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Che lavori si possono fare in Amazon Italia, dove sono le sedi e gli stipendi medi attuali

di Marcello Tansini pubblicato il
Lavorare in Amazon Italia

Amazon Italia offre numerose opportunità di lavoro nei settori logistico, tecnologico, uffici e customer service, con sedi diffuse sul territorio, stipendi competitivi, possibilità di smart working, stage per giovani e un ambiente inclusivo.

Amazon rappresenta un riferimento di primo piano per l’occupazione nel settore privato italiano, offrendo un ventaglio di posizioni in costante espansione e distribuite su tutto il territorio nazionale. La presenza del gruppo, radicata fin dal 2010, si traduce in circa 19.000 dipendenti assunti a tempo indeterminato, dislocati in oltre 60 sedi. Questa proiezione di crescita trova ulteriore slancio attraverso nuovi investimenti, in particolare nell’ambito della logistica e della tecnologia, che rafforzano le prospettive professionali per candidati qualificati e anche per chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro.

Panoramica dei lavori disponibili in Amazon Italia

Amazon Italia offre un’ampia varietà di occupazioni adattabili a diversi livelli di esperienza, formazione e competenze, a iniziare da quella di corriere. Nel contesto della filiera logistica nazionale, le principali opportunità riguardano mansioni operative presso centri di distribuzione e hub logistici, con l’inserimento diretto di magazzinieri anche senza esperienza pregressa o titolo di studio specifico. Oltre alle figure operative, si segnalano numerosi ruoli specializzati nei dipartimenti IT, risorse umane, finanza, marketing, customer service e servizi tecnologici avanzati.
L’aumento del volume d’affari e la complessità gestionale hanno determinato l’apertura di posizioni altamente qualificate nella gestione dei processi, nella manutenzione di impianti, nell’analisi dati e nello sviluppo software. Le opportunità sono rivolte sia a diplomati sia a laureati, con particolare attenzione a coloro che presentano forti capacità tecniche, linguistiche e di problem solving.
Le selezioni non si concentrano esclusivamente sui centri logistici. Un asse strategico è rappresentato dalla sede corporate di Milano, quartier generale per le funzioni amministrative, commerciali e di sviluppo del business. Sono inoltre attive selezioni per ruoli manageriali, tecnici, progettisti e consulenti, a conferma di un’offerta lavorativa diversificata e capace di intercettare diversi profili professionali.

Un universo professionale che abbraccia ogni competenza

Chi entra in Amazon può cominciare da un impiego operativo o ambire a posizioni altamente specialistiche, con un percorso di crescita tracciato ma non scontato. È una struttura che valorizza la mobilità interna, promuove la formazione continua e punta molto sulla misurazione delle performance individuali. Questo ecosistema, tuttavia, richiede adattabilità, resistenza allo stress e una forte propensione al risultato.

I profili maggiormente richiesti nella logistica comprendono gli operatori di magazzino, i picker, gli stower, i supervisori di turno e i maintenance technician, ovvero figure con competenze tecniche per la manutenzione dei macchinari automatici e dei sistemi robotizzati. Accanto a queste figure, crescono le esigenze in ambito informatico, dove Amazon Italia ricerca software developer, data analyst, cloud architect e cybersecurity expert, figure che operano nei comparti AWS (Amazon Web Services), Alexa, Prime Video e nelle infrastrutture IT interne.

Anche sul versante commerciale, le possibilità sono in espansione: si cercano account manager, vendor manager, marketing specialist e content editor, con padronanza dell’inglese e familiarità con i principali strumenti digitali. Ogni posizione prevede requisiti specifici, ma tutte le opportunità vengono gestite attraverso la piattaforma di recruiting internazionale della società, dove si possono consultare centinaia di offerte pubblicate ogni mese.

La maggior parte delle assunzioni, soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro Italia, avviene nei centri logistici di Castel San Giovanni, Torrazza Piemonte, Cividate al Piano, Colleferro, Passo Corese, Vercelli, Bitonto e San Salvo. In questi ambienti, i lavoratori si occupano dello smistamento, della preparazione degli ordini, della movimentazione interna delle merci e del caricamento per la spedizione. I turni possono essere notturni, festivi o articolati in modalità flessibile. Secondo le più recenti rilevazioni, la retribuzione mensile netta per un operatore di magazzino a Milano supera i 1.290 euro, mentre in altre sedi può attestarsi tra 1.100 e 1.400 euro, a seconda dell’esperienza e del contratto.

Dove si lavora per Amazon in Italia, la mappa delle sedi e delle funzioni

Il successo della rete Amazon in Italia si fonda su una capillarità senza precedenti. Sono più di 60 le strutture fisiche attive, tra fulfillment center, sortation center, delivery station e hub urbani, che coprono ogni area strategica: dal Nord industrializzato fino alla Sicilia. Le sedi di Castel San Giovanni (Piacenza), Vercelli, Cividate al Piano (Bergamo), Casirate d’Adda (Milano), Torrazza Piemonte (Torino), Colleferro (Roma), Passo Corese (Rieti), San Bellino (Rovigo) e Bitonto (Bari) sono tra le più grandi in termini di organico e volumi di merce movimentata.

Questi siti impiegano migliaia di lavoratori ciascuno, spesso integrando manodopera locale con personale proveniente da altre regioni. Gli investimenti in tecnologia sono evidenti: i magazzini sono automatizzati, il lavoro è supportato da algoritmi predittivi e i cicli operativi sono monitorati costantemente.

Milano rappresenta il cuore direzionale di Amazon in Italia. Qui si concentrano gli uffici corporate, i team commerciali, le risorse umane, il customer service avanzato e le divisioni legali. È dalla sede milanese che partono le strategie per l’intero mercato nazionale. In città si trovano anche centri tecnologici legati al mondo AWS, con sviluppatori e specialisti IT impegnati su progetti cloud, intelligenza artificiale e sicurezza informatica. Sempre a Milano, Amazon ha rafforzato i suoi team editoriali e di content management, legati alle piattaforme Prime Video e Audible.

Accanto a Milano, altri poli direzionali si trovano a Roma, dove è presente anche un centro di smistamento strategico, e a Cagliari, sede del customer care nazionale, gestito in collaborazione con aziende terze. Anche Torino, Napoli e Palermo sono coinvolte attraverso strutture di supporto o depositi urbani, fondamentali per la logistica dell’ultimo miglio.

Quanto si guadagna in Amazon Italia, i numeri e le prospettive di carriera

Le posizioni entry-level, come quelle nei magazzini, prevedono una retribuzione che parte da circa 1.200 euro netti al mese. Il contratto applicato è generalmente quello della logistica, ma in alcuni casi si utilizzano contratti multiservizi o somministrazione tramite agenzie interinali. Amazon si è impegnata negli ultimi anni ad aumentare progressivamente il salario base, portandolo a 1.764 euro lordi come minimo contrattuale nel 2023. L’azienda garantisce buoni pasto, assicurazione sanitaria, sconti aziendali, supporti per i trasporti e percorsi di crescita interna.

Chi lavora stabilmente per oltre 24 mesi può essere coinvolto nei programmi Career Choice, che prevedono la copertura fino al 95% delle spese per corsi di formazione professionalizzanti, anche al di fuori dell’azienda.

Per chi entra con un background universitario, o viene selezionato per posizioni di middle management, gli stipendi si alzano in modo significativo. Un Area Manager guadagna in media 38.000-42.000 euro all’anno, con bonus legati al rendimento. I Vendor Manager, che gestiscono i rapporti con i venditori terzi della piattaforma, raggiungono i 70.000 euro annui, mentre figure come Product Manager o Program Manager IT superano spesso i 75.000 euro. I livelli interni sono regolati da una scala da L1 a L7+, con premi differenziati per seniority e risultati.

Chi lavora nel settore IT o AWS, infine, può ottenere retribuzioni in linea con gli standard europei: un Cloud Architect senior può superare i 100.000 euro annui, mentre gli ingegneri DevOps guadagnano tra 60.000 e 85.000 euro lordi.

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