La pensione minima rappresenta un'integrazione economica erogata dall'INPS con l'obiettivo di garantire ai pensionati con assegni di importo ridotto la possibilità di condurre una vita dignitosa.
È importante sottolineare che questa prestazione non viene riconosciuta automaticamente: i soggetti che soddisfano i requisiti necessari devono presentare un'apposita richiesta all'Istituto previdenziale.
Requisiti necessari per ottenere la pensione minima nel 2025
La normativa vigente prevede condizioni specifiche per accedere all'integrazione al trattamento minimo. Per avere diritto a questo beneficio previdenziale occorre:
- Aver compiuto 67 anni di età
- Aver maturato almeno 20 anni di contribuzione
- Rientrare nei limiti reddituali stabiliti dalla legge
Quest'ultimo punto è particolarmente rilevante, poiché l'accesso all'integrazione dipende sia dal reddito individuale che da quello coniugale per i soggetti sposati. Nello specifico, il limite di reddito annuale che consente di accedere alla pensione minima è fissato a:
- 7.329 euro considerando il reddito individuale
- 21.986 euro considerando il reddito coniugale
Esclusioni dal diritto alla pensione minima
Non tutti i pensionati possono beneficiare dell'integrazione al minimo. La prestazione infatti
non spetta per:
- Pensioni liquidate interamente con il sistema contributivo (per chi ha iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996)
- Pensioni ottenute in regime di totalizzazione
- Pensioni calcolate mediante computo in Gestione Separata
- Pensioni liquidate con l'opzione contributiva
- Soggetti con redditi personali o coniugali superiori ai limiti stabiliti
Caso particolare: pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni
Chi dispone di una contribuzione limitata e non raggiunge i 20 anni minimi richiesti per l'accesso alla
pensione di vecchiaia ordinaria, se tutti i contributi sono stati versati nel sistema contributivo (cioè dal 1996 in poi), può richiedere la pensione di vecchiaia contributiva al compimento dei 71 anni. È fondamentale precisare che in questo caso, trattandosi di una prestazione interamente contributiva,
non viene riconosciuta l'integrazione al trattamento minimo.
Come richiedere la pensione minima, procedura e documentazione
Per ottenere l'integrazione al trattamento minimo è necessario inoltrare una specifica domanda all'INPS. La richiesta può essere presentata attraverso diverse modalità:
- Direttamente online tramite il portale ufficiale dell'INPS (con credenziali SPID, CIE o CNS)
- Rivolgendosi a un CAF (Centro di Assistenza Fiscale)
- Attraverso il supporto di un patronato
Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione:
- Documento d'identità in corso di validità
- Codice fiscale
- Certificato di pensione
- Certificato di stato civile
- Dichiarazione dei redditi del pensionato e dell'eventuale coniuge
È consigliabile rivolgersi a un patronato o a un CAF per assistenza nella compilazione della domanda, così da evitare errori che potrebbero ritardare l'iter di approvazione.
Importo della pensione minima nel 2025, a quanto ammonta l'assegno
I beneficiari che soddisfano tutti i requisiti sopra elencati possono ottenere l'integrazione al trattamento minimo che, per il 2025, è prevista in 598,61 euro mensili. Questo importo deriva dal ricalcolo rivalutativo basato sull'indice provvisorio al 5,4%.
È importante evidenziare che, considerando l'ulteriore incremento del 2,7% previsto per le pensioni che non superano la soglia minima, l'importo effettivo dell'assegno potrebbe raggiungere 614,77 euro mensili.
Compatibilità con altre prestazioni previdenziali e assistenziali
L'integrazione al trattamento minimo può coesistere con altre prestazioni, ma con alcune limitazioni. In particolare:
- È compatibile con l'Assegno Sociale, ma in questo caso l'importo complessivo non può superare determinati limiti
- Può essere cumulata con prestazioni di invalidità civile, ma anche in questo caso esistono tetti massimi di cumulo
- Non può essere erogata contestualmente ad alcune maggiorazioni sociali se si superano specifiche soglie di reddito
È sempre consigliabile verificare la propria situazione specifica presso gli uffici INPS o attraverso un patronato, poiché le regole di cumulabilità possono variare in base alla situazione personale del richiedente.
Frequenti domande sulla pensione minima 2025
La pensione minima è un diritto automatico?
No, l'integrazione al trattamento minimo non viene riconosciuta automaticamente. È necessario presentare un'apposita richiesta all'INPS, corredata dalla documentazione richiesta.
Chi percepisce la pensione minima ha diritto alla tredicesima?
Sì, anche chi beneficia dell'integrazione al trattamento minimo ha diritto alla tredicesima mensilità, che viene erogata con le stesse modalità previste per tutte le altre pensioni.
L'integrazione al minimo è soggetta a tassazione?
Sì, l'importo dell'integrazione al minimo concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF, secondo le aliquote e le detrazioni previste per i redditi da pensione.
È possibile richiedere l'integrazione al minimo se si lavora?
Sì, è possibile, ma il reddito da lavoro concorre alla determinazione del reddito complessivo che deve rimanere entro i limiti stabiliti per avere diritto all'integrazione.
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