L'ipotesi di una revisione al rialzo dei tassi di interesse finali del BTP Più è ora la più accreditata dagli analisti.
Si chiude oggi venerd 21 Febbraio l'attesa settimana di collocamento del BTP Più, il titolo di Stato a otto anni dedicato ai piccoli risparmiatori italiani, con una raccolta che ha già raggiunto la soglia di 13,81 miliardi di euro e un totale di 412.702 contratti sottoscritti. Ma quello che interessa maggiormente i risparmiatori è la determinazione dei tassi di interesse finali. Tutto lascia pensare che le cedole definitive del BTP Più possano essere riviste al rialzo rispetto ai minimi garantiti annunciati la scorsa settimana. Vediamo quindi:
Secondo le prime stime degli analisti, i tassi definitivi potrebbero quindi essere alzati di 10-20 punti base rispetto alle cifre comunicate inizialmente, portando così il rendimento dei primi quattro anni a un intervallo tra il 2,9% e il 3%, e quello del secondo quadriennio tra il 3,7% e il 3,8%.
Oltre ai rendimenti più elevati, il BTP Più continua a presentare la possibilità di esercitare l'opzione put. Questa opzione, che sarà disponibile dal 29 gennaio al 16 febbraio 2029, consentirà ai risparmiatori di chiedere il rimborso integrale del capitale investito a prescindere dall'andamento dei mercati.
La revisione in corsa delle cedole non è certo una novità assoluta per i titoli di Stato dedicati ai piccoli risparmiatori italiani. Per mantenere competitiva l'offerta in un mercato in continua evoluzione, il Tesoro ha previsto sin dalla nascita di queste emissioni una modalità di collocamento particolare, in cui i rendimenti iniziali sono sempre indicati come minimi garantiti e possono essere rivisti al termine dell'asta, proprio per tenere conto delle eventuali variazioni dei mercati finanziari durante il periodo di emissione.
Tra i precedenti storici troviamo l'emissione del primo BTP Italia ne 2012, periodo in cui lo spread italiano era alle stelle e i rendimenti definitivi furono alzati di 20 punti base rispetto alle stime iniziali. Revisioni meno consistenti sono state poi applicate nel 2014, 2018 e 2019, fino all'episodio del quarto BTP Futura del novembre 2021, in cui la cedola fu rivista al rialzo di 10 punti base. Nel caso attuale, la spinta verso l'alto proviene da fattori internazionali, a differenza del passato, quando le motivazioni erano spesso di natura interna all'Italia.