Quali sono i lavoratori dipendenti che prendono a marzo stipendi più alti e perché: i chiarimenti e i nuovi importi
Quali lavoratori dipendenti, sia privati che pubblici, ricevono a marzo stipendi più alti? Diversi lavoratori questo mese di marzo 2025 si preparano ad avere stipendi più alti rispetto a quelli dei mesi scorsi soprattutto per effetto dei rinnovi contrattuali conclusi. Altri li avranno il prossimo mese si aprile.
Il nuovo contratto garantisce un aumento medio di 165 euro mensili, differente in base alle categorie professionali.
Gli aumenti variano tra i 121,4 euro e i 193,9 euro e sono nel dettaglio di:
Diverse saranno le tranches di pagamento per gli aumenti a regime, la prima, appunto, questo mese di marzo 2025 e gli importi cambiano a seconda dei diversi Livelli di inquadramento professionale, fissati a 52,08 euro per i Quadri, 46,92 euro per il Livello 1, 40,58 euro per il Livello 2, 34,69 euro per il Livello 3, 30 euro per il Livello 4, 27,10 euro per il Livello 5, 24,33 euro per il Livello 6 e 20,83 euro per il Livello 7.
La seconda tranche di aumenti per il Ccnl del Commercio è fissata per novembre 2025 e un’ulteriore erogazione è prevista a luglio, con il pagamento del un bonus una tantum, per cifre comprese tra i 121 e i 303 euro lordi.
Il prossimo mese di aprile saranno di più i lavoratori dipendenti che avranno ulteriori aumenti degli stipendi, anche in tal caso per effetto dei rinnovi contrattuali.
A ricevere gli incrementi saranno, per esempio, gli impiegati con Ccnl elettrico, quelli assunti con Contratto Studi professionali, il personale con Ccnl Difesa e Sicurezza.
Sempre da aprile dovrebbe essere effettivamente calcolato sugli stipendi il nuovo taglio del cuneo fiscale, che non è ancora stato inserito nelle buste paga dei lavoratori che ne hanno diritto, a causa dei tempi tecnici necessari per la determinazione. E si attendono anche i relativi arretrati.
Pur se, infatti, la Manovra finanziaria 2025 ha approvato in via definitiva il nuovo taglio del cuneo fiscale da applicare sotto forma di detrazioni variabili in base alla fascia di reddito di appartenenza e non più come sgravio contributivo al 7% e al 6%, come avveniva lo scorso anno, la misura non è ufficialmente entrata in vigore a partire dal primo gennaio 2025.
Si attendono per il prossimo mese (molto probabilmente) gli aumenti dovuti.