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Chi deve conservare i documenti fiscali e per quanto? La singola persona, azienda o commercialista, Caf e Patronato?

di Marianna Quatraro pubblicato il
Chi conservare documenti

Chi ha l’obbligo di conservare tutti i documenti fiscali ai fini di eventuali controlli e per quanto tempo: ecco tutti i chiarimenti

Chi deve conservare i documenti fiscali e per quanto tempo? Quando si tratta di documenti, tutti sappiamo che una volta prodottone uno e usato per i fini a cui serve, non deve mai essere buttato ma conservato. La regola generale è, dunque, ben nota: bisogna conservare tutti i documenti fiscali.

Ciò che ci si chiede spesso, però, è per quanto tempo si devono conservare in caso di controlli e a chi spetta in realtà conservarli. Cerchiamo di fare chiarezza di seguito. 

  • Chi è tenuto a conservare i documenti fiscali
  • Per quanto tempo devono essere conservati 

Chi è tenuto a conservare i documenti fiscali

Stando a quanto previsto dalla normativa vigente, i documenti fiscali devono essere conservati innanzitutto sempre dai titolari degli stessi, vale a dire dalle singole persone, e dalle aziende, nel caso in cui si tratti di documenti fiscali relativi all’attività.

Se, però, si tratta di documenti di un dipendente, l’azienda deve conservarli in caso di controlli ma l’obbligo spetta anche al lavoratore. 

Non è soggetto ad alcun obbligo di conservazione dei documenti fiscali dei clienti il commercialista.

Per Caf e Patronati sussiste l’invece l’obbligo di conservare tutta la documentazione relativa ai 730 e gli altri modelli di dichiarazione dei redditi dei clienti.

Per quanto tempo devono essere conservati

I documenti fiscali devono essere conservati per un determinato periodo di tempo che varia in base al tipo specifico di documento e che va da un minimo di un anno a un massimo di venti anni, per eventuali controlli da parte degli organi competenti, come l'Agenzia delle Entrate, o del demanio, ecc.

Si devono conservare per tre anni:

  • il bollo auto;
  • le cambiali;
  • le parcelle professionali;
  • i compensi per artigiani.
Il tempo sale a cinque anni:
  • certificazione unica dei redditi;
  • ricevute dei pagamenti delle tasse;
  • pagamenti rateali e mutui;
  • ricevute dell’affitto;
  • assicurazioni;
  • ricevute delle spese mediche;
  • multe;
  • bollette domestiche.
Si devono conservare, invece, per sei anni il Modello Unico e il Modello 730.

Per dieci anni si devono, invece, conservare:

  • le fatture;
  • le ricevute per le spese di ristrutturazione casa;
  • le ricevute di pagamento dell'imposta sui rifiuti;
  • il Canone tv;
  • gli estratti conto bancari.
Per 20 anni si devono conservare i documenti prodotti dalla Pubblica Amministrazione.
 
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