Sono riprese a ritmo serrato le discussioni per il rinnovo del contratto per i metalmeccanici di Stellantis e delle altre aziende collegate: come proseguono e le attese
Cosa potrebbe davvero cambiare per i metalmeccanici di Stellantis e le altre aziende con il rinnovo ufficiale del Ccnl atteso? Sono ripartiti, e a ritmo serrato, gli incontri per il rinnovo della parte economica del Contratto dei metalmeccanici Specifico di Lavoro (CCSL) delle società CNH Industrial, Iveco, Ferrari e Stellantis.
Le trattative per il rinnovo non interessano, chiariamo, il contratto dei metalmeccanici generale, per cui comunque le discussioni continuano seppur con molta fatica e problemi, ma solo quello per la singola azienda, importantissimo per milioni di persone in crisi.
Il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinano Uliano, e il coordinatore nazionale della Fim-Cisl automotive, Stefano Boschini, hanno chiaramente spiegato che l’obiettivo è di ottenere in tempi brevi una risposta positiva da parte delle aziende, in linea con le aspettative dei lavoratori.
Il Coordinamento delle RSA delle sigle Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr ha approvato la richiesta salariale per il rinnovo contrattuale del CCSL.
La richiesta prevede un aumento retributivo a regime dell’8,8% della paga base, corrispondente a 185,83 euro mensili per il terzo gruppo professionale e a 179,40 euro mensili per la seconda area professionale, più un’erogazione una tantum di 680 euro.
L'aumento richiesto non deve considerare l'assorbimento dei superminimi, l’aggiornamento dei parametri del premio e la rivalutazione dei suoi importi, la risoluzione delle problematiche connesse al nuovo inquadramento a partire dalla questione dell’assorbimento degli scatti.
L'accordo sull’aumento dello stipendio arriva dopo il rinnovo, già ufficiale, delle assunzioni ancora prorogate per un anno certamente per i lavoratori di Trasnova, di Csa, di Logitech e di Teknoservice.
I lavoratori non saranno, dunque, licenziati, dopo quanto deciso nel corso dell’ultimo incontro avvenuto il 10 dicembre 2024 al Ministero delle Imprese sulla crisi dell’indotto di Stellantis.
Al termine della riunione, il Gruppo automobilistico ha, infatti, annunciato che prorogherà di un anno il contratto di logistica con le quattro società, che avrebbe dovuto scadere il 31 dicembre 2024, sospendendo così il procedimento di licenziamento collettivo. Sono in tutto trecento i posti di lavoro per ora salvati.