Quando è possibile scaricare (solo tramite deduzione e non detrazione) i contributi della pensione nel 730 2025 ed entro quale importo. Le regole, i requisiti e condizioni da rispettare.
Varie tipologie di contributi della pensione si possono scaricare nel 730/2025, come deduzioni e non detrazioni seguendo precise regole.
Vediamo, come funziona questa agevolazione e quali sono le strategie per massimizzare il vantaggio fiscale.
Possono dedurre i contributi della pensione in dichiarazione dei redditi tutti i lavoratori che percepiscono qualsiasi tipologia di reddito: dipendente, autonomo, d'impresa e altri redditi soggetti a IRPEF. La deduzione è accessibile indipendentemente dalla categoria professionale di appartenenza.
In particolare, si possono dedurre dal reddito complessivo:
I contributi versati a forme pensionistiche complementari sono fiscalmente deducibili dal reddito complessivo per un importo complessivo non superiore a 5.164,57 euro annui. Questo significa che il reddito imponibile su cui si determina l'imposta può essere ridotto dell'importo dei contributi versati, diminuendo così l'IRPEF da versare.
Sono deducibili tutte le forme di contribuzione (quella propria del lavoratore, periodica e/o una tantum, e quella a carico del datore di lavoro) ad eccezione del TFR conferito al fondo pensione, al quale viene applicato uno specifico trattamento fiscale al momento del pensionamento.
Per comprendere l'impatto della deduzione, facciamo l'esempio di un contribuente con reddito imponibile pari a 25.000 euro che, con un'aliquota fiscale del 23%, dovrebbe versare un'IRPEF pari a 5.750 euro.
Se questo stesso contribuente versasse al fondo pensione 2.000 euro in un anno, il suo reddito imponibile scenderebbe a 23.000 euro e l'IRPEF a 5.290 euro, ottenendo un risparmio fiscale di 460 euro.
Questo significa che, a fronte di un versamento di 2.000 euro al fondo pensione, il costo effettivo per il contribuente è di 1.540 euro (2.000 - 460), poiché 460 euro rappresentano il risparmio fiscale immediato.
Maggiore sarà l'importo versato al fondo, maggiore sarà il risparmio fiscale per l'aderente, fino al limite massimo deducibile di 5.164,57 euro.
Secondo quanto stabilito dalle leggi in vigore, si possono dedurre nel 730/2025 i contributi previdenziali per un importo massimo di 5.164,57 euro all'anno.
In questo limite rientrano tutti i contributi previdenziali versati, sia personali sia a carico del datore di lavoro. È importante notare che questo tetto è valido per ciascun anno fiscale e non può essere recuperato negli anni successivi se non utilizzato completamente.
Fermo restando il limite complessivamente riconosciuto quale onere deducibile, la deduzione spetta anche per i contributi versati a favore di persone fiscalmente a carico, per la parte da questi non dedotta.
Per i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007, limitatamente ai primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, è prevista una particolare agevolazione: nei venti anni successivi al quinto anno di partecipazione, possono dedurre contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro per un importo pari alla differenza positiva tra 25.822,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione, con un limite massimo di 2.582,29 euro annui (per complessivi 7.746,86 euro annui).
Per fruire della deduzione fiscale dei contributi versati ai fondi pensione, è necessario compilare correttamente la dichiarazione dei redditi. Nel modello 730/2025, i contributi versati vanno indicati nei righi da E27 a E30 del Quadro E.
Per i contributi trattenuti direttamente in busta paga (contributo del lavoratore e contributo a carico del datore di lavoro), la deduzione viene applicata immediatamente sul cedolino. Nella Certificazione Unica, alla casella 412 "contributi dedotti", si trova il riepilogo delle deduzioni applicate.
Se non sono stati versati ulteriori contributi oltre a quelli presenti in busta paga, il contribuente non dovrà fare altro, poiché tutto è già stato gestito tramite il cedolino.
Per i versamenti diretti al fondo pensione, non transitati attraverso il datore di lavoro, occorre utilizzare la dichiarazione annuale dei redditi per ottenere la deduzione.
Nel modello 730/2025, in particolare nell'apposita sezione del Quadro E, vanno indicati:
Nel Quadro E del modello 730/2025, il contribuente deve compilare il rigo E27 indicando:
Un aspetto importante da considerare è cosa accade quando i contributi versati superano il limite di deducibilità di 5.164,57 euro annui. Le quote eccedenti questo limite non sono perse, ma ricevono un trattamento fiscale differito.
Questi importi non dedotti nell'anno di versamento saranno esenti da imposte al momento dell'erogazione della prestazione pensionistica. In pratica, quando il contribuente riceverà la pensione integrativa, dalla cifra su cui calcolare le imposte verrà sottratta la somma degli importi non dedotti nel corso degli anni.
Per preservare questo diritto, il contribuente deve comunicare annualmente al fondo pensione l'importo dei contributi non dedotti. Questa comunicazione deve essere effettuata entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello dei versamenti.
Se il contribuente matura il diritto alla prestazione prima del 31 dicembre, la comunicazione deve essere resa contestualmente alla richiesta di prestazione, indicando l'ammontare dei contributi non dedotti versati al Fondo nell'ultimo anno e/o frazione d'anno non già comunicati in precedenza.
La previdenza complementare rappresenta non solo uno strumento per costruire un futuro pensionistico più sereno, ma anche un'opportunità di ottimizzazione fiscale nel presente. Investire nei fondi pensione consente infatti di beneficiare di un duplice vantaggio: la costruzione di un capitale per la pensione e un immediato risparmio fiscale grazie alla deducibilità dei contributi.
Per ottenere il massimo vantaggio fiscale possibile, è consigliabile:
È importante sottolineare che i contributi previdenziali, inclusi quelli versati ai fondi pensione, generano una deduzione fiscale e non una detrazione. La differenza è sostanziale:
La deducibilità fiscale dei contributi versati ai fondi pensione rappresenta una delle più significative opportunità di risparmio fiscale nel sistema tributario italiano. Con un limite di deducibilità di 5.164,57 euro annui, i contribuenti possono ottenere una riduzione sostanziale del proprio carico fiscale, mentre costruiscono un capitale per integrare la pensione futura.
Infine, è consigliabile valutare l'opportunità di versare contributi volontari per la pensione, sfruttando così ulteriormente i vantaggi fiscali offerti dalla previdenza complementare e costruendo al contempo un futuro previdenziale più solido per l'intero nucleo familiare.