Quando un furgone viene acquistato o preso a noleggio nell'ambito di un'attività d'impresa, la normativa fiscale prevede la deducibilità totale.
Tra le voci di spesa per molte imprese e liberi professionisti per ottimizzare i costi aziendali c'è l'acquisto o il noleggio di un furgone a uso lavorativo. Che si tratti di un artigiano, di un corriere o di un'impresa edile, avere un veicolo commerciale è spesso indispensabile per svolgere l'attività. Ma al di là dell'utilità operativa, ci sono vantaggi fiscali da considerare legati a questo tipo di investimento. Facciamo il punto in questo articolo:
Il tempo di ammortamento fiscale, in caso di acquisto, è pari a cinque anni, periodo durante il quale la spesa per l'acquisto viene suddivisa in quote annuali uguali. Questo principio vale anche per i soggetti in contabilità semplificata, che a seguito delle modifiche normative possono comunque beneficiare di un regime agevolato. I canoni di leasing o di noleggio sono invece deducibili nell'anno in cui sono sostenuti.
Per i veicoli destinati a essere utilizzati solo per l'attività professionale, l'Iva sull'acquisto o sul noleggio del mezzo è detraibile nella sua totalità. Questo principio si applica anche all'Iva relativa alle spese accessorie, come carburante, pedaggi autostradali, manutenzioni ordinarie e straordinarie, assicurazioni e bollo.
Affinché la detrazione sia legittima occorre dimostrare che il veicolo è impiegato a fini lavorativi. Ogni uso personale, anche saltuario, compromette la possibilità di detrarre l'imposta per intero. Non è raro che l'Agenzia delle entrate effettui verifiche su questo fronte, soprattutto quando si tratta di soggetti individuali che possiedono un solo mezzo aziendale. Per evitare contestazioni, è consigliabile mantenere tutta la documentazione, come un registro dei percorsi effettuati o una dichiarazione scritta dell'impresa in cui si attesti l'uso esclusivo del mezzo per fini professionali.
Nel caso in cui l'utilizzo sia misto, la detrazione dell'Iva è ammessa nella misura del 40%, che rappresenta una sorta di soglia forfettaria prevista dal legislatore per situazioni intermedie.
Oltre al costo d'acquisto o ai canoni di leasing, il furgone comporta una serie di spese operative che producono risparmi fiscali. La normativa consente di dedurre integralmente tutte le spese sostenute per il mantenimento e l'utilizzo del mezzo, a patto che siano correlate all'attività lavorativa. Si parla di costi come tagliandi, riparazioni meccaniche, sostituzione pneumatici, bollo auto e assicurazione Rc auto. Anche i costi per il carburante sono deducibili al 100% in caso di uso esclusivo, mentre l'Iva relativa è detraibile integralmente solo se si dimostra la destinazione professionale del consumo.
L'unica condizione è che ogni spesa sia documentata in modo conforme: le fatture devono riportare i dati della ditta o del professionista e fare esplicito riferimento al veicolo aziendale. Non sono accettabili ricevute generiche o pagamenti in contanti non tracciati.