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Abbonamento Wizz air illimitato multato: ha dei limiti per Antitutrust. Cosa può fare chi lo ha sottoscritto per avere rimborso

di Chiara Compagnucci pubblicato il
wizz air multata per falso abbonamento i

L'Antitrust ha sanzionato l'abbonamento illimitato Wizz Air per clausole poco chiare e limitazioni nascoste. Le motivazioni della multa ei i diritti dei consumatori

L’attenzione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si è recentemente concentrata sull’abbonamento annuale offerto da Wizz Air, oggetto di una rilevante sanzione per pratiche commerciali scorrette e presenza di clausole contrattuali discutibili. Il servizio Wizz All You Can Fly prometteva convenienza e libertà di viaggiare con una tariffa fissa, ma la realtà si è rivelata diversa dalle aspettative di molti utenti. 

La multa dell'Antitrust a Wizz Air: motivazioni e dettagli

L’AGCM ha imposto una pesante sanzione da 500.000 euro a Wizz Air Hungary Ltd per violazione delle norme del Codice del Consumo relative a pratiche commerciali scorrette. L’indagine, condotta anche grazie alla segnalazione della Guardia di Finanza, ha messo sotto la lente il servizio "Wizz All You Can Fly", presentato come abbonamento annuale che consente ai sottoscrittori di volare a una tariffa fissa su tutte le rotte internazionali della compagnia, a fronte di un pagamento di 599 euro (ridotto a 499 durante il periodo promozionale iniziale).

In sintesi:

  • Campagne promozionali ingannevoli: secondo l’Autorità, l’offerta è stata pubblicizzata come senza limiti, ma la documentazione fornita ai consumatori si è rivelata incompleta e ambigua su limitazioni essenziali all’utilizzo dell’abbonamento.
  • Violazioni contestate: carenza di informazioni riguardo finestre di prenotazione, numero di posti riservati, tipologia di tariffe acquistabili dagli abbonati e ulteriori condizioni.
  • Sanzione aggiuntiva: oltre alla multa, a Wizz Air è stato imposto di pubblicare sul proprio sito un estratto del provvedimento a tutela della trasparenza nei confronti dei clienti.

Cosa prevede l'abbonamento Wizz All You Can Fly: promesse e realtà

L’iniziativa "All You Can Fly" ha rappresentato una novità significativa nel panorama delle offerte low cost: veniva proposta la possibilità di volare in maniera "illimitata", pagando una sola quota annuale. Le campagne pubblicitarie lasciavano intendere un accesso senza restrizioni a tutte le rotte internazionali, suscitando interesse specialmente tra i cosiddetti frequent flyer.
  • Promessa di voli illimitati: il messaggio trasmesso sottolineava l’opportunità di risparmiare viaggiando senza i vincoli tipici delle tariffe tradizionali.
  • Fee fissa per volo: oltre alla quota d’iscrizione, ogni viaggio era soggetto al pagamento di una tariffa fissa aggiuntiva, spesso non esplicitata chiaramente nei materiali promozionali.
  • Realtà operativa differente: i clienti hanno riscontrato numerosi limiti in termini di disponibilità reale di posti, finestre temporali ristrette per la prenotazione e obblighi ulteriori.
Nella pratica, il servizio si discostava dalle aspettative generate, evidenziando una difformità tra quanto prospettato e ciò che risultava concretamente disponibile agli utenti.

Le limitazioni nascoste e le informazioni omesse ai consumatori

L’Antitrust ha rilevato omissioni significative nelle informazioni precontrattuali e nelle comunicazioni rivolte ai consumatori. Le principali criticità evidenziate riguardano:

  • Finestre temporali di prenotazione: la possibilità di riservare posti era limitata a pochi giorni prima della partenza, elemento spesso non esplicitato, che riduceva fortemente la libertà promessa.
  • Numero di posti riservati: ogni volo prevedeva una quantità limitata di posti per gli abbonati, senza garanzia di disponibilità neanche ove esistessero posti ancora in vendita per il pubblico.
  • Ulteriori limitazioni: sono stati segnalati periodi, rotte escluse e condizioni aggiuntive non indicate chiaramente, che compromettevano l’effettiva fruibilità del servizio.
Questo insieme di vincoli, spesso elusi nella comunicazione commerciale, ha inciso direttamente sulla possibilità dei clienti di utilizzare appieno l’abbonamento, generando aspettative non soddisfatte e motivando l’intervento delle Autorità preposte alla tutela del consumatore.

Le clausole vessatorie individuate dall'Antitrust

Nell’analisi delle condizioni generali di contratto, sono emerse clausole ritenute vessatorie dall’AGCM. In particolare:

  • Modifica unilaterale del servizio: la compagnia si riservava il diritto di modificare i termini del servizio o interromperlo senza dover fornire giustificati motivi né tutele concrete agli utenti.
  • Limitazione al diritto di rimborso: le condizioni ostacolavano la possibilità di ottenere un rimborso proporzionale in caso di sospensione o cessazione del servizio.
  • Ostacoli al recesso: anche il diritto di recesso risultava ristretto, inclusi casi in cui veniva meno l’operatività dalla base scelta dall’utente come hub preferito.
Secondo quanto accertato dall’Antitrust, tali condizioni avrebbero creato uno squilibrio significativo tra gli obblighi della compagnia e i diritti dei consumatori, amplificando il rischio di disservizi non tutelati per l’utenza abbonata.

Quali diritti ha chi ha sottoscritto l’abbonamento: rimborso, recesso e tutele

A seguito del provvedimento dell’AGCM, gli abbonati si possono rifare alle tutele previste dal Codice del Consumo e al diritto europeo. Tra le principali garanzie che spettano agli utenti:

  • Rimborso pro quota: in caso di sospensione del servizio, si può reclamare la restituzione della parte del corrispettivo non goduta, secondo le modalità fissate dalla normativa nazionale.
  • Diritto di recesso: la possibilità di interrompere il contratto in maniera agevolata è considerata una prerogativa non derogabile, anche nei casi in cui la compagnia limiti l’operatività da aeroporti selezionati.
  • Tutela contro le clausole vessatorie: gli utenti possono contestare le condizioni ritenute non eque e rivolgersi alle associazioni di consumatori per eventuale supporto.

Obblighi di trasparenza e le azioni richieste a Wizz Air

Oltre al pagamento della sanzione, l’azienda dovrà ottemperare agli obblighi imposti dall’AGCM per ristabilire la trasparenza:
  • Pubblicazione di un estratto del provvedimento direttamente sul proprio sito web, come misura informativa nei confronti dei clienti attuali e potenziali.
  • Revisione delle condizioni contrattuali per eliminare le clausole ritenute non equilibrate o lesive, allineandole agli standard normativi italiani ed europei.
  • Adeguamento delle strategie informative e promozionali, in modo da assicurare comunicazioni chiare e corrette sulle reali condizioni delle offerte simili, nel rispetto dei diritti dei consumatori..


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