Nonostante le dimensioni compatte e il passo contenuto, chi guida Citroen C3 2025 segnala quanto l'abitacolo risulti generoso per occupanti anteriori e posteriori.
La filosofia del marchio francese si conferma anche in questa nuova generazione della Citroen C3: comfort prima di tutto, anche a costo di sacrificare un po' di precisione dinamica. Le sospensioni, che utilizzano un sistema di smorzamento progressivo, assorbono le irregolarità dell'asfalto, mentre i sedili dal design spesso definito soffice permettono di affrontare anche i viaggi più lunghi con una sensazione di rilassatezza che non è comune tra le concorrenti del segmento B. Il risultato è un'auto che non stanca, che accompagna senza mai trasmettere rigidità e che si adatta alla guida urbana. Vediamo meglio:
Le recensioni raccolte tra i proprietari evidenziano come la disposizione dei comandi sia intuitiva, lo spazio per le gambe sufficiente anche per adulti seduti sul divanetto posteriore e la visibilità più che soddisfacente in manovra.
Un aspetto che attira subito l'attenzione è l'assenza del classico quadro strumenti dietro il volante. Al suo posto, Citroen ha scelto un head-up display su banda nera, una soluzione che, se da un lato riduce l'affollamento visivo e migliora la pulizia della plancia, dall'altro lascia perplessi alcuni utenti più tradizionalisti. Il sistema infotainment è giudicato reattivo e funzionale, anche se l'integrazione con Android Auto e Apple CarPlay può risultare basilare in confronto a competitor più avanzati.
Il motore a benzina più diffuso sulla Citroen C3 2025 è il tre cilindri 1.2 PureTech, proposto in diverse tarature, con una potenza che varia tra i 100 e i 110 CV. Chi lo guida ogni giorno descrive un propulsore pronto alla risposta, agile nel traffico e brillante nelle riprese brevi. Il cambio manuale a sei marce viene descritto come preciso, ma alcuni utenti lo considerano un po' contrastato nei primi rapporti.
La versione e-C3 100% elettrica ha raccolto un discreto entusiasmo soprattutto per il prezzo competitivo e la semplicità di utilizzo. La batteria da 44 kWh garantisce un'autonomia di circa 320 km nel ciclo WLTP, valore che nella realtà si traduce in 250–280 km di percorrenza effettiva, secondo i primi utenti. Le prestazioni non entusiasmano ma sono adeguate al tipo di auto: la spinta è fluida, la velocità massima limitata a 135 km/h non è un limite reale per chi la usa in città. La ricarica rapida fino a 100 kW consente di recuperare l'80% dell'energia in meno di mezz'ora, ma la rete infrastrutturale resta un punto critico per chi non dispone di una wallbox privata.
Uno dei punti di forza segnalati dai proprietari è la convenienza nei consumi. La C3 a benzina riesce a mantenere medie reali di oltre 17 km/litro in ciclo misto, mentre l'elettrica permette spese mensili irrisorie se si ricarica in ambiente domestico.
L'area in cui la Citroen C3 2025 raccoglie le critiche più frequenti è legata alla qualità percepita dei materiali interni. Alcuni pannelli in plastica, in particolare quelli laterali e le finiture centrali della plancia, sono definiti poco soddisfacenti al tatto e sensibili a graffi e usura precoce. Anche i comandi secondari, come quelli per il clima manuale, sono giudicati funzionali ma poco curati. La sensazione generale è che Citroen abbia focalizzato il budget sulla meccanica e sul comfort, lasciando in secondo piano l'aspetto estetico dei dettagli interni.
Altro aspetto che riceve osservazioni critiche riguarda il vano bagagli, che, pur sufficiente per una coppia o per la spesa quotidiana, viene considerato insufficiente in contesti familiari o per viaggi più lunghi. La soglia di carico alta e la forma non regolare rendono difficile gestire oggetti voluminosi. Chi ha bambini piccoli segnala anche una certa difficoltà nel posizionare passeggini o seggiolini, a causa di un'apertura posteriore non tra le più generose. L'accessibilità è migliorata rispetto al modello precedente, ma resta un punto migliorabile nel complesso.
Infine, il comportamento su strada, pur orientato a massimizzare la comodità, non convince del tutto chi ha una guida più attiva. La leggerezza dello sterzo si trasforma in una sensazione di scarsa precisione quando si affrontano tratti extraurbani a velocità sostenuta. Il rollio, pur sotto controllo, si avverte nei cambi di direzione più decisi. La risposta del telaio viene definita prevedibile ma poco entusiasmante, rendendo l'esperienza generale morbida ma poco comunicativa. Una scelta coerente con l'identità del modello, ma che non soddisfa chi cerca dinamismo anche in una compatta.