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Chi è New Princes che ha comprato i supermercati Carrefour in Italia e le conseguenze per dipendenti e clienti

di Marcello Tansini pubblicato il
Chi è New Princes

Il passaggio di Carrefour Italia a NewPrinces segna una svolta significativa nel panorama della GDO nazionale. Chi è il nuovo gruppo, gli effetti sull’occupazione, i nuovi investimenti e le strategie future nel settore alimentare.

Il recente passaggio della rete italiana di Carrefour sotto il controllo di NewPrinces segna una svolta per il settore della distribuzione in Italia. L’operazione, valutata circa un miliardo di euro, coinvolge oltre 1.000 punti vendita tra supermercati, ipermercati e minimarket, oltre a numerosi dipendenti su tutto il territorio.

Questo cambiamento non rappresenta solo l’ingresso di un nuovo protagonista nella GDO nazionale, ma apre anche a riflessioni sulle implicazioni per occupazione, servizi offerti ai clienti e sviluppo della filiera agroalimentare italiana. In questo nuovo scenario, l’interesse si concentra sulle strategie che NewPrinces adotterà e sulle potenzialità di rilancio e trasformazione dell’intero sistema distributivo.

Chi è NewPrinces: origini, evoluzione e strategia aziendale

NewPrinces si afferma come un gruppo italiano a forte vocazione internazionale, radicato nel comparto agroalimentare. La storia della società prende avvio nel 2004 con il distacco da Parmalat, avviando un processo di crescita che vede l’acquisizione, nel 2008, da parte della holding TMT Finance SA, fondata dall’imprenditore salernitano Angelo Mastrolia. Da quel momento, il gruppo si è distinto per una strategia espansiva, acquisendo marchi storici del panorama alimentare italiano come Buitoni e Delverde, e sviluppando una rete produttiva che copre prodotti lattiero-caseari, pasta secca, prodotti da forno, alimenti per l’infanzia e derivati cerealicoli. In sintesi:

  • Presenza geografica: Stabilimenti distribuiti tra Sansepolcro, Cremona, Eboli, Bologna, Reggio Emilia e altri centri, consentono una copertura capillare e una filiera altamente integrata.
  • Marchi principali: Centrale del Latte di Torino, Delverde, Polenghi Lombardo, Plasmon, Corticella, Giglio e altri brand storici.
  • Crescita attraverso acquisizioni: Il gruppo ha ampliato progressivamente il proprio portafoglio, rafforzando la posizione nei segmenti dairy, bakery e baby food.
  • Quotazione in Borsa: Dal 2019 è presente sul segmento STAR della Borsa di Milano, a testimonianza di affidabilità e governance trasparente.
L’evoluzione recente ha visto un’ulteriore trasformazione con l’acquisizione del gruppo britannico Princes nel 2024, che ha portato anche al cambio di denominazione in NewPrinces. L’assetto societario, rafforzato da una governance stabile e manageriale, ha permesso di affrontare con successo sfide complesse e di consolidare una posizione di vertice nel settore food sia a livello nazionale che europeo.

Angelo Mastrolia: il percorso imprenditoriale e la visione industriale

Angelo Mastrolia rappresenta la figura chiave dietro lo sviluppo di NewPrinces, esprimendo una combinazione di visione imprenditoriale e conoscenza diretta delle dinamiche industriali. Originario di Campagna (SA), dopo la laurea in Giurisprudenza ha iniziato il percorso professionale nell’azienda di famiglia, estendendo poi le proprie attività dalla produzione lattiero-casearia alla gestione di investimenti in diversi settori.

L’approccio adottato da Mastrolia si fonda su una forte attenzione al capitale umano, sulla valorizzazione delle sinergie tra industria e rete commerciale, e sulla sostenibilità finanziaria a lungo termine. Sotto la sua presidenza, il gruppo si è confermato tra i più dinamici operatori europei, con un fatturato che, dopo l’ultima acquisizione, sfiora i 7 miliardi di euro.

L’acquisizione di Carrefour: dettagli dell’operazione e numeri coinvolti

L’acquisizione delle attività italiane di Carrefour da parte di NewPrinces rappresenta uno dei maggiori deal nel panorama GDO europeo negli ultimi anni. L’accordo prevede il totale passaggio di proprietà di Carrefour Italia (compresi Property, GS Spa e Carrefour Finance) per un controvalore di circa un miliardo di euro. L’azienda italiana rileverà oltre 1.027 punti vendita (tra diretti e franchising), con una presenza particolarmente forte in Lombardia, Piemonte e Lazio. I numeri parlano chiaro:

Numero punti vendita

1.027 (642 diretti, 385 in franchising)

Dipendenti coinvolti

18.000 (10.000 diretti, 8.000 indiretti)

Enterprise value

1.000.000.000 €

Valore immobili

400.000.000 €

Valore business

600.000.000 €

Fatturato Carrefour Italia

3,7 miliardi € (2024)

Ebitda Carrefour Italia

115 milioni €

L’operazione, seguita da advisor finanziari di primo livello, comporta determinanti impegni sia in termini occupazionali che di rilancio industriale. Secondo quanto previsto dall’accordo, il marchio Carrefour resterà in essere fino al 2028, per venire successivamente sostituito dallo storico brand GS. Gli investimenti previsti per il rilancio ammontano a 437,5 milioni di euro, di cui 237,5 milioni stanziati dalla stessa Carrefour sotto forma di contributo una tantum e 200 milioni impegnati da NewPrinces in sviluppo, digitalizzazione e ristrutturazione dei punti vendita.

La componente finanziaria dell’operazione non grava in modo eccessivo sulla struttura patrimoniale consolidata del gruppo: la solida generazione di cassa e il margine operativo consentono infatti un’integrazione sostenibile, sotto il profilo sia industriale che finanziario.

Le conseguenze per dipendenti e clienti: impatto occupazionale, investimenti e servizi

Per i prossimi tre anni resterà attivo il marchio Carrefour, che sarà successivamente sostituito da Gs, storico brand della grande distribuzione alimentare italiana rimasto in attività fino al 2010, anno in cui lasciò il posto all’insegna francese.

L’acquisizione ha effetti rilevanti in termini di occupazione, sviluppi industriali e qualità dei servizi. Con oltre 18.000 lavoratori, la nuova realtà diviene il primo operatore per numero di addetti in Italia nel settore food & retail, consolidando così stabilità e prospettive per il personale coinvolto. Ci aspettiamo i seguenti scenari:

  • Mantenimento dei livelli occupazionali: Nelle prime fasi dell’operazione sono in corso confronti tra azienda, rappresentanze sindacali e istituzioni per tutelare l’occupazione, con l’impegno a valorizzare competenze e capitale umano.
  • Investimenti per la rete vendita: Le risorse stanziate serviranno per la modernizzazione dei negozi, il rinnovamento dei format di vendita e la digitalizzazione dei processi di acquisto.
  • Servizi al consumatore: È previsto un rafforzamento di servizi innovativi come la consegna a domicilio, lo sviluppo dei canali digitali e una maggiore attenzione alla qualità dei prodotti freschi e locali.
L’integrazione tra rete produttiva e piattaforme distributive crea inoltre opportunità di sviluppo per le filiere locali e la valorizzazione dei prodotti tipici italiani.

Piano di rilancio, sinergie e trasformazione della rete dei punti vendita

Il piano di rilancio, già concordato con le controparti francesi e le autorità italiane, punta a rinnovare il posizionamento commerciale dei supermercati rilevati. Gli oltre 437,5 milioni di euro destinati a tale scopo prevedono interventi su diversi livelli.

  • Modernizzazione: Restyling e aggiornamento tecnologico dei punti vendita, migliorando efficienza e comfort per i clienti.
  • Rilancio del brand GS: La storica insegna italiana tornerà protagonista sul mercato nazionale, con un’offerta focalizzata su prodotti a filiera corta e servizi personalizzati.
  • Sinergie industriali: Integrazione delle piattaforme logistiche e delle flotte di trasporto refrigerato, che già oggi conta oltre 600 mezzi operativi.
  • Espansione dei servizi: Rafforzamento della multicanalità, dalla vendita online alla delivery per famiglie e segmenti Ho.Re.Ca.
Questo piano mira a ottimizzare la presenza sul territorio e la fedeltà dei consumatori, in coerenza con le nuove esigenze di mercato.
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