Quando si ha la possibilità di dedurre completamente le spese sostenute per le badanti secondo la nuova sentenza della Cassazione: i chiarimenti
Quali sono le novità previste per la detrazione delle spese per le badanti? L’assunzione di una badante che si occupi di un familiare, invalido o autosufficiente, che sia convivente o meno, implica determinati costi per le famiglie, che talvolta possono diventare anche molto elevati.
Sono disponibili in realtà diversi aiuti per le famiglie che assumono le badanti ma a cambiare ancora le regole fiscali è arrivato anche un nuovo pronunciamento della Cassazione. Vediamo nel dettaglio cosa riporta.
Si tratta di un importante pronunciamento sul piano fiscale, perché chiarisce che per l’assunzione di una badante, non solo per le normali attività svolte e alcune faccende domestiche, ma anche per accudire un invalido non autosufficiente, sussiste la completa deducibilità, pur se la collaboratrice domestica non è in possesso di apposita qualifica professionale per l'assistenza di persone con grave e permanente disabilità certificata, al contrario di quanto invece stabilito dall'Agenzia delle Entrate.
La nuova sentenza si pone, infatti, del tutto in opposizione a quanto previsto dal Fisco, allargandosi, però, a sostenere molte più famiglie.
Insieme alla possibilità di portare in deduzione le spese sostenute per le badanti, è anche possibile usufruire ancora quest’anno del bonus da 300 euro per il datore di lavoro che pagano gli stipendi di badanti per anziani non autosufficienti in famiglia.
Il beneficio permette di avere un rimborso spese pari a 300 euro al mese per un massimo di 12 mesi consecutivi, per un importo complessivo di 3.600 euro. E’ possibile anche ottenere il bonus una tantum di 300 euro nel caso in cui si abbia la necessità di una badante sostitutiva.
Possono richiedere la misura i datori di lavoro che hanno dipendenti con almeno un anno di contribuzione continuativa a CassaColf e la richiesta deve essere presentata proprio a CassaColf e non all’Inps, compilando l’apposito modulo disponibile sul sito e allegando le fotocopie dei documenti che dimostrano l’effettivo sussistere del rapporto di lavoro, la non autosufficienza e le altre informazioni autodichiarate.