Cos e come funziona la cartolarizzazione delle cartelle esattoriali che potrebbe arrivare e cosa cambia rispetto alla rottamazione quinquies
Cos’è e come funzionerebbe la cartolarizzazione delle cartelle esattoriali al posto di una nuova rottamazione per sanare i propri debiti? Quando non si pagano regolarmente le imposte, i tributi o cartelle esattoriali ricevute, dopo la loro notifica, il contribuente ha 60 giorni di tempo, per legge, per presentare opposizione.
Se entro tale termine non si procede al pagamento di quanto dovuto né con eventuali contestazioni, allora la cartella diventa definitiva, non si può più impugnare e l’Agente della Riscossione può procedere con l’esecuzione forzata sui beni del debitore.
Per evitare procedimenti di esecuzione forzata e per sostenere e agevolare i cittadini nel pagare i propri debiti, il governo lavora a diverse soluzioni. Sembra che l’ultima proposta sia la cartolarizzazione delle cartelle. Vediamo di cosa si tratta.
Ciò significherebbe che i crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione verrebbero ceduti direttamente alle banche, o ad altre cosiddette società veicolo, che dovrebbero, a loro volta, emettere delle obbligazioni da vendere agli obbligazionisti che le comprano.
La vendita dovrebbe avvenire ad un prezzo pari al credito. In questo modo, è come se il Fisco vendesse il proprio credito, attraverso o banche o società finanziarie che emettono obbligazioni.
Questo sistema darebbe la possibilità di recuperare almeno una parte del credito vantato piuttosto che correre il rischio di non riscuotere nulla.
E’ chiaro che si tratta di un meccanismo di regolarizzazione dei debiti completamente diverso dalla nuova rottamazione quinquies che è stata proposta nel Milleproroghe.
Quest’ultima offre, infatti, a ogni singolo contribuente la possibilità di regolarizzare i debiti fiscali in modo agevolato, permetterebbe di pagando solo le somme relative al capitale e agli importi delle spese sostenute per le procedure esecutive e le notifiche, senza alcun interesse né sanzione.
Inoltre, la nuova rateizzazione del debito sarà fino ad un massimo di 120 rate mensili, per un periodo di 10 anni, molto più dell’attuale limite dei cinque anni (per 18 rate) della rottamazione quater, in modo da permettere ai contribuenti di avere più tempo per pagare, e senza rischi di decadenza immediata.
Stando a quanto stabilito, infatti, si possono saltare fino a 8 rate, anche non consecutive. Inoltre, il pagamento delle rate di eguale importo per tutte, senza maxi rate iniziali.