I fondi di investimento Azimut sono tra i protagonisti del panorama finanziario italiano. Performance degli ultimi anni, rischi, costi e le esperienze dirette dei clienti
Nel contesto italiano del risparmio gestito, Azimut ha consolidato una posizione di primo piano grazie alla sua natura indipendente rispetto ai grandi gruppi bancari e assicurativi. Con oltre trent'anni di esperienza e una presenza in diciassette paesi, rappresenta uno dei player più significativi nella gestione patrimoniale.
Il patrimonio amministrato è superiore a 53 miliardi di euro e i clienti, distribuiti su tutto il territorio nazionale, beneficiano di un'offerta ampia e diversificata.
Questo rende il gruppo una realtà di riferimento per chi desidera accedere a una vasta gamma di strumenti di investimento, tra cui i fondi comuni, apprezzati da risparmiatori con differenti profili di rischio. L’interesse crescente verso temi come "fondi Azimut rendimenti e recensioni" conferma l’importanza di valutare sia aspetti quantitativi sia qualitativi quando si considerano opportunità di investimento nel mercato attuale.
La proposta di Azimut si articola su diverse tipologie di fondi, ciascuno pensato per rispondere a esigenze finanziarie specifiche. L'offerta include:
I rendimenti storici dei fondi di Azimut mostrano una notevole variabilità in funzione della categoria e delle condizioni di mercato. Ad esempio, i fondi azionari specializzati (come Azimut AZ Equity – China) hanno presentato performance altalenanti con un rendimento inferiore rispetto ai benchmark di riferimento, soprattutto a causa della volatilità dei mercati emergenti e dei costi di gestione elevati. In media, i principali fondi bilanciati e obbligazionari hanno offerto rendimenti annui che oscillano tra il 2% e il 5%, mentre i comparti azionari più dinamici hanno risentito di episodi di rialzi significativi seguiti da fasi di calo, spesso influenzati da fattori geopolitici e macroeconomici.
La seguente tabella confronta i rendimenti medi su base quinquennale tra alcuni comparti selezionati di Azimut e l’indice medio di settore:
Categoria Fondo | Rendimento Medio Azimut (5 anni) | Media Settore (5 anni) |
Azionari Globali | 4,5% | 5,8% |
Obbligazionari Euro | 2,1% | 2,3% |
Bilanciati | 3,6% | 4,0% |
Un elemento che emerge è la difficoltà di mantenere una sovraperformance costante rispetto agli indici, fenomeno comune nei fondi gestiti attivamente con costi più elevati rispetto a strumenti passivi come gli ETF.
I costi rappresentano una variabile determinante nell’analisi dell’efficienza di un fondo. Gli strumenti di Azimut, in particolare quelli a gestione attiva, evidenziano commissioni totali (TER) spesso sopra il 2%, con punte superiori al 4% in comparti tematici o settoriali specializzati. Queste commissioni includono spese di gestione, costi amministrativi, commissioni di performance e altre voci di spesa che progressivamente erodono il rendimento netto del sottoscrittore.
L’impatto delle commissioni è evidente sul lungo termine: una differenza di solo 1% annuo nei costi può generare una perdita di diversi migliaia di euro su orizzonti superiori ai dieci anni. Al contrario, strumenti passivi sullo stesso segmento di mercato (come ETF su MSCI World o indici azionari cinesi) presentano un TER medio inferiore allo 0,5%, risultando più efficienti per l’investitore orientato alla riduzione dei costi.
Le opinioni degli investitori che hanno sottoscritto fondi Azimut sono fortemente polarizzate, con riscontri differenti in base alle aspettative e al servizio ricevuto. Alcuni clienti segnalano:
Disinvestire da un fondo non è una decisione da prendere con leggerezza, in quanto richiede una valutazione oculata di costi, scenari di mercato e orizzonte personale. Gli investitori spesso considerano il disinvestimento nei seguenti casi:
La gamma di fondi di Azimut si posiziona tra le proposte più articolate dell’industria italiana del risparmio gestito, offrendo soluzioni differenziate che possono soddisfare diverse esigenze patrimoniali, dalla prudenza al dinamismo.
Tuttavia, dati i costi superiori alla media e la difficoltà nel mantenere una sovraperformance costante rispetto agli indici di riferimento, è consigliabile una valutazione attenta delle reali esigenze personali e delle opzioni alternative, come investire ora diminuendo i rischi. L’esperienza diretta va integrata con la consulenza di esperti indipendenti e con una continua formazione individuale, così da acquisire maggiore consapevolezza nella gestione autonoma delle proprie risorse finanziarie e ridurre la probabilità di scelte penalizzanti.