Quali sono i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate sull’applicazione della nuova Irpef, delle nuove detrazioni e dei fringe benefit nel 2025 in buste paga dei lavoratori
Quali sono i nuovi chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate su nuove Irpef, detrazioni e fringe benefit in buste paga dei dipendenti nel 2025? L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato la recente circolare 4/E del 16 maggio 2025 con cui fornisce i chiarimenti e le spiegazioni operative sulle novità fiscali contenute nella Manovra Finanziaria 2025 che incidono sulle buste paga del 2025 dei lavoratori dipendenti.
Stiamo parlando, in particolare, di applicazione degli scaglioni Irpef per la tassazione dei redditi di lavoro dipendente, delle nuove detrazioni ma anche dei nuovi fringe benefit riconosciuti. Vediamo nel dettaglio cosa riporta.
Non c’è stata, dunque, al momento, alcuna riduzione, come era stato annunciato più volte dal governo, della seconda aliquota che avrebbe dovuto passare dal 35% al 33%, ma per ora resta ancora al 35% senza anche alcuna variazione della fascia di reddito corrispondente.
Le Entrate hanno specificato che è cambiata anche la detrazione da lavoro dipendente e assimilato, aumentata da 1.880 euro a 1.955 euro se il reddito complessivo resta entro i 15mila euro.
E’ anche stato previsto il meccanismo correttivo per il riconoscimento del trattamento integrativo per non perdere l’incremento per redditi di lavoro dipendente con il nuovo taglio del cuneo fiscale, che avrebbe potuto determinare l’esclusione dal trattamento di alcuni soggetti.
Viene riconosciuta ai titolari di redditi di lavoro dipendente con redditi entro i 20mila euro una somma che non concorre alla formazione del reddito complessivo, calcolata applicando al reddito di lavoro dipendente percepito una percentuale differente in base al reddito stesso.
Inoltre, le Entrate hanno specificato che in presenza di più redditi di lavoro dipendente, i giorni compresi in periodi contemporanei devono essere calcolati una volta sola.
Un’ulteriore detrazione di mille euro spetta poi ai titolari di reddito di lavoro dipendente il cui reddito complessivo risulta superiore a 20mila euro e fino a 32mila euro, mentre decresce progressivamente per i redditi superiori a 32mila euro, fino ad azzerarsi raggiunta la soglia dei 40mila euro.
La circolare specifica spetta al sostituto d’imposta riconoscere tali detrazioni in via automatica contestualmente al pagamento delle retribuzioni, senza che il lavoratore presenti alcuna specifica domanda.
Ulteriori chiarimenti riguardano le detrazioni per carichi di famiglia, per i figli di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni, a meno che non si tratti di disabili.
La detrazione secondo i limiti anagrafici riportati vale anche per:
Relativamente ai fringe benefit, la Manovra 2025 ha conferma e ampliato il regime agevolato per i benefit aziendali, anche con specifici incentivi per i neoassunti che trasferiscono la residenza per lavoro.
I limiti di esenzione fiscale per i fringe benefit ai lavoratori si attestano anche per il 2025 sui 1.000 euro per dipendenti senza figli a carico e sui 2.000 euro per dipendenti con figli a carico.
Ciò significa che, fino a tali importi, i benefit riconosciuti non concorrono alla formazione del reddito imponibile del lavoratore, per cui sono del tutto esenti da tassazione.
Per i neo assunti a tempo indeterminato che accettano di trasferirsi per motivi lavorativi, invece, se il trasferimento prevede uno spostamento della residenza di oltre 100 chilometri dalla precedente, è previsto un rimborso esentasse fino a 5.000 euro annui per il pagamento dell’affitto o delle spese di manutenzione dell’abitazione principale.
Tale agevolazione vale per i primi due anni di contratto e solo per i dipendenti che hanno un reddito annuo entro i 35mila euro.