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Conto termico 3.0: le regole e istruzioni operative e applicative ufficiali

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Introdotte nuove regole operative ufficiali sul conto termico, chiarendo incentivi, interventi ammessi e soggetti beneficiari. Le principali novit e le procedure di accesso, anche in rapporto ad altre agevolazioni fiscali.

Un nuovo capitolo per le politiche di sostegno all’efficienza energetica nei settori pubblico e privato si apre con l’entrata in vigore del Conto Termico 3.0 a partire dal 25 dicembre 2025. Questa misura, prevista dal D.M. 7 agosto 2025 e disciplinata dalle Regole Applicative approvate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), offre una cornice aggiornata e dettagliata per gestire l’intero ciclo di vita degli incentivi: dalla diagnosi preliminare al controllo degli interventi una volta avviati. Il documento, strutturato in 14 capitoli, si rivolge a tecnici, pubbliche amministrazioni, imprese e soggetti responsabili, con l’obiettivo di chiarire ogni aspetto procedurale e tecnico connesso ai finanziamenti per l’efficientamento energetico.

Con una dotazione di 900 milioni di euro annui e l’innalzamento della copertura a una quota fino al 65% delle spese ammissibili, il nuovo modello premia non solo l’esecuzione degli interventi, ma anche la qualità progettuale e il rispetto dei requisiti tecnici stabiliti. Il sistema promuove una transizione energetica equa, estendendo la platea dei beneficiari e incentivando operazioni sempre più ambiziose, in allineamento con gli obiettivi europei e nazionali di decarbonizzazione.

Le nuove regole operative assumono il valore di un complessivo manuale d’uso: il capitolo introduttivo inquadra l’ambito di applicazione, mentre i capitoli seguenti disciplinano sia le tipologie di progetti agevolabili che le procedure di accesso e i criteri per la quantificazione degli incentivi. Attenzione particolare viene riservata ai soggetti responsabili, alle modalità di richiesta e ai controlli di conformità rispetto ai vincoli di legge. Le Regole Applicative intervengono inoltre sulla disciplina transitoria, chiarendo i criteri validi per il passaggio dal Conto Termico 2.0. In sintesi, il nuovo strumento mira a promuovere investimenti sostenibili e trasparenti, garantendo certezza applicativa e accessibilità agli incentivi per famiglie, imprese, enti pubblici e soggetti del terzo settore.

Principali novità e requisiti del Conto Termico 3.0: incentivi, interventi ammessi e soggetti beneficiari

Con l’aggiornamento introdotto dal decreto attuativo, sono state ridefinite le categorie degli interventi ammessi a incentivo e ampliate le opportunità per nuovi destinatari del Conto Termico 3.0. Particolarmente innovativo è l’ingresso degli edifici non residenziali privati tra i possibili beneficiari, un’apertura di rilievo per le imprese e il terziario.

  • Efficientamento energetico di edifici esistenti e loro involucri: isolamento termico di superfici opache, sostituzione di infissi e installazione di schermature solari, sistemi di building automation e contabilizzazione del calore.
  • Produzione di energia termica da fonti rinnovabili: impianti a pompe di calore elettriche o a gas, generatori a biomassa, solare termico, teleriscaldamento efficiente, sistemi di microcogenerazione.
  • Incentivo all’installazione di moduli fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, vincolati alla sostituzione contestuale dell’impianto termico con una pompa di calore. L’impianto fotovoltaico deve corrispondere a condizioni tecniche stringenti: potenze tra 2 kW e 1 MW, componentistica certificata, autoconsumo e rispetto di precisi limiti sul fabbisogno energetico annuo.
  • Diagnosi energetiche propedeutiche agli interventi sopra descritti, con contributi anticipati per le pubbliche amministrazioni e ETS.
Per quanto concerne la misura degli incentivi, viene confermato che il contributo in conto capitale copre di norma fino al 65% delle spese ammissibili. Sono comunque previste eccezioni significative:
  • Per lavori su specifiche proprietà pubbliche (scuole, ospedali, RSA, edifici nei comuni sotto 15.000 abitanti) la copertura può arrivare al 100%.
  • Per il comparto privato, il range va dal 25% al 65% in base al tipo di soggetto e alla natura dell’intervento.
Principali beneficiari del regime di sostegno sono:
  • Pubbliche Amministrazioni e Enti Territoriali, inclusi enti del Terzo Settore equiparati
  • Imprese, anche per immobili non residenziali (aule, laboratori, uffici, strutture ricettive, impianti produttivi, centri sportivi)
  • Famiglie e soggetti privati proprietari di edifici dotati di impianti di climatizzazione
  • Comunità Energetiche Rinnovabili e configurazioni di autoconsumo collettivo
Tra le novità di maggior rilievo, vanno segnalate:
  • Estensione degli incentivi agli impianti fotovoltaici e ai sistemi di accumulo in abbinamento obbligatorio alle pompe di calore elettriche
  • Premialità per l’utilizzo di componentistica europea o moduli iscritti nei registri ufficiali
  • Ampliamento delle spese ammissibili anche a progettazione, servizi tecnici, APE, infrastrutture di ricarica
  • Nuovi limiti di spesa specifici e assoluti aggiornati in base all’andamento del mercato
Di seguito si offre una tabella di sintesi dei principali massimali:
Tipologia di intervento Percentuale copertura Note
Efficienza energetica edifici privati 25–65% Valore variabile per soggetto e intervento
Edifici pubblici piccoli comuni, scuole, ospedali, RSA 100% Solo per categorie previste
Fotovoltaico/accumulo (congiunto a pompe di calore) Fino al 100% In funzione della spesa per la pompa di calore
Diagnosi energetica 50% (PA e ETS) Solo se propedeutica

Le Regole Applicative regolano invece con attenzione le casistiche particolari rispetto ai normali lavori rientranti nel provvedimento, come multi-intervento, progetti integrati pubblici e operazioni su immobili vincolati. Completano il quadro le procedure di verifica iniziale e i controlli post-erogazione, fondamentali ai fini della trasparenza e della corretta attribuzione delle risorse.

Procedure di accesso, modalità operative e confronto con altre agevolazioni fiscali

L’accesso agli incentivi avviene attraverso due modalità principali:

  • Accesso diretto: deve avvenire mediante il Portale GSE (Portaltermico), entro 90 giorni dalla conclusione dell’intervento e della spesa.
  • Prenotazione: riservata a Pubbliche Amministrazioni e ETS, per lavori non ancora iniziati o in corso. In questa modalità è possibile assicurarsi la copertura prima dell’esecuzione degli interventi.
Tra i requisiti procedurali prioritari figura la registrazione del soggetto responsabile sull’area clienti GSE e la presentazione di una richiesta corredata dalla documentazione tecnica obbligatoria. In caso di importi inferiori a 15.000 euro, il contributo viene erogato in un’unica soluzione, mentre nei casi di lavori più onerosi si procederà a rate annuali costanti (da due a cinque anni a seconda della potenza dell’impianto).

Per i lavori effettuati entro il 25 dicembre 2025 e ammissibili alla precedente disciplina, resta possibile inoltrare domanda per il Conto Termico 2.0 nei termini previsti, mentre per quelli avviati dal 7 agosto 2025 e non ultimati al 25 dicembre 2025, alcune categorie (imprese ed ETS economici) potranno trasmettere richiesta preliminare secondo le istruzioni dettagliate nelle Regole Applicative.

Nella sezione dei controlli, particolare attenzione è riservata all’asseverazione finale delle opere da parte di tecnico abilitato, operazione obbligatoria per attestare la corrispondenza delle opere ai progetti e la validità della documentazione.

Il meccanismo degli incentivi non si può cumulare con detrazioni fiscali per lo stesso intervento. Questo implica la necessità di scegliere la soluzione più conveniente in base al proprio profilo. Da un lato, il Conto Termico 3.0 offre:

  • Risorse a fondo perduto erogate velocemente (entro 60–90 giorni dalla domanda)
  • Percentuale di copertura fino al 65%, direttamente o attraverso sconto in fattura mediante cessione del credito all’operatore
Dall’altro lato, la detrazione fiscale del 50% per gli interventi di efficienza energetica rimane attiva per il 2026, ma comporta uno sgravio spalmato in dieci anni, soggetto a vincoli di capienza fiscale e limiti di soglia per i redditi elevati, come stabilito nella legge di bilancio.

Il confronto diretto con la detrazione fiscale impone una valutazione attenta di:

  • Tempi di ottenimento della liquidità
  • Eventuale mancanza di capienza fiscale per il recupero in dieci anni
  • Limiti agli importi detraibili e alle condizioni soggettive
L’introduzione di offerte di anticipazione e sconto in fattura da parte di imprese installatrici e ESCo certificate contribuisce ad aumentare l’attrattività del nuovo strumento, azzerando, per il beneficiario, la necessità di anticipare gran parte della spesa. Le novità procedurali vanno lette dunque come una risposta alle esigenze di semplificazione e rapidità, favorendo l’accesso agli incentivi anche per realtà meno strutturate.


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