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730 2025 in caso di separazione o divorzio. Compilazione e istruzioni su detrazioni casa, figli e familiari a carico

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
730 separazione divorzio

Quali sono le istruzioni per una corretta compilazione del modello 730 2025 per le detrazioni fiscali nei casi di separazione o divorzio

La compilazione del modello 730 2025 richiede particolare attenzione se ci si trova in una situazione di separazione o divorzio. Entrambi i coniugi che percepiscono redditi, anche se separati o divorziati, sono tenuti a presentare la dichiarazione fiscale secondo le normative vigenti.

La corretta determinazione del reddito dei coniugi è essenziale non solo per adempiere agli obblighi fiscali, ma rappresenta anche il fondamento per calcolare l'importo dell'assegno di mantenimento o divorzile, sia in fase di separazione che di divorzio, o durante eventuali modifiche delle condizioni precedentemente stabilite.

Detrazioni per familiari a carico, quando l'ex coniuge può essere considerato

Secondo quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate, la separazione non determina la cessazione definitiva degli effetti matrimoniali. Pertanto, il coniuge legalmente ed effettivamente separato può rientrare nella categoria degli 'altri familiari' fiscalmente a carico, a condizione che possieda un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Tale agevolazione fiscale è applicabile esclusivamente se l'ex-coniuge continua a convivere con il dichiarante oppure se riceve assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell'Autorità giudiziaria.

È importante sottolineare che gli ex coniugi non sono considerati fiscalmente a carico qualora il loro reddito annuale superi complessivamente la soglia dei 2.840,51 euro.

Come indicare l'ex coniuge a carico nel modello 730 2025

Per beneficiare delle detrazioni per l'ex coniuge fiscalmente a carico, è necessario inserire il suo codice fiscale nella colonna 4 del quadro 'Familiari a carico' del modello 730 2025, barrando la casella A=Altro nella colonna 2 e specificando nella colonna 5 il numero di mesi durante i quali è stato a carico.

Va precisato che quando interviene una sentenza definitiva di divorzio, venendo meno il vincolo matrimoniale con tutti gli obblighi e i diritti correlati, l'ex coniuge non può mai essere considerato fiscalmente a carico. Diversamente, i figli continuano a essere considerati a carico (nel rispetto dei requisiti di legge).

Detrazioni per le spese del mutuo in caso di separazione o divorzio

Una delle agevolazioni fiscali più rilevanti nella dichiarazione dei redditi riguarda la detrazione degli interessi passivi del mutuo contratto per l'acquisto dell'abitazione principale.

Per usufruire di questa detrazione nel modello 730 2025, occorre indicare nel Quadro E:

  • Gli interessi passivi versati
  • Gli oneri accessori correlati
  • Le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione per mutui ipotecari stipulati per l'acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale
In caso di separazione legale o divorzio, entrambi i coniugi possono beneficiare di tali detrazioni per la propria quota di competenza. È importante notare che anche il coniuge che ha trasferito la propria residenza può ottenere la detrazione per la propria quota se nell'immobile continuano ad abitare i suoi familiari.

Requisiti per mantenere la detrazione dopo la separazione

Affinché il coniuge che non risiede più nell'immobile possa continuare a beneficiare della detrazione, è necessario che:

  • L'abitazione continui a essere dimora abituale dei suoi familiari
  • Il mutuo sia stato stipulato congiuntamente durante il matrimonio
  • Il coniuge continui a sostenere le spese relative al mutuo
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito questo punto con diverse circolari, confermando che il diritto alla detrazione permane anche dopo la separazione, purché vengano rispettati i requisiti sopra menzionati.

Gestione delle detrazioni per i figli in caso di separazione o divorzio

Le spese sostenute per i figli che danno diritto a detrazioni fiscali, come quelle per l'istruzione scolastica o per attività sportive, possono essere indicate nel 730 2025 da entrambi i genitori separati o divorziati.

La normativa fiscale stabilisce che, nei casi di separazione legale ed effettiva, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio con affidamento congiunto dei figli, le detrazioni per figli a carico spettino in misura pari al 50% a ciascuno dei genitori.

Accordi tra genitori per la ripartizione delle detrazioni

Se i genitori raggiungono un accordo consensuale, possono optare per attribuire l'intera detrazione al genitore con il reddito complessivo più elevato. Questa scelta può risultare vantaggiosa quando uno dei genitori ha un'aliquota marginale IRPEF superiore, massimizzando così il beneficio fiscale complessivo.

Le spese che danno diritto alle relative detrazioni devono essere inserite nel Quadro E del modello 730 2025, allegando la documentazione che comprova l'effettivo sostenimento delle spese.

Trattamento fiscale dell'assegno di mantenimento

Un aspetto particolarmente rilevante nella dichiarazione dei redditi di coniugi separati o divorziati riguarda il trattamento fiscale dell'assegno di mantenimento.

Per chi riceve l'assegno di mantenimento

Gli assegni periodici ricevuti dal coniuge, in conseguenza di separazione legale o divorzio, costituiscono reddito imponibile per il beneficiario e devono essere dichiarati nel quadro D del modello 730 2025. Fanno eccezione:

  • La parte destinata al mantenimento dei figli, che non costituisce reddito
  • Le somme ricevute in unica soluzione (una tantum)

Per chi versa l'assegno di mantenimento

Per il coniuge che corrisponde l'assegno, le somme versate all'ex coniuge sono deducibili dal reddito complessivo. La deduzione va indicata nel quadro E del modello 730 2025, ma solo per la parte destinata al mantenimento dell'ex coniuge, non per quella destinata ai figli.

È fondamentale che nell'atto di separazione o divorzio sia specificata chiaramente la quota dell'assegno destinata al coniuge e quella destinata ai figli, per evitare contestazioni in sede di verifica fiscale.

Detrazioni per spese mediche dei figli a carico

Le spese mediche sostenute per i figli a carico danno diritto a una detrazione del 19% nella dichiarazione dei redditi, indipendentemente da quale genitore abbia effettivamente sostenuto la spesa.

In caso di separazione o divorzio, la detrazione spetta al genitore che ha sostenuto effettivamente la spesa, anche se l'altro genitore ha la detrazione per figli a carico. Se la spesa è stata sostenuta da entrambi, ciascuno può detrarre la parte effettivamente pagata.

È consigliabile conservare non solo le ricevute di pagamento, ma anche documentazione che attesti quale genitore ha effettivamente sostenuto la spesa (bonifici, estratti conto, ecc.).

Abitazione principale e agevolazioni fiscali per separati e divorziati

La gestione dell'abitazione principale rappresenta un nodo cruciale nelle dichiarazioni fiscali dei coniugi separati o divorziati.

IMU e abitazione ex coniugale

A partire dal 2025, l'immobile assegnato al coniuge affidatario dei figli a seguito di provvedimento di separazione o divorzio è considerato abitazione principale ai fini IMU, con conseguente esenzione dal tributo. Questa agevolazione spetta solo al coniuge assegnatario, mentre l'ex coniuge proprietario che non risiede nell'immobile non può considerarlo come abitazione principale.

Cessione dell'abitazione tra ex coniugi

In caso di cessione dell'abitazione tra ex coniugi in seguito a separazione o divorzio, possono applicarsi le agevolazioni fiscali previste per l'acquisto della prima casa, a determinate condizioni.

La normativa fiscale prevede infatti che gli atti di trasferimento immobiliare tra coniugi, conseguenti a separazione o divorzio, siano esenti dall'imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale.

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