Si è concluso con un ennesimo nulla di fatto l’incontro di ieri per il rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici e sono già stati annunciati nuovi scioperi
Come è andato il tavolo di ieri per il rinnovo del CCNL metalmeccanici? Dagli aumenti retributivi, alla richiesta di una riduzione dell’orario di lavoro a maggiori tutele e miglioramenti delle condizioni lavorative: sono diverse le proposte sul tavolo presentate dai sindacati per il rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici 2022-2024 che si sta rivelando decisamente impegnativo.
Anche l’incontro tenutosi ieri 11 febbraio si è concluso con un nulla di fatto e le prospettive al momento sono decisamente incerte. Ma vediamo com’è andato nel dettaglio il tavolo.
Per i sindacati è, però, diventato ormai necessario portare avanti la trattativa con il reale obiettivo di rinnovare il contratto e promuovere l’industria metalmeccanica e l’occupazione.
Dal canto loro, Ferdermeccanica e Assistal hanno dichiarato la volontà di raggiungere un accordo e hanno ribadito di aver indicato alcuni strumenti che possono rappresentare un fattore di competitività.
Hanno anche espresso la disponibilità a portare avanti le discussioni su tutti i punti indicati sulla piattaforma per definire insieme soluzioni condivise che risultino, però, compatibili con le condizioni di tutte le imprese e siano in grado di garantire un impatto positivo sulla produttività e sulla competitività delle stesse.
Molte parole, dunque, ma pochi fatti, perché al termine del tavolo nulla di concreto è stato effettivamente detto per aprire la prospettiva di una chiusura delle trattative in breve tempo.
Nel frattempo, visto il nulla di fatto di ieri, Fim, Fiom e Uilm hanno già confermato le otto ore di sciopero di febbraio, che sarà articolato dai territori, e il blocco degli straordinari e delle flessibilità.
E non solo: in assenza della volontà di Federmeccanica e Assistal di riaprire la trattativa entro questo mese, anche per marzo saranno decisi ulteriori scioperi.