Quali sono le istruzioni per una corretta compilazione del modello 730 2025 per le detrazioni fiscali nei casi di separazione o divorzio
La compilazione del modello 730 2025 richiede particolare attenzione se ci si trova in una situazione di separazione o divorzio. Entrambi i coniugi che percepiscono redditi, anche se separati o divorziati, sono tenuti a presentare la dichiarazione fiscale secondo le normative vigenti.
La corretta determinazione del reddito dei coniugi è essenziale non solo per adempiere agli obblighi fiscali, ma rappresenta anche il fondamento per calcolare l'importo dell'assegno di mantenimento o divorzile, sia in fase di separazione che di divorzio, o durante eventuali modifiche delle condizioni precedentemente stabilite.
Secondo quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate, la separazione non determina la cessazione definitiva degli effetti matrimoniali. Pertanto, il coniuge legalmente ed effettivamente separato può rientrare nella categoria degli 'altri familiari' fiscalmente a carico, a condizione che possieda un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Tale agevolazione fiscale è applicabile esclusivamente se l'ex-coniuge continua a convivere con il dichiarante oppure se riceve assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell'Autorità giudiziaria.
È importante sottolineare che gli ex coniugi non sono considerati fiscalmente a carico qualora il loro reddito annuale superi complessivamente la soglia dei 2.840,51 euro.
Per beneficiare delle detrazioni per l'ex coniuge fiscalmente a carico, è necessario inserire il suo codice fiscale nella colonna 4 del quadro 'Familiari a carico' del modello 730 2025, barrando la casella A=Altro nella colonna 2 e specificando nella colonna 5 il numero di mesi durante i quali è stato a carico.
Va precisato che quando interviene una sentenza definitiva di divorzio, venendo meno il vincolo matrimoniale con tutti gli obblighi e i diritti correlati, l'ex coniuge non può mai essere considerato fiscalmente a carico. Diversamente, i figli continuano a essere considerati a carico (nel rispetto dei requisiti di legge).
Una delle agevolazioni fiscali più rilevanti nella dichiarazione dei redditi riguarda la detrazione degli interessi passivi del mutuo contratto per l'acquisto dell'abitazione principale.
Per usufruire di questa detrazione nel modello 730 2025, occorre indicare nel Quadro E:
Affinché il coniuge che non risiede più nell'immobile possa continuare a beneficiare della detrazione, è necessario che:
Le spese sostenute per i figli che danno diritto a detrazioni fiscali, come quelle per l'istruzione scolastica o per attività sportive, possono essere indicate nel 730 2025 da entrambi i genitori separati o divorziati.
La normativa fiscale stabilisce che, nei casi di separazione legale ed effettiva, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio con affidamento congiunto dei figli, le detrazioni per figli a carico spettino in misura pari al 50% a ciascuno dei genitori.
Se i genitori raggiungono un accordo consensuale, possono optare per attribuire l'intera detrazione al genitore con il reddito complessivo più elevato. Questa scelta può risultare vantaggiosa quando uno dei genitori ha un'aliquota marginale IRPEF superiore, massimizzando così il beneficio fiscale complessivo.
Le spese che danno diritto alle relative detrazioni devono essere inserite nel Quadro E del modello 730 2025, allegando la documentazione che comprova l'effettivo sostenimento delle spese.
Un aspetto particolarmente rilevante nella dichiarazione dei redditi di coniugi separati o divorziati riguarda il trattamento fiscale dell'assegno di mantenimento.
Gli assegni periodici ricevuti dal coniuge, in conseguenza di separazione legale o divorzio, costituiscono reddito imponibile per il beneficiario e devono essere dichiarati nel quadro D del modello 730 2025. Fanno eccezione:
È fondamentale che nell'atto di separazione o divorzio sia specificata chiaramente la quota dell'assegno destinata al coniuge e quella destinata ai figli, per evitare contestazioni in sede di verifica fiscale.
Le spese mediche sostenute per i figli a carico danno diritto a una detrazione del 19% nella dichiarazione dei redditi, indipendentemente da quale genitore abbia effettivamente sostenuto la spesa.
In caso di separazione o divorzio, la detrazione spetta al genitore che ha sostenuto effettivamente la spesa, anche se l'altro genitore ha la detrazione per figli a carico. Se la spesa è stata sostenuta da entrambi, ciascuno può detrarre la parte effettivamente pagata.
È consigliabile conservare non solo le ricevute di pagamento, ma anche documentazione che attesti quale genitore ha effettivamente sostenuto la spesa (bonifici, estratti conto, ecc.).
La gestione dell'abitazione principale rappresenta un nodo cruciale nelle dichiarazioni fiscali dei coniugi separati o divorziati.
A partire dal 2025, l'immobile assegnato al coniuge affidatario dei figli a seguito di provvedimento di separazione o divorzio è considerato abitazione principale ai fini IMU, con conseguente esenzione dal tributo. Questa agevolazione spetta solo al coniuge assegnatario, mentre l'ex coniuge proprietario che non risiede nell'immobile non può considerarlo come abitazione principale.
In caso di cessione dell'abitazione tra ex coniugi in seguito a separazione o divorzio, possono applicarsi le agevolazioni fiscali previste per l'acquisto della prima casa, a determinate condizioni.
La normativa fiscale prevede infatti che gli atti di trasferimento immobiliare tra coniugi, conseguenti a separazione o divorzio, siano esenti dall'imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale.