappresenta una delle novità più attese, ma solo in abbinamento a interventi sull’impianto di climatizzazione con pompe di calore elettriche.

Tra i nuovi interventi finanziabili spiccano anche i sistemi di ricarica per veicoli elettrici e soluzioni integrate domotiche per edifici più moderni e sostenibili. Rilevante è anche il passaggio da 60 a 90 giorni del termine per la presentazione della domanda (decorrenza dalla fine lavori), la semplificazione della piattaforma di richiesta online, il riallineamento dei massimali di spesa ai prezzi di mercato attuali e la maggiore attenzione ai temi dell’autoconsumo.

L’obiettivo dichiarato rimane quello di favorire la decarbonizzazione reale e una crescita sostenibile.

Agevolazioni previste dal Conto Termico 3.0 per l’installazione di impianti fotovoltaici

L’installazione di impianti solari fotovoltaici risulta agevolata dal Conto Termico 3.0, ma con specifiche condizioni di accesso. Per quanto riguarda la componente fotovoltaica, il programma riconosce un contributo fino al 20% del costo massimo ammissibile per impianti installati con potenza da 2 kW a 1 MWp, ma solo se contestualmente si procede alla sostituzione di un sistema di climatizzazione invernale esistente con uno a pompa di calore elettrica.

La tabella seguente sintetizza i principali massimali:

Fascia di potenza fotovoltaico Massimale €/kW Percentuale incentivo
Fino a 20 kW 1.500 €/kW 20%
Da 20 a 200 kW 1.200 €/kW 20%
Da 200 a 600 kW 1.100 €/kW 20%
Da 600 a 1.000 kW 1.050 €/kW 20%

Per i sistemi di accumulo abbinati al fotovoltaico, il massimale è fissato a 1.000 €/kWh sempre con copertura del 20%. Il meccanismo prevede una maggiorazione dell’incentivo per impianti con moduli ad alta efficienza o prodotti in paesi UE, fino a un +15% cumulabile.

  • Interventi su residenziale: non è ammessa l’installazione di solo fotovoltaico ma esclusivamente in combinazione con pompe di calore.
  • Cumulabilità: gli incentivi non sono cumulabili con altre detrazioni statali.
  • Modalità di pagamento: importi fino a 15.000 € corrisposti in un’unica soluzione; importi superiori in più rate annuali (da 2 a 5 anni).
Le spese riconosciute tra quelle ammissibili comprendono la fornitura e posa della componentistica, i sistemi di accumulo, i costi di allaccio alla rete e i relativi onorari tecnici – se direttamente correlati all’intervento.

Requisiti tecnici e condizioni necessarie per accedere agli incentivi sul fotovoltaico

L’idoneità di un impianto fotovoltaico al contributo è subordinata all’osservanza di diversi requisiti tecnici:

  • Potenza installata tra 2 kWp e 1 MWp, proporzionata alla potenza disponibile sul punto di prelievo;
  • Obbligatorio autoconsumo (regime di cessione parziale);
  • Obbligatoria la sostituzione congiunta dell’impianto termico esistente con pompa di calore elettrica;
  • Componenti di nuova costruzione con marcatura CE: moduli e inverter devono essere garantiti per rendimento minimo (90% dopo 10 anni per i moduli; minimo 97% efficienza per l’inverter);
  • Garanzia di prodotto: minimo 10 anni per i moduli, specifiche costruttive quali tolleranza solo positiva, resistenza al carico ≥ 5.400 Pa;
  • Incrementi di incentivo se i moduli raggiungono particolari soglie di efficienza e sono prodotti in UE (21,5% - 23,5% - 24% di efficienza);
  • L’impianto deve essere abbinato, ove previsto, a sistemi di monitoraggio per assicurare la tracciabilità delle prestazioni energetiche;
  • Conformità alle normative tecniche e alle certificazioni di sicurezza (es. Direttiva 2014/35/UE).
Non solo l’hardware è oggetto di verifica, ma anche la congruità della potenza installata rispetto alle necessità energetiche. Ogni difformità rispetto alle prescrizioni, anche documentale, può comportare la perdita del diritto al beneficio.

Chi può accedere agli incentivi: beneficiari, esclusioni, categorie catastali coinvolte

Il provvedimento include una gamma molto ampia di beneficiari:

  • Pubbliche Amministrazioni;
  • Privati e condomìni (solo se congiunte a interventi di efficienza termica);
  • Imprese di ogni categoria e dimensione;
  • Enti del Terzo Settore, equiparati alle PA;
  • Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e configurazioni di autoconsumo collettivo.
Le esclusioni più rilevanti si riferiscono agli edifici residenziali privati che intendano installare esclusivamente il fotovoltaico senza interventi sul riscaldamento. In ambito privato-terziario, la possibilità di accesso è regolata dalla categoria catastale dell’immobile.

Sono inclusi uffici, attività commerciali, magazzini, laboratori artigianali, teatri, strutture ricettive, scuole, biblioteche, opifici e molte altre (categorie A/10, gruppo B, gruppo C – escluse C/6, C/7 –, gruppo D tranne D/9, gruppo E tranne E/2, E/4, E/6). Per il segmento residenziale, si accettano le categorie abitative (A/1–A/7, A/11).

Le cooperative abitative, i consorzi, le società in-house, autorità portuali e i soggetti in autoconsumo all’interno delle CER sono esplicitamente inseriti tra i potenziali beneficiari.

Iter di richiesta del contributo: procedure, documentazione, tempistiche e modalità di erogazione

L’accesso all’incentivo avviene presentando domanda tramite la piattaforma GSE entro 90 giorni dalla fine dei lavori, utilizzando la procedura “accesso diretto”. Le PA possono ricorrere anche alla “prenotazione incentivo” per bloccare preventivamente i fondi. La documentazione indispensabile include:

  • Schede tecniche degli impianti e componenti installati;
  • Dichiarazioni di conformità e relazioni tecniche firmate da professionisti abilitati;
  • Fatture, bonifici parlanti e dettagli dei costi;
  • Attestato di Prestazione Energetica (APE) ante e post intervento;
  • Permessi amministrativi e urbanistici, ove necessari;
  • Eventuale asseverazione per rispetto dei requisiti minimi.
Il GSE verifica i dati inoltrati ed eroga il contributo direttamente sul conto corrente del beneficiario entro 60 giorni dall’approvazione per gli importi fino a 15.000 €. Per importi superiori, il pagamento avviene in rate annuali da 2 a 5 anni. Il rispetto delle tempistiche e della completezza documentale è essenziale per l’accoglimento della domanda.

 



Leggi anche