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Come pagare in modo legale (non in nero) una donna delle pulizie (colf) ma senza stipulare un contratto

di Marianna Quatraro pubblicato il
pagare donna pulizie

Quali sono le soluzioni per pagare legalmente una donna delle pulizie non assunta con regolare contratto di lavoro: i chiarimenti e le norme in vigore

Come fare a pagare in modo legale una donna delle pulizie non assunta con regolare contratto di lavoro? Chi decide di farsi aiutare nelle faccende domestica da una donna delle pulizie, per essere in regola da un punto di vista lavorativo, può anche non assumere la lavoratrice con regolare contratto di lavoro domestico, ma seguire altre regole. Vediamo quali sono. 

  • Quali sono le soluzioni per pagare una donna delle pulizie legalmente senza fare un contratto
  • Quanto si può pagare una donna delle pulizie che non è assunta con un contratto


Quali sono le soluzioni per pagare una donna delle pulizie legalmente senza fare un contratto

Per pagare in modo legale una donna delle pulizie senza stipulare un contratto di lavoro regolare, è possibile usare i voucher Inps. 

Si tratta di un sistema usato per retribuire le professioni domestiche più comuni, proprio come le donne delle pulizie, ma anche le badanti, o le baby sitters, che può essere adottato da privati e famiglie per le prestazioni di lavoro occasionali, cioè che non hanno carattere continuativo. 

I vouchers si trovano sul sito dell’Inps e per averli bisogna essere registrati. In alternativa, si possono acquistare anche presso:

  • gli uffici postali;
  • i tabaccai abilitati, presentando la Tessera Sanitaria del committente o il codice fiscale rilasciato dall'Agenzia delle Entrate;
  • gli sportelli bancari abilitati;
  • l’Internet banking di Intesa Sanpaolo.
Una volta effettuato l’accreditamento, il committente deve versare, prima dell’inizio della prestazione, il valore complessivo dei buoni che devono essere usati direttamente online sul sito dell’Istituto di Previdenza, accedendo alla sezione Servizi Online/Per il cittadino/Lavoro occasionale accessorio, o, in alternativa, tramite modello F24. 

Prima dell'inizio della prestazione di lavoro, il committente deve comunicare il proprio codice fiscale, la tipologia di attività, i dati del prestatore (nome, cognome, codice fiscale), il luogo di lavoro, la data d'inizio e di fine della prestazione. 

Quanto si può pagare una donna delle pulizie che non è assunta con un contratto
 
Usando i voucher per pagare una donna delle pulizie bisogna rispettare specifici limiti in termini di soldi.

Secondo quanto stabilito dalle norme in vigore, ogni voucher corrisponde, infatti, ad un'ora di lavoro e ha un valore di 10 euro. 

Di questi dieci, 8 euro vengono versati al lavoratore e 2 euro sono per gli oneri contributivi. 

L’importo massimo che una lavoratrice può ottenere con i voucher Inps di 5mila euro annui, sia per la lavoratrice che non deve superare tale soglia annua di reddito e sia per il datore di lavoro nel caso di assunzione di più collaboratori.

Una volta oltre passato il limite dei 5mila euro, il rapporto di lavoro si trasforma in vero e proprio contratto.

L’utilizzo dei voucher disciplina il rapporto di lavoro tra prestatore e utilizzatore finale ma tali sistemi non danno diritto alle prestazioni di malattia o maternità, per esempio.

Il voucher per pagare una donna delle pulizie conviene sia al datore di lavoro, perché il compenso è esente da imposizione fiscale, e sia alla lavoratrice, perché non tale tipo di retribuzione non incide sulla eventuale condizione di disoccupazione. 


 

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