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CCNL Enti Locali 2022-2024: come funzionano la settimana corta, smart working e buoni pasto nel contratto rinnovato

di Marianna Quatraro pubblicato il
CCNL Enti Locali 2022 2024 settimana cor

Come cambiano le regole per la settimana corta a lavoro, lo smart working e i buoni pasto per gli statali degli enti locali dopo il recente rinnovo contrattuale 2022-2024

L’ipotesi di accordo per rinnovo del Ccnl Enti Locali 2022-2024 rappresenta una svolta per la pubblica amministrazione locale, coinvolgendo più di 430.000 dipendenti di Regioni, Comuni, Province, Città metropolitane e Camere di Commercio. Dopo una lunga trattativa, la firma del nuovo contratto porta con sé aumenti in busta paga, arretrati significativi e rilevanti innovazioni nell’organizzazione del lavoro per riconoscere l’impegno del personale e rispondere alle esigenze di modernizzazione degli enti locali, valorizzando il capitale umano e garantendo una maggiore flessibilità. 

Gli aumenti retributivi e gli arretrati previsti dal nuovo contratto

L’incremento salariale previsto varia da una media di circa 136,76 euro lordi mensili (5,78% sul monte salari 2021) fino a un massimo di 160 euro a seconda dell’inquadramento, applicato su tredici mensilità. A questo si aggiunge uno 0,22% destinato al trattamento accessorio, portando l’aumento effettivo attorno ai 140 euro mensili per la maggior parte dei dipendenti. Inoltre:

  • Gli arretrati spettanti per il periodo gennaio 2022-dicembre 2024 si attestano mediamente sui 2.357 euro, con punte che variano in funzione del livello di appartenenza e della situazione individuale.
  • Nei livelli più alti, gli arretrati possono arrivare anche a 1.900-2.000 euro.
  • Per i livelli dirigenziali e incaricati di Elevata Qualificazione, oltre agli aumenti tabellari, il tetto della retribuzione di posizione sale fino a 22.000 euro annui (prima 18.000 euro).
È importante sottolineare che gli aumenti contrattuali saranno effettivi dopo il completamento dell’iter di certificazione e registrazione. Se le procedure saranno concluse nei tempi previsti, gli incrementi potranno già riflettersi nelle buste paga a partire da gennaio 2026.

L’intesa rappresenta una risposta concreta alle richieste di adeguamento delle retribuzioni alla luce dell’inflazione e del rinnovo dei contratti pubblici, anche se alcune sigle sindacali (come la Cgil) hanno espresso perplessità sulla sufficienza delle risorse alla luce dell’aumento dei prezzi registrato nel medesimo periodo. Tuttavia, per la maggioranza sindacale e l’Aran, l’accordo rappresenta un equilibrio tra sostenibilità e aspettative di valorizzazione del personale.

Anno Aumento Mensile Medio Arretrati Medi
2022-2024 140 € 2.357 €
2025-2027 (previsto) da 90 a 135 €* oltre 400 €*

Settimana corta: come cambia l’orario di lavoro nel CCNL 2022-2024

Tra le principali novità previste dal rinnovo contrattuale c'è la sperimentazione della settimana corta, ovvero la possibilità di concentrare l’orario ordinario di lavoro (36 ore settimanali) su quattro giorni invece che su cinque. Si tratta di una misura volontaria e sperimentale, che ogni amministrazione potrà applicare secondo le proprie necessità e sentite le preferenze dei dipendenti. L’obiettivo è favorire un migliore bilanciamento tra attività professionale e vita privata, senza ridurre il monte ore complessivo:

  • Le amministrazioni decideranno se attivare la settimana corta, in base alle esigenze organizzative e di servizio.
  • Il personale che aderisce alla settimana corta continuerà a garantire le 36 ore settimanali, distribuite su quattro giornate lavorative.
  • Le giornate di ferie e di assenza dal servizio saranno riproporzionate, per tenere conto del nuovo assetto orario: ad esempio, una giornata di ferie in settimana corta corrisponde a più ore rispetto al regime tradizionale.
  • La misura non è obbligatoria: resta vigente la possibilità di mantenere la settimana lavorativa su cinque giorni.
La settimana corta mira a migliorare la produttività e a rendere più attrattiva la pubblica amministrazione, favorendo anche la permanenza di competenze chiave. Tuttavia, la sua applicabilità pratica dipenderà dai singoli enti e dalla concertazione con le rappresentanze sindacali interne.

Smart working e lavoro agile: le nuove regole per il personale degli enti locali

Il rinnovo del Ccnl Enti Locali 2022-2024 introduce regole più chiare e inclusive per il lavoro agile, rispondendo alla crescente domanda di flessibilità e conciliazione vita-lavoro. L’accesso allo smart working nel pubblico impiego locale viene regolamentato sulla base di nuovi criteri:

  • Criteri di priorità nell’accesso: sono previste priorità per chi ha esigenze familiari, fragilità di salute o particolari situazioni sociali.
  • Incremento delle giornate lavorabili da remoto: nei limiti fissati dalla contrattazione integrativa e nel rispetto delle esigenze di servizio, sarà possibile estendere il numero di giornate in lavoro agile.
  • Equivalenza tra smart working e lavoro da remoto ai fini dei diritti e dei trattamenti retributivi accessori, compreso il buono pasto.
  • Tutela dei permessi anche per chi opera da remoto: viene ampliata la possibilità di fruire di permessi orari nella stessa giornata, inclusi quelli legati all’assistenza familiare e alle esigenze personali.
Anche l’Organismo Paritetico per l’Innovazione viene potenziato per monitorare i nuovi sviluppi e garantire l’aggiornamento continuo delle politiche relative al lavoro agile, introducendo nel confronto anche i temi della transizione digitale, della sostenibilità e dello stress lavoro-correlato.

Buoni pasto: cosa cambia con il nuovo contratto per chi lavora da remoto

Una delle innovazioni più attese riguarda l’equiparazione dei diritti per i dipendenti in modalità smart working rispetto a coloro che lavorano in presenza, in particolare per quanto concerne l’erogazione dei buoni pasto. Dal 2025 i lavoratori delle amministrazioni locali che prestano servizio da remoto matureranno il diritto al buono pasto come i colleghi che operano in ufficio.

  • Il buono pasto viene riconosciuto per ogni giornata di lavoro effettuata in modalità agile o da remoto, purché rispetti i requisiti di orario e attività previsti dal CCNL e dalla regolamentazione interna ai singoli enti.
  • Non è richiesta la presenza fisica in sede per maturare tale diritto; è sufficiente la tracciabilità e la verifica dell’attività lavorativa da remoto.
  • L’estensione si applica sia allo smart working occasionale che a quello strutturato, in linea con la volontà di valorizzare tutte le forme di lavoro flessibile.
  • Sono fatte salve eventuali regolamentazioni più favorevoli definite nella contrattazione decentrata aziendale o integrativa.
Il riconoscimento del buono pasto in smart working risponde alle esigenze emerse negli ultimi anni di pandemia e si inserisce in un quadro normativo attento ai principi di equità e inclusione. 

Le altre novità: tutele, welfare, progressioni di carriera e futuro contrattuale

Oltre a quanto già illustrato, il rinnovo del CCNL 2022-2024 per il comparto degli enti locali introduce un pacchetto di misure finalizzate all’innovazione, alla tutela e alla valorizzazione del personale. Queste novità riguardano vari ambiti:

  • Tutele sociali e sanitarie rafforzate:
    • Estensione dell’onere a carico dell’ente per la difesa legale dei dipendenti vittime di aggressioni sul lavoro.
    • Maggiore tutela retributiva e di periodo di comporto per visite ambulatoriali, esami diagnostici, terapie salvavita e follow-up.
    • Piena computabilità dei periodi di congedo maternità/paternità e parentale nella tredicesima mensilità.
  • Miglioramenti del welfare integrativo:
    • Prevista la possibilità di destinare risorse a favore della mobilità sostenibile.
    • Ampliamento delle casistiche e delle opzioni di utilizzo del welfare integrativo, con particolare attenzione alle esigenze di salute e benessere.
  • Progressioni tra le aree e valorizzazione della professionalità:
    • Proroga al 31 dicembre 2026 delle procedure straordinarie per gli avanzamenti tra le aree, anche in assenza di particolari titoli di studio, premiando l’esperienza maturata.
    • Innalzamento del tetto della retribuzione di posizione per incarichi di Elevata Qualificazione e misure concrete per la Polizia Locale.
  • Politiche di age management:
    • Introduzione di indirizzi per la gestione delle risorse umane che considerino la variabile anagrafica, promuovendo lo scambio di competenze tra personale giovane ed esperto.
  • Innovazione nella partecipazione sindacale:
    • Previsto un approfondimento annuale del Piano triennale dei fabbisogni di personale con le rappresentanze sindacali.
    • Potenziate le funzioni dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione, con attenzione alla transizione digitale e al benessere organizzativo.
  • Nuove regole per turnisti e ferie:
    • Per il personale turnista, le festività infrasettimanali saranno considerate festive senza debito orario aggiuntivo.
    • Consentita la fruizione di ferie durante il periodo di preavviso.