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Guida rimborsi 730 2025, calcolo importi, calendario pagamenti e controlli

di Marianna Quatraro pubblicato il
Guida rimborsi 730 2025

Come funzionano i rimborsi del 730 2025, come e quando vengono erogati e chi può riceverli. Ecco cosa bisogna sapere

Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi che permette ai lavoratori dipendenti e ai pensionati di regolarizzare la propria posizione tributaria in modo semplice, con la prospettiva di ottenere un rimborso delle imposte versate in eccesso. 

I destinatari dei rimborsi tramite la dichiarazione 730 sono principalmente:

  • Lavoratori dipendenti
  • Pensionati
  • Soggetti titolari di altri redditi assimilati a lavoro dipendente
  • Disoccupati che ricevono indennità sostitutive del reddito da lavoro

Il calcolo degli importi dei rimborsi 730: criteri, detrazioni e deduzioni

Il calcolo dell'importo spettante di eventuale rimborso si basa sull’analisi della differenza tra le imposte trattenute durante l’anno e l’imposta calcolata sulla base della dichiarazione. Elementi qualificanti sono:
  • Ritenute fiscali subite annualmente
  • Detrazioni (per lavoro, spese mediche, familiari a carico, ecc.)
  • Deduzioni (contributi previdenziali, spese sanitarie, ecc.)
  • Eventuali crediti d’imposta derivanti da specifiche agevolazioni (es. Superbonus)
Se le detrazioni e le deduzioni superano l’imposta dovuta, si genera un credito che costituisce la base del rimborso. 

Calendario delle date di pagamento dei rimborsi 730 2025

Periodo di presentazione 730 Mese previsto accredito
Fino al 31 maggio Luglio 2025
1 - 20 giugno Agosto 2025
Entro 15 luglio Settembre 2025
Metà luglio - fine agosto Ottobre 2025
Entro 30 settembre Da novembre 2025

Il calendario dei rimborsi può subire variazioni in base a situazioni particolari, come controlli o irregolarità. Per i pensionati, l’accredito viene effettuato tramite Inps con un tempo di attesa generalmente pari a due mensilità dopo la trasmissione.

Rimborsi 730 con sostituto d’imposta: tempistiche e modalità di accredito

Chi presenta la dichiarazione con sostituto d’imposta riceve l’accredito direttamente in busta paga o sulla pensione.

Il meccanismo è automatico e puntuale, secondo le scadenze previste. 

  • Per i dipendenti, l’importo risulta nella prima busta paga utile
  • Per i pensionati, nel secondo mese successivo all’invio tramite INPS
Il sostituto si occupa di operare sia gli accrediti che eventuali trattenute in caso di debito d’imposta, assicurando una gestione centralizzata e controllata.

Rimborsi 730 senza sostituto: procedura, tempi e accorgimenti

In assenza di un sostituto è l’Agenzia delle Entrate a gestire direttamente l’erogazione. Questo comporta alcune particolarità:

  • Il rimborso avviene solo mediante bonifico su conto corrente o, in assenza, tramite strumenti alternativi quali assegno vidimato o vaglia postale
  • I tempi si allungano per via dei controlli (fino a 6 mesi senza verifiche straordinarie; 3-4 mesi in più in presenza di approfondimenti)
La comunicazione delle coordinate IBAN è utile soprattutto per chi non ha un sostituto d’imposta. I canali disponibili sono:
  • Accesso all’area riservata sul sito dell'Agenzia delle Entrate: sezione “Servizi → Rimborsi → Comunicazione IBAN”
  • PEC con modulo firmato digitalmente all’ufficio territoriale competente
  • Consegna cartacea presso gli sportelli territoriali, previa prenotazione

Controlli sui rimborsi 730: quali sono, quando avvengono e possibili ritardi

L’attività di verifica può incidere in modo significativo sulle tempistiche. I controlli previsti riguardano:
  • Disallineamenti rispetto ai dati delle Certificazioni Uniche, dei modelli di versamento e delle dichiarazioni precedenti
  • Casi di credito superiore a 4.000 euro
  • Sospette incoerenze o rischi di irregolarità, anche segnalati da enti esterni
Rappresentano elementi di incoerenza:
  • Scostamenti rilevati tra dati dichiarati e informazioni in possesso di enti terzi
  • Differenze significative rispetto alle annualità precedenti
  • Situazioni di rischio individuate sulla base di segnalazioni pregresse
La presenza di tali elementi potrebbe generare la necessità di controlli documentali. In tal caso, il rimborso è subordinato alla completa risoluzione delle criticità. Nel caso di importi superiori a 4.000 euro, tutti i casi sono sottoposti obbligatoriamente a controllo preventivo.

Quando viene riscontrata un’incongruenza, il rimborso resta sospeso fino al completamento delle verifiche, che possono avvenire fino a quattro mesi dalla scadenza di trasmissione del modello o dalla data di effettiva presentazione.

Monitorare lo stato di pagamento dei rimborsi 730 2025

E' possibile monitorare lo stato di lavorazione della dichiarazione e dei rimborsi attraverso i principali portali digitali:

  • Agenzia delle Entrate: accesso al Cassetto fiscale via SPID, CIE o CNS, sezione “Consultazioni - Dichiarazioni fiscali”
  • INPS: consultazione del “cedolino pensione” per i pensionati
  • Assistenza telefonica tramite i numeri pubblicati dagli enti ufficiali

Cosa fare se il rimborso 730 non arriva: procedure e assistenza

  • Verificare, tramite servizi online, che la dichiarazione sia stata correttamente inviata e accettata
  • Controllare la correttezza dei dati bancari (IBAN, nominativo, etc.)
  • In caso di presentazione con sostituto, contattare il datore di lavoro o l’INPS per eventuali chiarimenti
  • Per problematiche persistenti, rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate tramite assistenza online, telefonica o presso gli uffici
  • Necessità di fornire eventuale documentazione integrativa in caso di controlli

FAQ sui rimborsi 730 2025: risposte ai dubbi più frequenti

  • Chi può beneficiare del rimborso? Tutti i soggetti che presentano la dichiarazione, risultano a credito e rispettano i requisiti formali.
  • Come viene effettuato il pagamento? Auto-accredito in busta paga o pensione in caso di sostituto; bonifico diretto da parte dell’Agenzia per chi ne è privo.
  • Quando è previsto l’accredito? Dipende dal periodo di invio e dalla presenza di controlli; in generale tra luglio e novembre, con tempi anche superiori per chi è senza sostituto.
  • Quali documenti bisogna conservare? Prospetto di liquidazione, ricevuta di presentazione, eventuali comunicazioni degli enti.
  • Cosa comporta un controllo? Ritardi nell’erogazione e richiesta di documenti aggiuntivi da parte dell’Agenzia.

 

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