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Chi può dedurre i contributi della pensione nel 730 2025? In quali casi? Regole, istruzioni e limiti

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
dedurre contributi pensione

Quando è possibile scaricare (solo tramite deduzione e non detrazione) i contributi della pensione nel 730 2025 ed entro quale importo. Le regole, i requisiti e condizioni da rispettare.

Varie tipologie di contributi della pensione si possono scaricare nel 730/2025, come deduzioni e non detrazioni seguendo precise regole.
Vediamo,  come funziona questa agevolazione e quali sono le strategie per massimizzare il vantaggio fiscale.

Chi può scaricare e dedurre (mai detrarre) i contributi della pensione e di quali tipologie nel 730/2025

Possono dedurre i contributi della pensione in dichiarazione dei redditi tutti i lavoratori che percepiscono qualsiasi tipologia di reddito: dipendente, autonomo, d'impresa e altri redditi soggetti a IRPEF. La deduzione è accessibile indipendentemente dalla categoria professionale di appartenenza.

In particolare, si possono dedurre dal reddito complessivo:

  • I contributi volontari versati alla gestione della forma pensionistica obbligatoria d'appartenenza;
  • I contributi previdenziali versati alla Gestione Separata dell'INPS, nella misura effettivamente rimasta a carico del contribuente;
  • I contributi agricoli unificati versati all'INPS;
  • I contributi previdenziali e assistenziali versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza per la ricongiunzione di periodi assicurativi;
  • I contributi versati per il riscatto degli anni di laurea (sia ai fini pensionistici che ai fini della buonuscita);
  • I contributi versati per l'assicurazione obbligatoria INAIL per le persone del nucleo familiare per la tutela contro gli infortuni domestici (l'assicurazione casalinghe).

Quali contributi si possono inserire nel 730 2025 e il funzionamento delle deduzioni

La deduzione dal reddito imponibile dei contributi versati al fondo pensione è uno dei vantaggi fiscali riconosciuti a chi sceglie di aderire alla previdenza complementare, beneficio di cui è possibile usufruire fin dal primo momento dell'adesione.

I contributi versati a forme pensionistiche complementari sono fiscalmente deducibili dal reddito complessivo per un importo complessivo non superiore a 5.164,57 euro annui. Questo significa che il reddito imponibile su cui si determina l'imposta può essere ridotto dell'importo dei contributi versati, diminuendo così l'IRPEF da versare.

Sono deducibili tutte le forme di contribuzione (quella propria del lavoratore, periodica e/o una tantum, e quella a carico del datore di lavoro) ad eccezione del TFR conferito al fondo pensione, al quale viene applicato uno specifico trattamento fiscale al momento del pensionamento.

Esempio Pratico di Risparmio IRPEF

Per comprendere l'impatto della deduzione, facciamo l'esempio di un contribuente con reddito imponibile pari a 25.000 euro che, con un'aliquota fiscale del 23%, dovrebbe versare un'IRPEF pari a 5.750 euro.

Se questo stesso contribuente versasse al fondo pensione 2.000 euro in un anno, il suo reddito imponibile scenderebbe a 23.000 euro e l'IRPEF a 5.290 euro, ottenendo un risparmio fiscale di 460 euro.

Questo significa che, a fronte di un versamento di 2.000 euro al fondo pensione, il costo effettivo per il contribuente è di 1.540 euro (2.000 - 460), poiché 460 euro rappresentano il risparmio fiscale immediato.

Maggiore sarà l'importo versato al fondo, maggiore sarà il risparmio fiscale per l'aderente, fino al limite massimo deducibile di 5.164,57 euro.

Limiti e Importi per la deduzione dei Contributi della Pensione nel 730/2025

Secondo quanto stabilito dalle leggi in vigore, si possono dedurre nel 730/2025 i contributi previdenziali per un importo massimo di 5.164,57 euro all'anno.

In questo limite rientrano tutti i contributi previdenziali versati, sia personali sia a carico del datore di lavoro. È importante notare che questo tetto è valido per ciascun anno fiscale e non può essere recuperato negli anni successivi se non utilizzato completamente.

Benefici Fiscali Aggiuntivi per Specifiche Categorie

Fermo restando il limite complessivamente riconosciuto quale onere deducibile, la deduzione spetta anche per i contributi versati a favore di persone fiscalmente a carico, per la parte da questi non dedotta.

Per i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007, limitatamente ai primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, è prevista una particolare agevolazione: nei venti anni successivi al quinto anno di partecipazione, possono dedurre contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro per un importo pari alla differenza positiva tra 25.822,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione, con un limite massimo di 2.582,29 euro annui (per complessivi 7.746,86 euro annui).

Come Indicare i Contributi Deducibili nel Modello 730/2025

Per fruire della deduzione fiscale dei contributi versati ai fondi pensione, è necessario compilare correttamente la dichiarazione dei redditi. Nel modello 730/2025, i contributi versati vanno indicati nei righi da E27 a E30 del Quadro E.

Deduzione Attraverso la Busta Paga

Per i contributi trattenuti direttamente in busta paga (contributo del lavoratore e contributo a carico del datore di lavoro), la deduzione viene applicata immediatamente sul cedolino. Nella Certificazione Unica, alla casella 412 "contributi dedotti", si trova il riepilogo delle deduzioni applicate.

Se non sono stati versati ulteriori contributi oltre a quelli presenti in busta paga, il contribuente non dovrà fare altro, poiché tutto è già stato gestito tramite il cedolino.

Deduzione Nella Dichiarazione dei Redditi

Per i versamenti diretti al fondo pensione, non transitati attraverso il datore di lavoro, occorre utilizzare la dichiarazione annuale dei redditi per ottenere la deduzione.

Nel modello 730/2025, in particolare nell'apposita sezione del Quadro E, vanno indicati:

  • gli importi dedotti in corso d'anno in busta paga
  • quelli non dedotti in busta paga, per ottenere il beneficio in dichiarazione
La somma di questi due importi deve restare entro il limite annuo di 5.164,57 euro.

Deduzione nel Modello 730/2025 - Quadro E

Nel Quadro E del modello 730/2025, il contribuente deve compilare il rigo E27 indicando:

  • nella colonna 1, l'importo dei contributi che il datore di lavoro ha dedotto dall'imponibile, indicato nel punto 412 della Certificazione Unica.
  • nella colonna 2, l'importo degli oneri di previdenza complementare dei quali si chiede la deduzione in dichiarazione.
Se il contribuente ha aderito a più di un fondo pensione, versando contributi per i quali è applicabile un diverso limite di deducibilità, deve compilare più di un rigo.

Gestione dei Contributi Eccedenti il Limite di Deducibilità

Un aspetto importante da considerare è cosa accade quando i contributi versati superano il limite di deducibilità di 5.164,57 euro annui. Le quote eccedenti questo limite non sono perse, ma ricevono un trattamento fiscale differito.

Questi importi non dedotti nell'anno di versamento saranno esenti da imposte al momento dell'erogazione della prestazione pensionistica. In pratica, quando il contribuente riceverà la pensione integrativa, dalla cifra su cui calcolare le imposte verrà sottratta la somma degli importi non dedotti nel corso degli anni.

Comunicazione dei Contributi Non Dedotti

Per preservare questo diritto, il contribuente deve comunicare annualmente al fondo pensione l'importo dei contributi non dedotti. Questa comunicazione deve essere effettuata entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello dei versamenti.

Se il contribuente matura il diritto alla prestazione prima del 31 dicembre, la comunicazione deve essere resa contestualmente alla richiesta di prestazione, indicando l'ammontare dei contributi non dedotti versati al Fondo nell'ultimo anno e/o frazione d'anno non già comunicati in precedenza.

Previdenza Complementare e Risparmio IRPEF: Strategie Efficaci

La previdenza complementare rappresenta non solo uno strumento per costruire un futuro pensionistico più sereno, ma anche un'opportunità di ottimizzazione fiscale nel presente. Investire nei fondi pensione consente infatti di beneficiare di un duplice vantaggio: la costruzione di un capitale per la pensione e un immediato risparmio fiscale grazie alla deducibilità dei contributi.

Massimizzare il Vantaggio Fiscale

Per ottenere il massimo vantaggio fiscale possibile, è consigliabile:

  • Pianificare i versamenti: valutare attentamente il proprio reddito annuo e l'aliquota marginale IRPEF per determinare l'importo ottimale da versare
  • Considerare i familiari a carico: è possibile dedurre anche i contributi versati per familiari fiscalmente a carico
  • Monitorare il limite annuo: tenere traccia dei versamenti per non superare la soglia di deducibilità, oppure comunicare correttamente al fondo gli importi eccedenti
  • Sfruttare l'agevolazione per i neo-lavoratori: chi ha iniziato a lavorare dopo il 2007 può beneficiare di limiti di deducibilità più elevati

RITA e Tassazione Separata

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla possibilità di richiedere, in determinate condizioni, la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA), che gode di un trattamento fiscale agevolato con tassazione sostitutiva al 15%, riducibile fino al 9% in base agli anni di partecipazione alla previdenza complementare.

Differenza tra Deduzione e Detrazione per i Contributi Previdenziali

È importante sottolineare che i contributi previdenziali, inclusi quelli versati ai fondi pensione, generano una deduzione fiscale e non una detrazione. La differenza è sostanziale:

  • Deduzione: riduce l'importo del reddito su cui vengono calcolate le tasse. I contributi previdenziali vengono sottratti dal reddito complessivo prima del calcolo dell'imposta.
  • Detrazione: riduce direttamente l'importo delle tasse dovute. Si applica dopo aver calcolato l'imposta sul reddito.
Nel caso dei contributi previdenziali, la deduzione è più vantaggiosa per i contribuenti con redditi più elevati, poiché il risparmio fiscale aumenta in proporzione all'aliquota marginale IRPEF applicabile al reddito.

Nel concreto....

La deducibilità fiscale dei contributi versati ai fondi pensione rappresenta una delle più significative opportunità di risparmio fiscale nel sistema tributario italiano. Con un limite di deducibilità di 5.164,57 euro annui, i contribuenti possono ottenere una riduzione sostanziale del proprio carico fiscale, mentre costruiscono un capitale per integrare la pensione futura.

Infine, è consigliabile valutare l'opportunità di versare contributi volontari per la pensione, sfruttando così ulteriormente i vantaggi fiscali offerti dalla previdenza complementare e costruendo al contempo un futuro previdenziale più solido per l'intero nucleo familiare.

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