Quali sono i casi principali in cui non è stato ancora pagato il bonus di 100 euro di Natale: ecco le nuove date in cui sarà riconosciuto
Quando sarà pagato il bonus di Natale di 100 euro a chi non lo ha ancora ricevuto? Il bonus di 100 euro quest’anno rappresenta un ulteriore contributo che il governo ha deciso di riconoscere a determinate categorie di lavoratori come sostegno per le spese natalizie o contro le difficoltà economica.
Si tratta di una misura che, infatti, non spetta a tutti ma solo ai lavoratori dipendenti (e altri soggetti previsti dalla legge) che hanno un reddito annuo lordo entro i 28mila euro. Ad alcuni il beneficio è già stato riconosciuto con la tredicesima di dicembre, ma altri ancora lo attendono. Vediamo allora quali sono i casi principali del ritardo e quando sarà pagato.
I 100 euro vengono, infatti, erogati in sua concomitanza ma, mentre alcuni dipendenti l’hanno già ricevuta, altri ancora la attendono.
Rientrano tra questi i dipendenti pubblici che ricevono il bonus insieme alle tredicesime, le cui date di pagamento cambiano a seconda della categoria di appartenenza, ma che devono essere pagate entro questa settimana.
Stesso discorso vale per alcuni dipendenti privati: molti attendono, infatti, ancora il pagamento della mensilità aggiuntiva di dicembre, per molti fissata il 23 del mese.
Anche le colf, le badanti e gli altri lavoratori e lavoratrici inquadrati con Contratto domestico ricevono in ritardo il bonus di 100 euro rispetto alla data fissata a dicembre.
Il datore di lavoro domestico non funge da sostituto d'imposta e quindi non può anticipare il bonus in busta paga per poi recuperare la somma.
Bisogna attenderne il pagamento dopo aver presentato la prossima dichiarazione dei redditi. In questo caso, devono essere, infatti, le stesse lavoratrici a verificare di essere in possesso dei requisiti per farne richiesta, magari rivolgendosi al proprio caf, al sindacato o ad un commercialista, e quindi richiederlo con la dichiarazione dei redditi del 2025 relativa all’anno di imposta 2024.
Stesso discorso vale per i disoccupati. Secondo quanto previsto, il lavoratore dipendente che ha cessato l’attività lavorativa nel corso del 2024 può beneficiare dell’indennità direttamente nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno d’imposta 2024.
Cambiano ancora le date di erogazione del bonus di Natale per chi riceve la tredicesima a rate.
In questo caso, infatti, non essendoci il pagamento con cedolino separato, dovrebbe arrivare con l’ultimo rateo dell’anno di tredicesima, quindi con il cedolino di dicembre e lo stipendio accreditato a gennaio.