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Quanto sarà importo pensione se si va in pensione anticipata nel 2025? Si perde?

di Marianna Quatraro pubblicato il
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quanto pensione anticipata

Quanto si prende se si decide di andare in pensione anticipata nel 2025 con le diverse forme disponibili. Si perde sempre? Calcoli ed esempi concreti

Calcolare esattamente quanto si riceverà e quanto potenzialmente si perderà optando per una pensione anticipata nel 2025 non è semplice. Le diverse formule disponibili quest'anno - Quota 103, Opzione Donna, Ape Sociale e Isopensione - presentano meccanismi di calcolo e condizioni differenti.

Quota 103, calcolo dell'assegno pensionistico anticipato

La Quota 103 rappresenta un meccanismo di flessibilità in uscita confermato per il 2025, che consente di accedere al trattamento previdenziale a 62 anni di età con 41 anni di contributi versati. Questa misura è accessibile a tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, oltre che ai lavoratori autonomi.

Questo sistema permette di anticipare il pensionamento di 5 anni rispetto ai requisiti ordinari previsti per la pensione di vecchiaia (67 anni d'età e almeno 20 anni di contributi). Rappresenta inoltre un'alternativa alla pensione anticipata ordinaria, che richiede 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi per le donne.

Il calcolo dell'importo pensionistico con Quota 103 varia caso per caso, ma è importante sottolineare che questo sistema non prevede penalizzazioni dirette sul calcolo dell'assegno finale. Tuttavia, l'anticipo può comportare una riduzione dell'importo non per via di penalizzazioni specifiche, ma per il minor accumulo contributivo.

I cinque anni di contribuzione in meno (tra i 62 e i 67 anni) si traducono in un montante contributivo inferiore su cui calcolare la pensione definitiva. Secondo le stime, questa anticipazione potrebbe comportare una diminuzione dell'assegno di alcune centinaia di euro mensili rispetto a quanto si percepirebbe attendendo l'età ordinaria di pensionamento.

Limiti e considerazioni sulla Quota 103

Per il 2025, la Quota 103 prevede alcune limitazioni da considerare:

  • L'importo massimo erogabile è pari a 4 volte il trattamento minimo INPS fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia
  • Non è possibile cumulare i redditi da lavoro (eccetto quelli da lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro lordi annui)
  • Il calcolo dell'assegno avviene interamente con il sistema contributivo
Questi fattori possono incidere significativamente sulla convenienza di questa opzione rispetto alle altre forme di pensionamento.

Ape Sociale, quanto si percepisce con il pensionamento anticipato

L'Anticipo Pensionistico Sociale (Ape Sociale) è stato confermato anche per il 2025 e permette l'uscita anticipata dal lavoro a specifiche categorie di lavoratori considerate svantaggiate:

  • Disoccupati involontari che hanno terminato gli ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi, con 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi
  • Persone con invalidità certificata pari o superiore al 74%, con 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi
  • Caregiver che assistono da almeno 6 mesi un parente di primo grado o il coniuge con handicap grave, con 63 anni e almeno 30 anni di contributi
  • Lavoratori impiegati in mansioni gravose per almeno 7 anni negli ultimi 10, con 63 anni di età e 36 anni di contributi
Per richiedere l'Ape Sociale 2025 è necessario presentare domanda direttamente all'INPS attraverso il portale ufficiale utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure tramite contact center INPS o ricorrendo all'assistenza di CAF e patronati.

Riguardo all'importo percepibile con l'Ape Sociale, è fondamentale evidenziare che l'assegno mensile è soggetto a un tetto massimo di 1.500 euro fino al compimento dei 67 anni, momento in cui inizierà l'erogazione del trattamento pensionistico ordinario.

Chi sceglie l'Ape Sociale non dovrebbe subire riduzioni sull'importo finale della pensione, poiché il calcolo seguirà le medesime regole applicabili per tutti, con importi variabili in base ai contributi versati, agli anni di servizio, al montante contributivo accumulato, al coefficiente di trasformazione e ai meccanismi di rivalutazione previsti.

Opzione Donna, analisi dell'impatto economico sulla pensione

Il sistema Opzione Donna presenta caratteristiche distintive che influenzano significativamente l'importo pensionistico finale. Secondo le analisi effettuate, questa misura comporta quasi sempre un assegno pensionistico inferiore rispetto a quello che si otterrebbe con il pensionamento ordinario di vecchiaia.

Per accedere a Opzione Donna nel 2025, le lavoratrici dipendenti e autonome devono:

  • Aver compiuto 60 anni (riducibili a 59 con un figlio e a 58 con due o più figli)
  • Aver maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2025
Ai fini del raggiungimento dei 35 anni di contribuzione necessari, sono computabili:
  • Contributi obbligatori
  • Contributi volontari
  • Contributi da ricongiunzione
  • Contributi da riscatto
La particolarità di Opzione Donna consiste nell'applicazione esclusiva del sistema di calcolo contributivo per la determinazione dell'assegno pensionistico. Ciò significa che vengono considerati solo i contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa, rinunciando ai potenziali vantaggi offerti dal sistema di calcolo retributivo.

Questa modalità di calcolo può comportare una decurtazione dell'importo pensionistico finale stimata tra il 10% e il 30% rispetto a quanto si percepirebbe con la pensione di vecchiaia ordinaria (67 anni di età e almeno 20 anni di contributi).

Esempio pratico di calcolo pensione con Opzione Donna

Per illustrare concretamente l'impatto economico, consideriamo il caso di una lavoratrice che decide di usufruire di Opzione Donna nel 2025:

Una donna con uno stipendio medio di circa 1.600 euro mensili che sceglie di andare in pensione a 58 anni (avendo due figli) con 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2025 potrebbe ricevere un assegno pensionistico di circa 1.120 euro, invece dei 1.400 euro che percepirebbe attendendo la pensione di vecchiaia ordinaria. Questo rappresenta una riduzione del 20% sull'importo finale.

La scelta di Opzione Donna richiede quindi un'attenta valutazione del trade-off tra l'anticipo del pensionamento e la riduzione permanente dell'assegno pensionistico.

Isopensione 2025, valutazione dell'assegno previdenziale

L'Isopensione rappresenta un'opportunità di anticipo pensionistico fino a 7 anni nel 2025, riservata ai lavoratori dipendenti di aziende con almeno 15 dipendenti. Questo strumento viene attivato solo dopo un accordo specifico tra l'azienda e le organizzazioni sindacali per gestire l'uscita anticipata di lavoratori considerati in esubero.

La procedura prevede che nell'accordo tra azienda e rappresentanze sindacali venga dettagliato il numero dei dipendenti in esubero e il termine entro cui deve concludersi il programma di esodo. Successivamente, l'azienda presenta l'accordo all'INPS, che verifica i requisiti pensionistici dei lavoratori aderenti e approva o meno l'accesso all'anticipo.

L'Isopensione, essendo concepita come uno scivolo di accompagnamento alla pensione, garantisce al lavoratore un assegno mensile corrispondente all'importo del trattamento pensionistico che spetterebbe al momento dell'accesso alla prestazione, in base alle normative vigenti, escludendo la contribuzione figurativa correlata che il datore di lavoro versa durante il periodo di esodo.

In termini di importo, l'Isopensione risulta generalmente leggermente inferiore rispetto alla pensione che il lavoratore percepirà una volta raggiunta l'età pensionabile ordinaria, ma la decurtazione è contenuta.

È importante sottolineare che, con l'Isopensione, il datore di lavoro non si limita a versare l'assegno mensile, ma garantisce anche la copertura dei contributi previdenziali fino alla maturazione dei requisiti pensionistici ordinari. Questo aspetto rappresenta un vantaggio significativo rispetto ad altre forme di pensionamento anticipato, poiché assicura la continuità contributiva.

Confronto tra le diverse opzioni di pensionamento anticipato nel 2025

Per valutare quale sistema di pensionamento anticipato possa risultare più vantaggioso nel 2025, è utile effettuare un confronto diretto tra le diverse opzioni disponibili:

Sistema Requisiti Impatto sull'importo Vantaggi Svantaggi
Quota 103 62 anni e 41 anni di contributi Riduzione per minor montante contributivo No penalizzazioni dirette Limite di 4 volte il minimo INPS
Ape Sociale 63 anni e 30/36 anni di contributi Nessuna riduzione permanente Anticipo per categorie fragili Tetto massimo di 1.500€
Opzione Donna 58-60 anni e 35 anni di contributi Riduzione 10-30% Anticipo significativo Calcolo interamente contributivo
Isopensione Fino a 7 anni prima dei requisiti Lieve riduzione Copertura contributiva garantita Accessibile solo in caso di esuberi

 

 

Quale opzione di pensionamento anticipato, quindi, conviene nel 2025?

La scelta della modalità di pensionamento anticipato più conveniente nel 2025 dipende dalle circostanze individuali. In linea generale:

  • Quota 103 può essere vantaggiosa per chi ha già maturato un'anzianità contributiva significativa e desidera un anticipo moderato senza eccessive penalizzazioni
  • Ape Sociale rappresenta la soluzione migliore per le categorie protette, offrendo un anticipo senza riduzioni permanenti dell'assegno
  • Opzione Donna, nonostante la riduzione permanente dell'importo, può essere conveniente per chi prioritizza l'uscita anticipata rispetto all'entità dell'assegno
  • Isopensione costituisce un'ottima opportunità per i lavoratori di aziende in ristrutturazione, con il vantaggio della continuità contributiva garantita
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