Cosa accade se i lavori con il superbonus 110% non vengono terminati in case singole o condomini: i rischi e i chiarimenti dalle Entrate
Quali sono i rischi che si possono correre se non si terminano i lavori iniziati ma non terminati con il superbonus 110%? Il superbonus è stata una delle agevolazioni fiscali per i lavori edilizi maggiormente apprezzata negli ultimi anni che in molte case e condomini ha permesso di effettuare lavori finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici a costo zero.
La percentuale detraibile, inizialmente al 110%, è stata man mano ridotta, passando prima al 90%, poi al 70% fino ad arrivare al 65% di quest’anno. Alla fine di quest’anno lo sconto fiscale scadrà e molto probabilmente non sarà rinnovato.
Per usufruire di tale agevolazione era necessario, e lo è tutt’ora per coloro che possono ancora usufruirne, rispettare specifiche condizioni, non solo costruttive ma anche relative ai pagamenti.
Tuttavia, pur se i beneficiari hanno dovuto rispettarne le regole, in diverse case e condomini i lavori avviati non sono stati terminati e ci si chiede spesso quali sono i rischi che possono derivarne.
Le cause sono diverse: molte imprese hanno preso lavori ma non sono state in grado di gestirli, in altri casi sono state organizzate vere e proprie truffe, lasciando le opere incompiute o, addirittura, mai iniziate.
Il dubbio di molti è se, nonostante i lavori non finiti, sia comunque possibile usufruire delle agevolazioni fiscali.
L’Agenzia delle Entrate ha chiaramente spiegato che non è possibile. Per usufruire degli sconti è sempre necessario che i lavori siano conclusi e siano stati effettivamente conseguiti i risparmi energetici.
Se si beneficia comunque della relativa detrazione, si corre il rischio di azioni di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il mancato rispetto delle scadenze relative ai lavori del superbonus 110% non solo, dunque, compromette l'accesso alle agevolazioni fiscali, ma può anche esporre il committente a richieste di restituzione del bonus.
L'unica soluzione per non incorrere nel rischio di perdere la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali previste se i lavori restano a metà è quella del contenzioso tra condominio e impresa.
Se, infatti, i lavori non vengono terminati dall'impresa in un cantiere con il superbonus, è tenuta a restituire le somme percepite per la commessa ma non necessariamente a risarcire il committente della mancata agevolazione.
Resta da chiarire proprio questo punto, vale a dire se sia possibile chiedere all’impresa un risarcimento per le detrazioni non riscosse.