Come cambia la ritenuta d’acconto per bonifici parlanti per bonus edilizi 2025: nuovo aumento, calcoli ed esempi e le domande e risposte piů frequenti
La ritenuta d'acconto rappresenta un meccanismo fiscale preventivo che le banche e gli uffici postali applicano automaticamente sui pagamenti effettuati tramite bonifici parlanti per lavori edilizi agevolabili. Si tratta di un prelievo anticipato che viene trattenuto al momento dell'accredito delle somme a favore dei beneficiari (imprese e professionisti) che hanno eseguito i lavori oggetto di bonus fiscali.
Questa trattenuta preventiva rappresenta un acconto sulle imposte che il soggetto beneficiario (fornitore o professionista) dovrà versare in futuro, e viene applicata obbligatoriamente dall'istituto bancario che funge da sostituto d'imposta.
Una significativa novità fiscale caratterizza il 2025 per quanto riguarda i pagamenti relativi agli interventi agevolati con bonus edilizi. L'aliquota della ritenuta d'acconto sui bonifici parlanti destinati alle detrazioni fiscali per interventi edilizi è stata incrementata in modo sostanziale, passando dall'8% all'11%.
Questa modifica rappresenta un cambiamento rilevante per i fornitori e professionisti che ricevono pagamenti relativi a lavori di ristrutturazione, riqualificazione energetica e altri interventi che beneficiano delle agevolazioni fiscali nel settore edilizio.
In particolare, a partire dal 1° marzo 2025, la trattenuta preventiva che le banche e Poste Italiane Spa applicano sui bonifici eseguiti per usufruire delle detrazioni previste dai bonus edilizi disponibili nel 2024 è aumentata fino all'11%, con conseguente riduzione dell'importo effettivamente accreditato ai fornitori.
Per i pagamenti effettuati entro il 29 febbraio 2025, resta invece in vigore l'aliquota precedente dell'8%.
Un ulteriore elemento di novità riguarda l'estensione dell'ambito di applicazione della ritenuta d'acconto. Dal 1° aprile 2025, infatti, questo meccanismo fiscale si applica anche:
Il bonifico parlante rappresenta una modalità di pagamento indispensabile per poter accedere alle detrazioni fiscali previste per i bonus edilizi. A differenza del bonifico ordinario, il bonifico parlante deve contenere specifiche informazioni che lo rendono tracciabile e identificabile dall'Agenzia delle Entrate.
Gli elementi essenziali che devono essere presenti in un bonifico parlante sono:
Il calcolo della ritenuta d'acconto sui bonifici parlanti per bonus edilizi segue una procedura specifica che tiene conto dell'IVA applicata e dell'aliquota di ritenuta stabilita dalla normativa fiscale. Di seguito viene illustrato passo per passo il procedimento corretto:
Per comprendere meglio l'impatto dell'aumento dell'aliquota della ritenuta d'acconto, esaminiamo alcuni esempi concreti di calcolo che mostrano la differenza tra la situazione precedente (aliquota 8%) e quella attuale (aliquota 11%).
Consideriamo una fattura di 20.000 euro + IVA al 10% per lavori di ristrutturazione che rientrano nel bonus:
Consideriamo ora una fattura di 10.000 euro + IVA al 22% per consulenza professionale legata a interventi agevolabili:
L'incremento dell'aliquota della ritenuta d'acconto dal precedente 8% all'attuale 11% ha un impatto significativo sulla liquidità dei fornitori e professionisti che eseguono lavori oggetto di bonus edilizi. Sebbene si tratti di un anticipo d'imposta che potrà essere recuperato in sede di dichiarazione dei redditi, nell'immediato comporta una minore disponibilità finanziaria.
In particolare, l'aumento di 3 punti percentuali della ritenuta si traduce in:
Per i soggetti che ricevono pagamenti tramite bonifici parlanti, è fondamentale gestire correttamente la ritenuta d'acconto nella contabilità aziendale. Ecco i principali aspetti da considerare:
Il bonifico parlante si distingue dal bonifico ordinario per caratteristiche specifiche che lo rendono idoneo a consentire la fruizione delle detrazioni fiscali previste per i bonus edilizi.
Caratteristica | Bonifico Ordinario | Bonifico Parlante |
---|---|---|
Causale | Libera | Deve contenere riferimento alla normativa del bonus |
Dati fiscali | Non obbligatori | Obbligatori (CF del beneficiario della detrazione e CF/P.IVA del fornitore) |
Applicazione ritenuta | No | Sì (11% dal 1° marzo 2025) |
Validità per detrazioni | Non valido | Indispensabile per ottenere le detrazioni |
Modulo | Standard | Specifico per bonus edilizi |
È fondamentale utilizzare correttamente il bonifico parlante per non compromettere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali. In caso di errore nella compilazione o di utilizzo di un bonifico ordinario, infatti, potrebbe essere negato il diritto alla detrazione, con conseguenze economiche significative per il contribuente.
Quando entra in vigore l'aliquota dell'11% per la ritenuta d'acconto?
L'aliquota dell'11% entra in vigore a partire dal 1° marzo 2025. Per i bonifici effettuati fino al 29 febbraio 2025 si continua ad applicare l'aliquota dell'8%.
Chi applica la ritenuta d'acconto sui bonifici parlanti?
La ritenuta viene applicata automaticamente dalla banca o da Poste Italiane che agiscono in qualità di sostituti d'imposta.
Come può il fornitore recuperare la ritenuta subita?
Il fornitore può recuperare la ritenuta subita in sede di dichiarazione dei redditi o utilizzarla in compensazione nel modello F24.
È possibile evitare l'applicazione della ritenuta?
No, l'applicazione della ritenuta è obbligatoria per i bonifici parlanti relativi a bonus edilizi. L'utilizzo di bonifici ordinari, che non prevedono la ritenuta, comporterebbe la perdita del diritto alla detrazione fiscale.
La ritenuta si applica anche ai forfettari?
Sì, la ritenuta viene applicata anche ai contribuenti in regime forfettario che ricevono pagamenti tramite bonifici parlanti per lavori agevolati.
Quali sono i bonus edilizi interessati dall'applicazione della ritenuta?
La ritenuta si applica ai bonifici relativi a tutti i bonus edilizi, tra cui: bonus ristrutturazione, ecobonus, sismabonus, bonus facciate, superbonus, bonus barriere architettoniche e bonus mobili (per la parte relativa all'installazione).
L'aumento dell'aliquota della ritenuta d'acconto dall'8% all'11% rappresenta una modifica significativa nel panorama fiscale relativo ai bonus edilizi per il 2025. Questa variazione si inserisce in un contesto di progressive restrizioni e modifiche alla normativa sulle agevolazioni fiscali per interventi edilizi.
Per i fornitori e i professionisti, l'impatto immediato è una riduzione della liquidità a fronte dei lavori eseguiti, compensata solo in un secondo momento tramite la dichiarazione dei redditi o la compensazione in F24. Per i committenti, invece, rimane fondamentale l'utilizzo corretto del bonifico parlante, condizione imprescindibile per accedere alle detrazioni fiscali.
La corretta gestione della ritenuta d'acconto e la sua considerazione nella pianificazione finanziaria diventano elementi sempre più rilevanti per imprese e professionisti che operano nel settore delle ristrutturazioni e lavori per il risparmio energetico.
In un contesto normativo in continua evoluzione, è fondamentale rimanere aggiornati sulle disposizioni fiscali e valutare attentamente l'impatto delle modifiche sulla propria situazione specifica, eventualmente avvalendosi della consulenza di professionisti del settore per ottimizzare la gestione fiscale e finanziaria.