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Bonus ristutturazioni casa 50% in 5 anni nel 2026, si studia proroga ecobonus e bonus mobili

di Marianna Quatraro pubblicato il
Bonus ristutturazioni casa 50 percento 2

In discussione la proroga dei bonus edilizi al 50% ancora nel 2026 ma con detrazioni in cinque anni e non più in 10

Nel panorama delle detrazioni fiscali legate alla casa, il 2026 si prepara ad essere un anno di cambiamenti rilevanti. L’ipotesi più discussa riguarda la proroga delle principali agevolazioni, tra cui la detrazione al 50% sulle ristrutturazioni, con recupero in 5 anni, e il mantenimento di Ecobonus e bonus per mobili ed elettrodomestici. Un possibile intervento normativo potrebbe scongiurare il ritorno a percentuali più basse già previste dalla legge, tutelando così la convenienza degli interventi di riqualificazione. 

Panoramica delle agevolazioni edilizie: dalla proroga alla riduzione delle aliquote

Il pacchetto dei bonus edilizi per la casa comprende diverse agevolazioni, ognuna legata a tipologie specifiche di interventi. Attualmente, le detrazioni principali, come il bonus ristrutturazione, Ecobonus e il bonus mobili, sono riconosciute nella misura del 50%, con un periodo di rimborso su 10 anni. T

uttavia, a partire dal 2026, in assenza di ulteriori proroghe legislative, la normativa ordinaria farà scattare una riduzione automatica delle aliquote. Il bonus ristrutturazione sulla prima casa passerebbe dal 50% al 36%, mentre per gli altri immobili la percentuale scenderebbe dal 36% al 30%. Allo stesso modo, le detrazioni per Ecobonus e bonus mobili subirebbero decurtazioni, con alcuni benefici destinati addirittura all’eliminazione.

La proroga 2026 bonus edilizi 50 percento in 5 anni rappresenterebbe quindi un’opportunità rilevante per chi intende eseguire lavori edilizi su immobili residenziali. Di seguito è sintetizzato l’andamento delle aliquote previste dalla normativa attuale:

Anno Prima casa (%) Altri immobili (%)
Fino al 2025 50 36
2026-2027 (senza proroga) 36 30
Dal 2028 30 30

Bonus ristrutturazione 50%: requisiti, beneficiari e novità dal 2026

Nel contesto delle agevolazioni per la casa, il bonus ristrutturazioni rappresenta uno dei pilastri fondamentali. Ad oggi, consente di detrarre il 50% delle spese sostenute, fino a un valore massimo di 96.000 euro per ogni unità abitativa, ripartito su dieci anni. La proroga al 2026 era inizialmente stata decisa con riduzione della percentuale al 36%. Le ultime notizie confermano la possibilità di mantenere la percentuale di detrazione al 50% da detrarre in 5 anni invece che in 10 anni, il che si tradurrebbe in un rimborso annuo più elevato ma distribuito su meno tempo. 

Rientrano tra i requisiti del bonus gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, lavori antisismici e di efficientamento, installazione di impianti di sicurezza e di abbattimento delle barriere architettoniche. L’agevolazione è accessibile non solo ai proprietari, ma anche agli inquilini, ai comodatari, agli usufruttuari, ai familiari conviventi che sostengano le spese e ai soci di società semplici.

L’entità della detrazione subisce riduzioni in presenza di redditi superiori a 75.000 euro, per garantire maggiore equità nella distribuzione del beneficio. Dunque, il funzionamento sarebbe il seguente:

  • Spesa massima: 96.000 euro per unità immobiliare (dal 2028 la soglia sarà dimezzata, salvo correttivi).
  • Interventi ammessi: manutenzione straordinaria, restauro, cablatura, riduzione inquinamento acustico, risparmio energetico, sicurezza e altro.
  • Documentazione: le spese devono essere pagate mediante bonifico bancario parlante, le fatture devono essere conservate insieme a documenti catastali e alla comunicazione ENEA (per lavori energetici).

Ecobonus e bonus mobili: cosa cambia nel 2026 e chi ne potrà beneficiare

Tra le detrazioni edilizie più apprezzate ci sono anche Ecobonus e bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione. Fino al termine del 2025, entrambi gli incentivi sono confermati al 50%; tuttavia, senza proroghe, dal 2026:
  • Ecobonus: la detrazione scenderebbe al 36% sulle abitazioni principali e al 30% sugli altri immobili.
  • Bonus mobili: l’agevolazione scomparirebbe in mancanza di coperture finanziarie aggiuntive nella Legge di Bilancio.
L'ecobonus spetta per interventi che comportano un miglioramento energetico dell’edificio, dalla coibentazione alla sostituzione di infissi, dall’installazione di pompe di calore a impianti fotovoltaici. Dal 2025 sono esclusi, in linea con la normativa europea, i sistemi di climatizzazione alimentati a combustibili fossili. Valgono inoltre limiti di spesa massimi differenziati in funzione della tipologia di opera e dell’immobile.

Il bonus mobili copre il 50% della spesa fino a un massimo di 5.000 euro, riservato a chi abbia eseguito lavori di ristrutturazione sull’immobile a cui gli acquisti sono destinati. Possono accedervi anche gli inquilini in caso di spese per mobili destinati all’arredo della propria abitazione principale.

La platea dei beneficiari, in caso di proroga, resterà ampia: proprietari, usufruttuari, affittuari, comodatari e familiari conviventi, con capienza fiscale sufficiente a sfruttare la detrazione. La rateizzazione in 5 anni, anche per Ecobonus e bonus mobili, rappresenterebbe un ulteriore incentivo ad avviare i lavori di riqualificazione e ammodernamento della casa.

Sismabonus: proroga al 2027 e condizioni di accesso

Il Sismabonus è, invece, già stato prorogato fino al 2027, con requisiti differenti in base alla collocazione geografica e alla tipologia di intervento e prevede la detrazione al 50% per la prima casa, al 36% sulle altre unità, e al 30% in regime transitore negli anni successivi.

Condizione necessaria per l’accesso al sismabonus è che i lavori siano eseguiti secondo criteri antisismici e attestati da professionisti abilitati. La detrazione, anche in questo caso, è ripartita su 5 o 10 anni a seconda delle scelte di legge. Le caratteristiche del sismabonus sono dunque le seguenti:

  • Aliquote differenziate in base alla categoria di edificio e all’anno di sostenimento delle spese.
  • Vincolo di localizzazione in aree sismiche classificate come 1, 2 o 3 ai sensi della normativa vigente.
  • Limiti di spesa equiparati a quelli previsti per il bonus ristrutturazione.

Detrazione in 5 anni: opportunità e criticità per i contribuenti

Uno degli aspetti più discussi della proposta di proroga nel 2026 dei bonus edilizi al 50% in 5 anni riguarda la ridefinizione dei tempi di recupero delle detrazioni fiscali. Accorciare la ripartizione da 10 a 5 anni permetterebbe di percepire la quota annuale del rimborso in misura doppia, incentivando chi ha una capacità fiscale sufficiente ad abbattere il carico tributario in un periodo più breve. Ne deriverebbero:

Vantaggi:

  • Recupero più veloce dell'investimento sostenuto per i lavori.
  • Maggiore attrattività dell’incentivo, soprattutto per coloro che hanno una capienza Irpef adeguata.
  • Possibilità di concentrare il beneficio in un orizzonte temporale ristretto, utile in ottica di pianificazione finanziaria.
Criticità:
  • Per i contribuenti con redditi medio-bassi può essere difficile utilizzare per intero la detrazione nell’arco di 5 anni.
  • L’esclusione dalla cessione del credito e dallo sconto in fattura rischia di limitare la platea degli aventi diritto.
  • La maggiore concentrazione delle rate può incidere sulle casse pubbliche con un impatto più immediato.

 

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