Il recupero fiscale registra un incremento significativo nel 2025, con un impatto concreto sulle casse dello Stato italiano. Secondo i dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del MEF, le quantità di somme ricuperate tramite attività di accertamento e controllo mostrano progressi mai registrati in passato. L’impegno delle autorità fiscali viene sostenuto da strumenti di analisi avanzata e compliance, rafforzando l’integrazione fra tecnologia e normativa tributaria.
Questa crescita si inserisce in un contesto di riforme strutturali e innovazioni digitali, che hanno favorito non solo il controllo degli obblighi fiscali, ma anche la prevenzione delle frodi e la riduzione del tax gap. Le performance positive riscontrate tra gennaio e ottobre si riflettono in oltre un miliardo di euro aggiuntivo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato conferma la tendenza già riscontrata nel 2024, quando la riscossione fiscale aveva toccato livelli record, raggiungendo quota 26,3 miliardi di euro recuperati e registrando un aumento rispetto al 2023.
Analisi dettagliata dei dati sul recupero di imposte dirette e indirette
Nel periodo compreso tra gennaio e ottobre 2025, i dati pubblicati dal Bollettino delle entrate tributarie del Dipartimento delle Finanze fotografano un quadro preciso sull’andamento del recupero fiscale nel Paese. Il gettito generato dalle attività di accertamento e controllo ha raggiunto 12,824 miliardi di euro, segnando un incremento di 1,125 miliardi, pari al 9,6% in più rispetto ai primi dieci mesi del 2024.
Una differenziazione rilevante emerge tra le imposte dirette e quelle indirette:
- Imposte dirette: Il recupero ha toccato i 6,561 miliardi, con una variazione positiva di 998 milioni (+17,9%). Questo importo comprende l’IRPEF, che nei primi dieci mesi dell’anno ha registrato un aumento di 278 milioni (+7,6%), per un totale vicino ai 4 miliardi, e l’IRES, che ha evidenziato una crescita di 531 milioni (+37%) rispetto al 2024, arrivando a 1,968 miliardi.
- Imposte indirette: L’apporto delle imposte indirette si è mantenuto su livelli elevati, attestandosi a 6,263 miliardi, con un incremento di 127 milioni (+2,1%). Il peso principale è rappresentato dall’IVA, il cui ammontare recuperato sale a 5,859 miliardi (+78 milioni rispetto allo scorso anno).
I dati presentati sono ancora più rilevanti se contestualizzati all’interno dell’andamento nazionale delle entrate tributarie registrate in base ai criteri di competenza giuridica. Nel periodo gennaio-ottobre 2025:
- Le entrate tributarie erariali complessive hanno raggiunto 471,630 miliardi di euro, in aumento di 9,338 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2024 (+2,0%).
- Le imposte dirette totali sono state pari a 266,222 miliardi (+940 milioni, pari allo 0,4%).
- Le imposte indirette hanno contribuito con 205,408 miliardi (+4,3%).
La maggiore efficienza degli strumenti di controllo e la crescente collaborazione fiscale fra enti territoriali e amministrazione centrale contribuiscono a rafforzare il sistema. Nel dettaglio delle attività di contrasto, emerge l’efficacia della fatturazione elettronica e dello split payment, strumenti che permettono di limitare l’evasione e garantire la tracciabilità dei flussi finanziari.
Informazioni aggiuntive si ricavano dal confronto anno su anno: il 2024 aveva già segnato risultati soddisfacenti, ma le nuove strategie introdotte consentono di consolidare e migliorare ulteriormente i risultati ottenuti. L’effetto visibile è una riduzione graduale del tax gap italiano, storicamente attestato tra i 98,1 e i 102,5 miliardi di euro secondo le più recenti rilevazioni ufficiali.
| Tipologia di imposta |
Recupero 2024 (milioni €) |
Recupero 2025 (milioni €) |
Variazione (%) |
| Imposte dirette |
5.563 |
6.561 |
+17,9 |
| Imposte indirette |
6.136 |
6.263 |
+2,1 |
| Totale accertamenti |
11.699 |
12.824 |
+9,6 |
L’evoluzione nei sistemi di controllo e l’efficacia delle innovazioni adottate testimoniano la costante attenzione della Pubblica amministrazione nella creazione di un ecosistema fiscale più affidabile e trasparente.
Strumenti e strategie per la lotta all'evasione fiscale utilizzati
L'avanzamento delle pratiche di contrasto all'evasione trova fondamento nell’integrazione di strumenti digitali, processi di compliance e intervento normativo, orientati a massimizzare l’efficacia del sistema fiscale nazionale. L’adozione della fatturazione elettronica e dello split payment ha generato importanti effetti di conformità, traducendosi in una stabilizzazione delle entrate e in una maggiore tracciabilità dei flussi di denaro, valori essenziali nella prevenzione delle frodi.
- La fatturazione elettronica ha consentito di automatizzare i controlli e di realizzare risparmi significativi in termini di tempi e costi di gestione. I dati vengono condivisi in tempo reale con l’Agenzia delle Entrate, riducendo le possibilità di omissione e permettendo l’attivazione di controlli incrociati tra diverse banche dati.
- Lo split payment, ovvero il versamento dell’IVA da parte del destinatario della fattura, limita le possibilità di indebiti vantaggi fiscali e rafforza la capacità di monitoraggio dei flussi finanziari.
- Lettere di compliance preventive inviate ai contribuenti rappresentano un elemento di deterrenza, inducendo ad adempiere volontariamente agli obblighi tributari e riducendo l’incidenza delle verifiche ex post.
- L’utilizzo dell’intelligenza artificiale rende i controlli più efficienti, individuando automaticamente anomalie o pattern sospetti all’interno di grandi volumi di dati.
- Potenziamento dei controlli sulle grandi imprese, con particolare attenzione alle pendenze fiscali e alla risoluzione dei contenziosi che coinvolgono i principali gruppi economici, come dimostra l’accordo stipulato con grandi aziende del settore digitale.
Si registra anche un progressivo rafforzamento delle misure in discussione in sede parlamentare, tra le quali rientrano limiti più stringenti su compensazioni di crediti d’imposta e l’ulteriore sviluppo dei controlli automatizzati sull’IVA tramite gli strumenti digitali. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) contribuisce attivamente fissando obiettivi specifici di riduzione dell’evasione, potenziando la capacità operativa dell’amministrazione finanziaria grazie anche all’introduzione della dichiarazione IVA precompilata.
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