Negli ultimi mesi il settore dell’educazione stradale in Italia ha assistito a importanti aggiornamenti destinati a ridefinire il percorso per conseguire la patente di guida. Una delle più significative trasformazioni riguarda l’introduzione del requisito delle 8 ore minime certificate di guida, destinate a tutti coloro che richiederanno il Foglio Rosa. L’obiettivo dichiarato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) è rendere l’esperienza formativa più omogenea e sicura, rispondendo alle esigenze di preparazione dei futuri automobilisti. Tuttavia, nonostante il decreto sia già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e la novità abbia suscitato un acceso interesse tra giovani e famiglie, l’attuazione pratica delle disposizioni resta, al momento, sospesa in attesa di ulteriori sviluppi amministrativi.
Il decreto MIT: cosa prevedono le riforme sul Foglio Rosa
Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, recentemente pubblicato, promette una vera svolta nel percorso di preparazione dei futuri automobilisti. Tra le principali innovazioni introdotte, spicca l’obbligo di svolgere otto ore di guida certificate presso autoscuole autorizzate, elemento che vuole colmare un vuoto formativo in particolare per i più giovani.
Queste ore non saranno affidate a discrezione, ma dovranno essere programmate, svolte e registrate attraverso una specifica piattaforma digitale che sarà messa a disposizione dalla Motorizzazione Civile.
- Le otto ore di guida certificate dovranno comprendere:
- un modulo base per acquisire la familiarità con il veicolo e le norme di sicurezza;
- sessioni in ambiente urbano, per affrontare il traffico cittadino;
- uscite su autostrade o strade extraurbane principali, per sperimentare la guida a velocità sostenuta e l’affiancamento con i mezzi pesanti;
- almeno un’ora di esercitazione notturna.
- La registrazione delle presenze e delle competenze acquisite dovrà avvenire attraverso una piattaforma informatica che, alla data di pubblicazione del decreto, non risulta ancora operativa.
- La riforma, oltre a richiedere un maggior impegno formativo, intende limitare le “improvvisazioni” nella preparazione al conseguimento della patente, puntando su una maggiore qualità e tracciabilità del percorso.
Un ulteriore aspetto chiave introdotto dal nuovo decreto riguarda l’allineamento delle regole italiane a standard europei più avanzati in tema di formazione alla guida.
L’obiettivo è elevare il livello medio di competenza tecnica e di consapevolezza dei rischi stradali, garantendo parità di trattamento a una platea sempre più ampia e diversificata di candidati, anche in risposta all’aumento di utenti nati all’estero.
In questo quadro, la sicurezza (sia personale che collettiva) assume centralità, dando risposta alle preoccupazioni sollevate dagli ultimi dati sugli incidenti stradali che coinvolgono neopatentati.
Le otto ore obbligatorie di guida: requisiti e percorsi richiesti
Il nuovo modello di formazione stabilisce che, prima di poter circolare in maniera autonoma con il Foglio Rosa, il candidato dovrà aver seguito, con modalità certificate, un pacchetto di almeno 8 ore di esercitazione pratica. Questa novità rappresenta un salto di qualità rispetto al passato, dove la preparazione pratica era molto spesso lasciata all’iniziativa individuale o alle possibilità economiche della famiglia.
| Fase/Area di Esercitazione |
Obiettivo Formativo |
Ore Minime |
| Introduzione al veicolo e sicurezza |
Apprendimento dei comandi, comportamenti base, controlli |
2 |
| Guida urbana |
Affrontare traffico, manovre, precedenze e interazione con altri utenti della strada |
3 |
| Guida su autostrada / extraurbana |
Velocità sostenute, sorpassi, ingresso e uscita dai caselli |
2 |
| Guida notturna |
Gestione della visibilità ridotta, riconoscimento della segnaletica |
1 |
Le persone che si preparano all’esame dovranno obbligatoriamente svolgere tutte le parti previste dal modulo, senza possibilità di sostituzioni o “compensazioni”. Tutte le sessioni dovranno essere effettuate con un istruttore qualificato presso un’autoscuola riconosciuta, che avrà l’onere di registrare ogni lezione sul sistema della Motorizzazione.
Una delle principali novità è che senza la registrazione completa delle 8 ore sulla piattaforma, non sarà in alcun modo possibile presentare la richiesta di ammissione agli esami di guida. Si introduce, così, un sistema di controllo digitale che garantisce trasparenza e uniformità sulla reale frequenza delle ore obbligatorie da parte del candidato.
La misura riguarda direttamente circa il 60% dei nuovi patentati, ossia gli under 21, che affrontano l’iter per la prima volta, ma coinvolge anche i sempre più numerosi adulti e persone nate all’estero che decidono di conseguire la patente italiana, spesso in condizioni di conoscenza limitata delle regole locali.
Quando entreranno in vigore le nuove regole: tempi e ostacoli
A livello formale, il decreto MIT è entrato in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, la piena operatività delle regole è sospesa fino a quando non sarà emanato un atto direttoriale specifico che darà il via alla piattaforma informatica su cui dovranno essere caricate tutte le informazioni relative alle esercitazioni svolte.
- La piattaforma della Motorizzazione costituirà il cuore del nuovo modello, consentendo agli istruttori di caricare, in modalità digitale certificata, i progressi e le presenze di ciascun candidato.
- Fino all’attivazione di questo sistema, l’obbligo delle 8 ore rimarrà simbolico e non potrà essere applicato alle procedure pratiche.
Secondo le comunicazioni ufficiali,
nessuna data cogente è stata ancora formalizzata per il rilascio della piattaforma e il conseguente avvio effettivo della riforma. I servizi della Motorizzazione sono in attesa di istruzioni definitive e la Polizia Locale ha chiarito che, almeno fino alla pubblicazione dell’atto direttoriale, tutto resta invariato rispetto alle precedenti disposizioni.
La prospettiva, tuttavia, è che la procedura venga attuata in tempi relativamente brevi, anche in risposta all’urgenza connessa al costante aumento degli incidenti tra i più giovani e alla necessità di standardizzare la preparazione. Nel frattempo, chi ottiene il Foglio Rosa continua ad attenersi alle normative vigenti: nessun cambiamento immediato per candidati, autoscuole o famiglie.
Costi e impatto economico sulla patente e sul Foglio Rosa
La riforma, oltre a puntare su una maggiore qualità della formazione, introduce anche conseguenze economiche rilevanti per chi decide di conseguire la patente nei prossimi mesi. Dal 1° novembre 2025, sono stati introdotti aumenti alle tariffe degli esami di guida:
- La revisione degli importi è stata voluta dal MIT al fine di adeguare i rimborsi agli esaminatori e migliorare l’efficienza dei servizi della Motorizzazione Civile;
- L’aggravio medio per candidato si attesta tra i 25 e i 30 euro;
- Ulteriore incidenza sui costi deriva dalle nuove 8 ore obbligatorie di addestramento, la cui tariffa media (tra 40 e 60 euro all’ora) porta il totale per la preparazione pratica intorno ai 400 euro aggiuntivi;
- L’Unione nazionale autoscuole (Unasca) ha rimarcato che l’incremento dei costi non rappresenta un guadagno per le autoscuole, ma va a coprire le spese del personale esaminatore e dei servizi digitali correlati.
Nei fatti, il percorso verso la patente B diventa più impegnativo anche dal punto di vista economico, con
un impatto complessivo destinato a superare i 1000 euro tra tasse, iscrizione, formazione teorica e pratica. Il legislatore ha però esplicitato che la sfida su sicurezza e qualità del risultato finale giustifica questi investimenti maggiori richiesti agli utenti.
Chi sono i nuovi candidati alla patente: dati e tendenze dal 2014 al 2024
L’ultimo decennio ha visto un costante incremento del numero di patenti rilasciate in Italia, con una crescita del 29%: dai 924.676 documenti emessi nel 2014 al picco di 1.193.480 registrato nel corso del 2024. Questo trend non si è arrestato nemmeno di fronte all’aumento delle bocciature:
- Su quasi 2,3 milioni di esami totali (teorici e pratici), il 37% dei candidati non supera la prova teorica;
- Oltre il 10% viene respinto all’esame pratico.
Il
profilo anagrafico e sociale dei nuovi patentati si è profondamente modificato:
- Under 21: rappresentano il 60% dei soggetti che ogni anno accedono all’iter per la patente B;
- Over 54: restano minoritari, circa l’1% del totale;
- Candidati nati all’estero: significativa crescita da circa 121.000 nel 2014 a quasi 170.000 nel 2024, a sottolineare la crescente varietà delle esperienze di partenza e delle esigenze formative.
Questi dati evidenziano
la necessità di una maggiore uniformità nella preparazione e valutazione: le otto ore certificate sono pensate per offrire un’istruzione pratica di base più solida proprio a una platea così diversificata, contribuendo a limitare disparità e rischi connessi all’inadeguatezza dell’esperienza pratica pregressa.
Cosa resta invariato: limiti, obblighi e bufale sulle nuove norme
Nonostante l’attenzione mediatica sui possibili cambiamenti, alcuni punti fondamentali restano immutati nella regolamentazione del Foglio Rosa. Il decreto ribadisce, senza introdurre modifiche, i seguenti obblighi:
- Per i titolari del Foglio Rosa, quando si esercitano in autostrada, vige ancora l’obbligo di utilizzare le due corsie più a destra in caso di arteria composta da tre corsie o più;
- I limiti di velocità in autostrada non sono stati abbassati rispetto a quelli previsti dal Codice della Strada, né sono state introdotte restrizioni più severe per chi si esercita con il Foglio Rosa;
- Le sanzioni per eventuali infrazioni restano invariate;
- Continua a essere obbligatoria la presenza di una persona in possesso di patente B da almeno 10 anni accanto al candidato durante le esercitazioni pratiche.
Si segnala, inoltre, la smentita di alcune bufale circolate di recente: nessuna novità immediata in materia di velocità o obblighi aggiuntivi rispetto alle norme già sancite dal Codice della Strada. L’attesa piattaforma informatica costituisce l’unico punto davvero mancante per il via libera alla riforma.
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