Cambiano le addizionali regionali Irpef quest’anno in molte regioni e modificano anche gli importi delle pensioni mensili: i chiarimenti e i calcoli
Come incidono le addizionali Irpef regionali sulle pensioni quest'anno dopo le ultime modifiche? L'Inps, in qualità di sostituto di imposta, considera nei cedolini gli importi delle addizionali regionali e comunali calcolati sulla base delle aliquote stabilite annualmente dalle Regioni e dai Comuni.
La base di calcolo è rappresentata dall’imponibile Irpef erogato senza considerare altri eventuali redditi.
L’addizionale regionale a saldo viene trattenuta sulla pensione l’anno successivo a quello cui si riferisce e viene suddivisa in 11 rate, dal mese di gennaio a quello di novembre e incide sull’importo netto percepito. Vediamo di quanto.
L’aliquota base si applica al reddito complessivo ai fini Irpef ed è stato deciso che ogni singola Regione può, per legge, prevedere addizionali, detrazioni, deduzioni ed esenzioni in base agli scaglioni Irpef.
Alcune hanno deciso di applicare l’aliquota base senza alcuna modifiche, mentre altre hanno aumentato le addizionali per finanziarie le spese regionali, come quella sanitaria.
Molti pensionati hanno denunciato che in diverse regioni si è registrato un aumento esponenziale, fino anche al raddoppio, dell'addizionale regionale Irpef.
In particolare, nel 2024 sono state approvate modifiche all’addizionale Irpef nel Lazio, in Liguria, nel Molise e in Toscana. La provincia autonoma di Trento ha, invece, aumentato temporaneamente la soglia di esenzione da 25 mila a 30 mila euro.
Gli incrementi stabiliti pesano chiaramente sugli importi netti mensili dei pensionati, riducendoli e non poco in alcuni casi.
Per fare qualche esempio di come possono incidere le addizionali regionali sulle pensioni, prendiamo il caso del Lazio.
Qui è stata deciso di esentare dal pagamento della maggiorazione Irpef dell’1,6% i redditi fino a 28.000 euro ed è stata stabilita una detrazione fissa di 60 euro per i redditi da 28mila a 35mila euro.
Ciò significa che se per chi percepisce redditi superiori ai 35mila euro, la pensione netta si riduce a causa della maggiore addizionale Irpef regionale dovuta quest’anno, per chi ha redditi fino a 28mila euro non ci sarà alcuna riduzione.
Considerando, in generale, le modifiche approvate, secondo alcune simulazioni effettuate, per chi ha un reddito pari a 40 mila euro, l’addizionale Irpef regionale quest’anno costa dai 62 euro della provincia autonoma di Bolzano ai 1.028 euro della Campania, fino ai 1.030 euro del Molise. Nel Lazio si riduce, però, di 208 euro rispetto all’anno precedente.