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Cosa significa Scarto della dichiarazione dei redditi e 730 2025. I motivi e cosa si deve fare

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono i casi in cui puņ avvenire lo scarto di una dichiarazione dei redditi con modello 730 2025 e cosa fare

Cosa significa Scarto della dichiarazione dei redditi e 730 2025? Lo scarto della dichiarazione dei redditi rappresenta la non accettazione da parte del Fisco delle dichiarazioni inviate nel momento in cui si riscontrano specifiche anomalie. 

  • Quali sono i motivi per cui avviene lo scarto del 730 2025
  • Cosa si deve fare 

Quali sono i motivi per cui avviene lo scarto del 730 2025

I motivi per cui una dichiarazione dei redditi con 730 2025 può essere, come si suol dire, scartata sono diversi.

Uno scarto può avvenire, infatti, per:

  • mancato riconoscimento del codice di autenticazione del file;
  • file non conforme alle specifiche tecniche indicate nei decreti di approvazione dei modelli di dichiarazione;
  • file doppio;
  • file che presenta un errore generico. 
Lo scarto per errori da parte del sistema informatico implica sempre l’obbligo per il contribuente di ripetere tempestivamente la trasmissione dopo avere rimosso la causa impeditiva;
  • codice fiscale non vigente o non esistente;
  • un 730 già inviato; 
  • codice fiscale non gestibile;
  • codice catastale comunale inesistente; 
  • codice regione non presente in banca dati;
  • aggiornamento online non convalidato.

Cosa si deve fare

Generalmente, se una o più dichiarazioni vengano scartate o contengono errori, si devono modificare i dati, utilizzando i pacchetti di gestione delle dichiarazioni; o trasmettere nuovamente la dichiarazione per via telematica.

Lo scarto del 730 2025 comporta la mancata presentazione di tutte le dichiarazioni in esso contenute. Si deve, quindi, procedere alla rimozione delle cause che hanno portato allo scarto, ritrasmettere interamente la dichiarazione dei redditi ed eliminare ogni riferimento all'invio precedente. 

Precisiamo che una dichiarazione dei redditi scartata dall’Agenzia delle Entrate può essere ritrasmessa entro 5 giorni dal primo invio. Se non viene rispettato questo termine, le dichiarazioni si considerano omesse a fini fiscali. 

Se una dichiarazione 730, per cui si riceve ricevuta di avvenuto ricevimento dall'Agenzia delle Entrate, è stata presentata in maniera incompleta o con dati inesatti, si deve ripresentare in forma correttiva, o, se non si rientra più nei termini, si deve presentare una dichiarazione integrativa, barrando le relative caselle apposte sul frontespizio del modello. 

Ogni dichiarazione correttiva o integrativa deve contenere tutti i dati dichiarati e non solo quelli che sono stati aggiunti o modificati rispetto alla dichiarazione da correggere o integrare.

Se risultano errori non sanabili con una dichiarazione correttiva o integrativa, allora bisogna procedere all'annullamento della dichiarazione stessa.

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