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Gli stipendi ricevuti finora quest'anno non sono reali. Cosa manca ancora con conseguenze sia positive che negative

di Marianna Quatraro pubblicato il
stipendi non reali

Non a tutti i dipendenti stato applicato in questi primi mesi dellanno il nuovo taglio del cuneo fiscale: gli effetti positivi e negativi attesi dal ricalcolo

Perché gli stipendi ricevuti in questi primi mesi del 2025 non sono per tutti reali? Cambia il taglio del cuneo fiscale quest’anno: non si applica più, infatti, come sgravio contributivo per i dipendenti che hanno redditi annui fino a 35mila euro lordi ma sotto forma di detrazioni e per lavoratori con un reddito annuo più alto, fino a 40mila euro, sempre da intendersi al lordo. 

Sono diverse, dunque, le novità al via, ma in questi primi mesi dell’anno, non per tutti gli stipendi sono stati reali e veritieri, perché il nuovo taglio del cuneo fiscale non è stato in realtà calcolato su tutte le buste paga.

  • Manca ancora il nuovo taglio del cuneo fiscale, come funziona la sua applicazione
  • Gli effetti positivi e negativi attesi

Manca ancora il nuovo taglio del cuneo fiscale, come funziona la sua applicazione 

Nelle buste paga dei lavoratori dipendenti italiani, soprattutto privati, il nuovo taglio del cuneo fiscale al via da gennaio 2025 non è ancora stato calcolato per tutti.

Le nuove detrazioni previste sono differenti in base alla fascia reddituale di appartenenza e sono, nel dettaglio, le seguenti:

  • del 7,1% per stipendi fino a 8.500 euro;
  • del 5,3% per i redditi da 8.500 e fino a 15mila euro;
  • del 4,8% per stipendi superiori ai 15mila euro e fino a 20mila euro all’anno;
  • di mille euro per chi percepisce redditi superiori a 20mila euro ma entro i 32mila euro (se ha lavorato tutto l’anno, altrimenti spettano 2,74 euro per ogni giorno di effettivo lavoro);
  • per chi ha redditi tra 32.001 euro e 40mila euro spetta una detrazione pari al prodotto tra mille euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40mila euro, diminuito del reddito complessivo e 8mila euro, se l’importo del reddito del reddito complessivo è superiore a 32mila euro ma resta entro i 40mila euro. 
Il motivo per cui manca il nuovo calcolo è che molti dipendenti devono ancora compilare e firmare il modulo di accettazione del taglio del cuneo fiscale 2025 e decidere come riceverlo.

E’, infatti, possibile scegliere di applicare le detrazioni spettanti mensilmente, o con attribuzione solo in sede di conguaglio o anche optare per la non attribuzione del beneficio fiscale. 

Gli effetti positivi e negativi attesi

La mancata applicazione del nuovo taglio del cuneo fiscale nei primi mesi dell’anno prevede effetti positivi e negativi che presto ci saranno.

Se, infatti, da un lato, il ricalcolo degli stipendi finora percepiti senza le nuove detrazioni nei prossimi mesi, con gli arretrati previsti, prevederà un aumento delle retribuzioni, dall’altro potrebbe implicare anche riduzioni, dovute soprattutto alla perdita dei 100 euro mensili del trattamento integrativo.

Il taglio del cuneo fiscale rischia, infatti, di far perdere quest’anno ad alcuni lavoratori fino a 1.200 euro all'anno. Si tratta, in particolare, dei dipendenti che percepiscono redditi bassi, fino a 9mila euro, a cui verrebbe tolto l'ex bonus Renzi da 100 euro al mese.

Per i redditi più bassi, è prevista una detrazione pari a 1.880 euro e chi ha una tassa lorda da pagare più alta di tale soglia, si definisce capiente, mentre chi ha una tassa lorda più bassa si definisce incapiente. 

Per ricevere l'ex bonus Renzi da 100 euro al mese, bisogna essere capienti e con il nuovo taglio del cuneo fiscale chi guadagna 8.500 euro all'anno avrà meno tasse da pagare, ma non potrà più avere il trattamento integrativo, perdendo così 1.200 euro netti all'anno.

Se nei primi mesi, i dipendenti interessati hanno ricevuto i 100 euro ancora spettanti, dovranno restituire quanto percepito non appena sarà effettuato il ricalcolo degli stipendi con il nuovo taglio del cuneo fiscale. 


 

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