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CCTeu: cosa sono, come funzionano, rendimenti medi, durata e tassazione

di Marcello Tansini pubblicato il
CCTeu, rendimenti medi, durata

I CCTeu rappresentano una delle principali forme di investimento tra i Titoli di Stato italiani. Definizione, funzionamento, meccanismo delle aste, rendimenti medi, durata, tassazione e confronto con BTP e BOT.

I Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor (CCTeu) rappresentano uno degli strumenti obbligazionari più utilizzati dallo Stato italiano per finanziarsi sui mercati. Questi titoli si differenziano dagli altri strumenti del debito pubblico per la caratteristica di offrire una cedola variabile, collegata all’andamento dell’Euribor a 6 mesi maggiorata di uno spread fisso. Attraverso i CCTeu, il Tesoro mira a garantire una diversificazione delle fonti di finanziamento e ad offrire agli investitori un titolo meno esposto al rischio di rialzo dei tassi rispetto ai titoli a cedola fissa, come i BTP. I CCTeu, lanciati dopo il 2010 in sostituzione dei precedenti CCT, si collocano tra gli strumenti medio-lungo termine più apprezzati dagli investitori istituzionali e retail che desiderano una remunerazione in linea con le condizioni attuali del mercato monetario. Il loro ruolo si è consolidato nell’ambito della gestione attiva del debito italiano, permettendo al risparmiatore di beneficiare di eventuali variazioni positive dei tassi euribor nel tempo.

Nell’attuale scenario economico, caratterizzato da incertezza sulle dinamiche inflattive e sui tassi di riferimento europei, i CCTeu offrono agli investitori la possibilità di preservare il valore reale dell’investimento grazie alla struttura della cedola variabile. Questo elemento, particolarmente rilevante in fasi di rialzo dei tassi, rende tali titoli uno strumento flessibile e trasparente all’interno dell’ampio panorama dei Titoli di Stato italiani.

Caratteristiche principali dei CCTeu 7 anni: meccanismo, durata e collocamento

Analizzando l’emissione di riferimento, il CCTeu a 7 anni (ISIN IT0005652828) presenta peculiarità tecniche che meritano attenzione. Il meccanismo di funzionamento ruota intorno a una cedola semestrale indicizzata all’Euribor 6 mesi, a cui si aggiunge uno spread fisso dell’1,05% su base annua. Questo consente di ottenere rendimenti che riflettono le condizioni di mercato, offrendo protezione in scenari di rialzo dei tassi. Le caratteristiche di base sono:

  • Durata: La scadenza prevista è al 15 aprile 2034, conferendo al titolo una durata effettiva di quasi 9 anni. Tale caratteristica lo inserisce tra i titoli a medio-lungo termine di riferimento per chi ricerca stabilità e un orizzonte temporale significativo.
  • Piano cedolare: Le cedole vengono corrisposte ogni sei mesi e sono calcolate in base al valore dell’Euribor rilevato due giorni lavorativi antecedenti l’inizio di ciascun periodo di godimento.
  • Importo minimo di sottoscrizione: Per partecipare alle emissioni è richiesto un investimento minimo di 1.000 euro per ogni singola domanda.
  • Quotazione: Una volta collocati, i CCTeu sono quotati sul MOT di Borsa Italiana, consentendo la negoziazione in ogni momento successivo all’emissione.
  • Emissioni e tranches: Il Tesoro gestisce tali emissioni in più tranches, e il titolo può essere oggetto di riaperture successive rispetto alla data di emissione iniziale.
Il collocamento avviene tramite asta marginale: il MEF stabilisce prezzo e quantità in base alla domanda del mercato, mantenendo la facoltà di escludere offerte considerate non convenienti per la gestione del debito.

Modalità di partecipazione alle aste e acquisto dei CCTeu

L’acquisizione dei Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor avviene attraverso un preciso meccanismo d’asta, regolato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Gli investitori privati interessati devono rivolgersi a una banca o intermediario finanziario abilitato e procedere alla prenotazione entro la data stabilita dal prospetto d’emissione, generalmente uno o due giorni prima della data effettiva dell’asta pubblica. In buona sostanza:

  • Procedura di asta: Si adotta la modalità marginale a prezzo unico, che prevede l’assegnazione a tutti i partecipanti del medesimo prezzo marginale fissato in base alle offerte presentate.
  • Operatori abilitati: Soltanto gli ‘Specialisti in Titoli di Stato’ e gli ‘Aspiranti Specialisti’ possono partecipare direttamente all’asta, anche per conto dei propri clienti retail.
  • Sottoscrizione pubblica: Il pubblico (risparmiatori) effettua la prenotazione presso intermediari entro la scadenza indicata, con un taglio minimo di 1.000 euro per ciascuna richiesta.
  • Asta supplementare: Alcune emissioni prevedono anche un’asta supplementare, riservata esclusivamente agli operatori specialisti, per un ulteriore ammontare calcolato in percentuale rispetto all’offerta ordinaria.
Le date principali riguardano il termine di prenotazione per i privati, lo svolgimento dell’asta (solitamente il giorno successivo) e la regolamentazione della sottoscrizione, che avviene entro pochi giorni dalla conclusione della procedura d’asta. Una volta collocato, il titolo può essere liberamente acquistato o venduto sul mercato secondario, tramite la piattaforma MOT.

Rendimenti medi dei CCTeu: analisi delle ultime emissioni

L’analisi dei rendimenti medi storicamente ottenuti da questo tipo di obbligazione evidenzia come, nelle recenti emissioni, i tassi abbiano riflesso sia l’andamento dell’Euribor sia la dinamica dello spread aggiuntivo. Prendendo come riferimento la quinta tranche del CCTeu aprile 2034, il rendimento lordo attribuito si attesta al 3,28%, corrispondente a una quotazione di aggiudicazione leggermente sopra la pari (100,14).

Di seguito una panoramica sintetica delle principali emissioni:

Tranche

Scadenza

Rendimento lordo

Cedola corrente

Quinta

15/04/2034

3,28%

1,674% (semestrale)

Recenti (2025)

15/04/2034

3,16%-3,28%

~1,55-1,67% (semestrale)

  • Il valore della cedola risulta direttamente influenzato dalla quotazione dell’Euribor 6 mesi in vigore poco prima di ogni data di stacco cedolare. Quindi, in contesti di tassi in diminuzione, come negli ultimi mesi, si assiste a un calo delle cedole effettive.
  • Domanda di mercato: Le ultime emissioni hanno destato interesse, con richieste che hanno superato l’offerta disponibile, segnando rapporti di copertura tra 1,5 e 1,7. Ciò testimonia l’appetibilità dei CCTeu in fasi di volatilità dei tassi.
  • Andamento futuro: Le aspettative degli investitori sul livello dei tassi a medio-lungo termine determinano i prezzi di mercato e, di conseguenza, il rendimento effettivo. Per il periodo successivo a ottobre 2025, si ipotizza una riduzione della cedola semestrale intorno all’1,5%, mantenendo comunque un tasso annuo superiore al 3% salvo drastici cambiamenti nei tassi Euribor.

Tassazione dei CCTeu e eventuali vantaggi fiscali

La disciplina fiscale applicata ai titoli di Stato italiani, inclusi i CCTeu, è regolata dal Decreto Legislativo 1 aprile 1996, n. 239 e successive modifiche. Il prelievo fiscale sui rendimenti è pari al 12,5% degli interessi corrisposti, rappresentando un vantaggio rispetto a molti altri strumenti obbligazionari privati che subiscono tassazione al 26%.

I proventi da questi titoli sono inoltre esclusi dal calcolo del reddito imponibile IRPEF, a differenza di altri prodotti finanziari. Sono esenti da imposta di successione in caso di trasferimento per causa di morte. Nel caso di investitori non residenti in Italia, la normativa prevede ulteriori esenzioni e agevolazioni condizionate al rispetto di specifici requisiti di legge.

Il trattamento fiscale favorevole rende i CCTeu particolarmente attrattivi per chi desidera massimizzare il net yield, ossia la resa netta dopo tasse, capitale per chi investe in titoli di Stato italiani.

CCTeu a confronto con altri Titoli di Stato italiani (BTP e BOT)

I titoli offerti dal Tesoro presentano differenti profili di rischio-rendimento, con caratteristiche che rispondono a differenti esigenze finanziarie. Di seguito una tabella comparativa tra le principali categorie:

Caratteristica

CCTeu

BTP

BOT

Durata

Medio-lunga (7-9 anni)

Medio-lunga (3-50 anni)

Breve (3-12 mesi)

Tipo di cedola

Variabile (Euribor + spread)

Fissa

Nessuna (zero coupon)

Tassazione

12,5%

12,5%

12,5%

Mercato secondario

MOT

MOT, EuroMOT

MOT

Rendimento atteso

Variabile in base all’Euribor

Stabile nel tempo

Rendimento determinato all’emissione

  • I CCTeu si segnalano per la loro capacità di adattarsi alle variazioni dei tassi, riducendo il rischio legato a scenari inflattivi inattesi.
  • I BTP risultano più appetibili in contesti di tassi in flessione, poiché il loro rendimento fisso può superare quello dei titoli indicizzati durante fasi discendenti del ciclo economico.
  • I BOT, con scadenza breve e assenza di cedola, si adattano a strategie di liquidità e sono sottoposti a minori oscillazioni di prezzo sul secondario.
La scelta tra i diversi strumenti deve essere sempre calibrata in base alla propria propensione al rischio e agli obiettivi temporali di investimento, considerando l’andamento della curva dei tassi, la liquidità desiderata e le specifiche opportunità offerte dal quadro normativo vigente.
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