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I CCT ritornano interessanti come investimento ora nel 2025. I rendimenti possibili e perchè acquistarli

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
CCT nel 2024-2025

Una delle caratteristiche chiave dei CCT è l'incremento applicato al tasso di interesse della cedola, che viene calcolato semestralmente sulla base del rendimento dei BOT a sei mesi.

I risparmiatori italiani hanno a disposizione un'ampia gamma di titoli di Stato in cui allocare i propri capitali. Sebbene la maggioranza degli investimenti si concentri tradizionalmente sui titoli a cedola fissa, esistono valide alternative ai conti deposito per investire la liquidità nel breve termine e ottimizzare i rendimenti, anche in scenari di mercato non particolarmente favorevoli. Una delle opzioni più promettenti per il 2025 è rappresentata dai titoli a cedola variabile, in particolare i Certificati di Credito del Tesoro (CCT).

Questi strumenti finanziari assumono particolare rilevanza in periodi caratterizzati da una prevista futura riduzione dei tassi d'interesse da parte delle Banche Centrali.

I CCT possono garantire rendimenti competitivi, talvolta superiori persino ai conti deposito vincolati, grazie alla loro caratteristica distintiva: le cedole variano in funzione dei tassi di mercato, adattandosi dinamicamente alle condizioni economiche, a differenza dei titoli a cedola fissa.

Investire in CCT può costituire una strategia efficace per proteggere il capitale dalle oscillazioni del mercato e per sfruttare opportunità di rendimento correlate all'andamento dei tassi d'interesse.

Rendimenti Potenziali dei CCT come Investimento nel 2025

Una delle peculiarità fondamentali dei CCT è il meccanismo di calcolo della cedola, che prevede una maggiorazione (spread) applicata al tasso di interesse di riferimento. Questo incremento viene calcolato con frequenza semestrale sulla base del rendimento dei BOT a sei mesi. Tale spread è stabilito al momento dell'emissione del titolo e rappresenta un premio aggiuntivo per l'investitore. Ecco alcuni esempi concreti di emissioni significative per il 2025:

  • CCT IT0005252520 (scadenza 15 ottobre 2025): maggiorazione dell'1,10% sul rendimento del Bot;
  • CCT IT0005359846 (scadenza 15 gennaio 2025): maggiorazione dell'1,85% sul rendimento del Bot;
  • CCT IT0005311508 (scadenza 15 aprile 2025): maggiorazione dello 0,95% sul rendimento del Bot;
  • CCT IT0005554982 (scadenza 15 ottobre 2031): maggiorazione dell'1,15% sul rendimento del Bot.
Le prime tre emissioni, con scadenze ravvicinate nel 2025, offrono un equilibrio ottimale tra rendimento e sicurezza, risultando particolarmente appetibili per gli investimenti migliori vincolati ad 1 anno. La quarta emissione, con una scadenza più estesa al 2031, potrebbe invece attrarre maggiormente chi preferisce titoli a lungo termine come i BTP, che garantiscono cedole fisse.

Analisi Dettagliata dei Rendimenti Attuali

I rendimenti correnti di questi certificati oscillano in una fascia compresa tra il 3% e il 5% lordo. Questi proventi sono soggetti a un'imposta sostitutiva del 12,50%, come previsto dalla normativa fiscale italiana per tutti i titoli di Stato. Questo trattamento fiscale privilegiato, rispetto ad altre forme di investimento tassate al 26%, contribuisce a rendere i CCT una componente interessante all'interno di un portafoglio diversificato.

Ad esempio, un CCT con rendimento lordo del 4,5% garantirebbe un rendimento netto del 3,94% dopo l'applicazione dell'imposta sostitutiva. Confrontando questo dato con altre opportunità di investimento come i conti deposito, che nel 2025 potrebbero offrire tassi progressivamente in calo e con tassazione al 26%, emerge il potenziale vantaggio competitivo di questi strumenti.

Perché i CCT Convengono nel 2025, Vantaggi e Strategie

In un contesto finanziario in cui si prevede una graduale riduzione dei tassi ufficiali e una conseguente contrazione dei rendimenti dei titoli obbligazionari a tasso fisso, l'integrazione di emissioni a cedola variabile come i CCT nel proprio portafoglio, accanto ai tradizionali BTP, rappresenta una strategia particolarmente prudente e lungimirante per il 2025.

Questa scelta strategica non è finalizzata principalmente alla diversificazione del rischio emittente, che rimane comunque legato al Dipartimento del Tesoro italiano, quanto piuttosto alla garanzia di rendimenti relativamente stabili nel breve-medio termine, capitalizzando sulle condizioni favorevoli attuali e proteggendosi da possibili scenari di ribasso dei tassi.

Protezione dalle Fluttuazioni del Mercato

Nonostante un calo significativo dei tassi d'interesse non sembri imminente nei primissimi mesi del 2025, i CCT rappresentano comunque una soluzione ottimale per gli investitori che desiderano tutelare il proprio portafoglio da potenziali oscillazioni del mercato. Questi strumenti finanziari offrono infatti un eccellente bilanciamento tra rendimento e flessibilità, consentendo di affrontare con maggiore serenità eventuali incrementi nei costi generali dell'economia, come quelli relativi ai trasporti o all'energia, che potrebbero influenzare i prezzi al consumo e le politiche monetarie.

L'inclusione di CCT nel portafoglio funziona come una sorta di "polizza assicurativa" contro scenari inflazionistici o di volatilità dei tassi. Se i tassi dovessero salire ulteriormente, le cedole dei CCT si adeguerebbero al rialzo; se invece dovessero scendere, gli investitori avrebbero comunque beneficiato della maggiorazione (spread) fissa garantita al momento dell'emissione.

Come Integrare i CCT in una Strategia di Investimento Diversificata

La diversificazione degli investimenti rimane un pilastro fondamentale di qualsiasi strategia finanziaria efficace. Questo approccio implica non solo una combinazione equilibrata di diversi titoli di Stato, ma anche un'attenzione mirata alle emissioni societarie di qualità. Tuttavia, è importante sottolineare che queste ultime sono spesso inaccessibili per i piccoli risparmiatori, essendo generalmente riservate a investitori con capitali considerevoli, con tagli minimi che frequentemente si attestano sui 200.000-250.000 euro.

Allocazione Ottimale in Base all'Orizzonte Temporale

Per costruire un portafoglio ben bilanciato nel 2025, gli esperti finanziari suggeriscono di considerare i seguenti parametri di allocazione:

  • Investimenti a breve termine (1-2 anni): i CCT con scadenza 2025-2026 possono rappresentare fino al 30-40% del portafoglio obbligazionario, offrendo liquidità e protezione dalle oscillazioni dei tassi;
  • Investimenti a medio termine (3-5 anni): una combinazione di CCT a media scadenza (20-25%) e BTP (25-30%) può garantire un equilibrio tra rendimento e stabilità;
  • Investimenti a lungo termine (oltre 5 anni): per questa componente, i BTP tradizionali spesso offrono rendimenti più interessanti, ma un'allocazione del 10-15% in CCT a lunga scadenza può fungere da copertura contro scenari inflazionistici imprevisti.
Questa distribuzione consente di bilanciare i vantaggi della cedola variabile dei CCT con la prevedibilità dei flussi di cassa garantiti dai BTP a tasso fisso.

Nel concreto....

In uno scenario economico come quello previsto per il 2025, caratterizzato da una probabile inversione del ciclo dei tassi d'interesse dopo anni di politiche restrittive, mantenere una quota significativa di Certificati di Credito del Tesoro nel proprio portafoglio rappresenta una scelta oculata e strategicamente valida per chi desidera preservare un equilibrio ottimale tra sicurezza dell'investimento e potenziale di rendimento.

I CCT consentono infatti di affrontare con maggiore flessibilità possibili cambiamenti nelle condizioni economiche generali, non facendosi cogliere impreparati da eventuali sorprese sul fronte dell'inflazione o delle politiche monetarie che potrebbero materializzarsi nel corso dell'anno.

Per i risparmiatori italiani che cercano su cosa investire nel 2024 per avere un rendimento netto tra il 3-6% annuo, i CCT con scadenza 2025 rappresentano quindi un'opportunità concreta da valutare attentamente, soprattutto all'interno di una strategia di investimento più ampia e diversificata.

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