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Come investire nei data center sempre più in crescita e richiesti: fondi di investimento, ETF, azioni e obbligazioni

di Marcello Tansini pubblicato il
Datacenter sempre più in crescita

Negli ultimi anni i data center sono diventati un pilastro del'economia digitale, attirando fortemente l'interesse degli investitori. Le opportunità e i rischi del settore tra fondi, ETF, azioni e obbligazioni.

I data center si profilano come infrastrutture per l'elaborazione, l'archiviazione e la gestione sicura dei dati. Queste strutture, una volta limitate a supporto delle aziende, sono oggi considerate asset strategici sia per il settore pubblico che privato. La costante crescita della domanda di servizi digitali - dal cloud all'IoT, dal gaming ai big data - determina un incremento degli investimenti in queste infrastrutture, rendendo il comparto particolarmente attrattivo per diverse tipologie di investitori. La combinazione di rendimenti interessanti, flussi di cassa stabili e innovazione tecnologica pone i data center al centro delle strategie di investimento degli operatori professionali.

Il mercato dei data center: crescita, trasformazione e trend globali

Negli ultimi anni, il segmento dei data center ha registrato un'espansione sostenuta sia per volumi sia per qualità degli investimenti. Stime recenti evidenziano tassi di crescita annui a doppia cifra, con proiezioni che indicano il superamento dei 600 miliardi di dollari entro il 2030. Nei principali mercati occidentali, come Stati Uniti ed Europa, la crescita è alimentata non solo dall'aumento della produzione di dati ma anche dall'adozione accelerata di tecnologie cloud e IA. L'Italia, ad esempio, rappresenta il 13% dei data center europei e mostra una crescita annua superiore all'8%:

  • Consolidamento del mercato: L'attività di fusioni e acquisizioni ha favorito la concentrazione degli operatori, con colossi come Digital Realty, Equinix, AWS, NTT e Azure che dominano il settore.
  • Innovazione tecnologica: L'introduzione di data center hyperscale, sistemi di raffreddamento avanzati e fonti di energia rinnovabile contribuisce a ottimizzare la gestione energetica e a ridurre le emissioni.
  • Sviluppo della co-location: La tendenza crescente verso la co-location offre alle aziende spazi condivisi in cui collocare le proprie infrastrutture IT, con benefici in termini di costi e gestione.
  • Pressioni sulla sostenibilità: La domanda energetica dei data center è in rapido aumento e pone sfide complesse nell'approvvigionamento e nell'efficienza, incentivando investimenti in soluzioni green come i piccoli reattori modulari e il raffreddamento a liquido.
Questi trend evidenziano la trasformazione dei data center in asset sistemici, indispensabili per supportare la crescita delle economie digitali e il fabbisogno di resilienza delle infrastrutture critiche.

Le principali opportunità di investimento: fondi, ETF, azioni e obbligazioni nel settore data center

L'interesse per questo comparto si riflette nell'ampia gamma di strumenti finanziari disponibili. Di seguito una tabella che sintetizza le tipologie di investimento, le relative caratteristiche e i profili di rischio e rendimento:

Strumento

Caratteristiche

Profilo di rischio

Fondi di investimento/REIT

Fondi specializzati su data center e immobili tecnologici, con diversificazione e gestione attiva

Basso-medio

ETF

Fondati sulla replica di indici di settore, con elevata liquidità e costi contenuti

Medio

Azioni

Titoli di società quotate che operano nel segmento (costruzione, gestione, tecnologia)

Medio-alto

Obbligazioni

Emissioni corporate o project bond destinati al finanziamento di nuove infrastrutture

Basso-medio

Ciascun veicolo d'investimento consente di accedere con livelli di rischio e rendimenti differenti al comparto. I fondi e i REIT offrono flussi stabili e diversificazione, mentre ETF e azioni si prestano a profili più dinamici. Le obbligazioni, infine, attraggono chi ricerca strumenti a reddito fisso legati allo sviluppo infrastrutturale.

Fondi di investimento e REIT: come funzionano e quali sono le prospettive di crescita

Nel settore, numerosi fondi specializzati selezionano asset di alta qualità orientandosi verso i principali mercati globali e favorendo piattaforme consolidate di gestione. I Real Estate Investment Trust consentono di investire in portafogli diversificati di immobili tecnologici, tra cui i data center, garantendo una certa stabilità dei flussi grazie ai contratti di locazione frequenti e alla bassa percentuale di vacancy.

Il potenziale di crescita dei REIT del comparto è sostenuto dalla forte domanda di spazi server, dalla scarsità di asset di qualità e dalla loro capacità di trasferire parte degli aumenti di costi (es. energia) ai clienti finali. Il consolidamento delle piattaforme e la partnership con operatori finanziari di rilievo rafforzano ulteriormente la posizione di questi strumenti.

ETF sui data center e sul cloud: strumenti per diversificare

Gli ETF sono una soluzione efficiente e accessibile per investire nel settore, anche con piccoli capitali. Questi fondi quotati replicano basket di titoli di aziende coinvolte nella realizzazione, gestione e sviluppo dei data center e del cloud, consentendo di beneficiare delle dinamiche di crescita globale senza dipendere dalle performance di un singolo emittente.

Tramite ETF tematici, l'investitore può abbracciare anche segmenti trasversali come semiconduttori, reti e tecnologie di raffreddamento. I costi ridotti e la trasparenza dei portafogli ETF costituiscono ulteriori punti di forza, nonostante rimanga una certa esposizione alla volatilità del comparto.

Azioni: i big player dei data center e i criteri di selezione

La selezione dei titoli azionari del comparto si concentra su due categorie: società di gestione dei data center e aziende che forniscono hardware, energia o componentistica specifica. Tra i protagonisti quotati spiccano colossi come Amazon (AWS), Alphabet (Google Cloud), Microsoft (Azure), Equinix e Digital Realty, oltre a imprese di supporto tecnologico come Super Micro Computer, AMD e Intel.

Gli analisti consigliano di puntare su realtà con crescita sostenuta dei ricavi, ottimizzazione dei costi energetici e di gestione, basso livello di indebitamento e leadership nel proprio segmento. Diversificare il portafoglio tra titoli di gestione, tecnologie di raffreddamento e generazione energetica permette di attenuare l'esposizione ai rischi specifici di ciascun segmento. Vengono inoltre monitorati indicatori come la Power Utilization Effectiveness (PUE) e tassi di occupazione delle infrastrutture.

Obbligazioni e altri strumenti a reddito fisso nel comparto data center

Per chi ricerca stabilità, i bond emessi da società del settore sono un'alternativa interessante. Si trovano sia obbligazioni corporate di operatori quotati sia project bond per il finanziamento di nuovi sviluppi infrastrutturali.

Questi strumenti consentono di accedere a cedole periodiche e di diversificare il rischio rispetto a titoli azionari più volatili. Il successo delle emissioni è favorito dal contesto di domanda elevata e dalla solidità di molte aziende attive nel comparto, anche se la selezione delle emissioni va valutata attentamente sotto il profilo del rating e della duration.

Rischi, sfide e fattori di sostenibilità negli investimenti nei data center

Pur offrendo opportunità notevoli, il segmento comporta anche specifici rischi e sfide:

  • Costo dell'energia e pressioni sulla sostenibilità: I data center richiedono enormi quantità di energia elettrica e sono sotto crescente scrutinio per l'impatto ambientale, con le emissioni di gas serra in aumento. La transizione verso energie rinnovabili, sistemi di raffreddamento efficienti e innovazione nella gestione delle risorse diventano priorità per mantenere competitività e accesso a finanziamenti sostenibili.
  • Obsolescenza tecnologica: L'evoluzione rapida delle esigenze di calcolo e archiviazione può rendere meno attrattivi gli asset più datati, richiedendo continui investimenti in aggiornamenti e in nuove tecnologie.
  • Vincoli normativi e autorizzativi: La regolamentazione sulla protezione dei dati e le norme in materia ambientale, energetica e urbanistica impongono elevati standard di compliance. In Italia, ad esempio, la mancanza di un quadro omogeneo tra le diverse regioni può rallentare lo sviluppo di nuovi progetti.
  • Fattori geopolitici e di mercato: Le tensioni commerciali mondiali, il rallentamento economico o l'aumento dei costi energetici possono influenzare la domanda di servizi digitali e, di conseguenza, la redditività degli investimenti.
La gestione proattiva di questi fattori è imprescindibile per ridurre la volatilità e valorizzare al meglio il proprio portafoglio nel comparto.