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Rimborsi 730 2025, chi dovrà aspettare fino al 2026 e i motivi spiegati da Agenzia delle Entrate

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rimborsi 730 2025 aspettare 2026

Quali sono i tempi di riconoscimento dei rimborsi del 730 2025 e chi può dover aspettare fino al 2026 per riceverli: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

Il calendario dei rimborsi fiscali derivanti dal modello 730/2025 è al centro dell’interesse dei contribuenti italiani, soprattutto a causa delle novità sulle tempistiche.

L’attenzione cresce per coloro cui spetta un credito Irpef, visto che alcuni soggetti dovranno attendere fino al 2026 per ottenere le somme spettanti. Le recenti precisazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate spiegano chiaramente per quali casi l’erogazione si prolungherà mesi oltre la norma. 

Come funzionano i rimborsi 730: meccanismi e soggetti coinvolti

Il meccanismo dei rimborsi tramite modello 730 interessa lavoratori dipendenti, pensionati e alcuni contribuenti che, pur non avendo un sostituto d’imposta, possono presentare la dichiarazione dei redditi attraverso questa procedura. Il rimborso è dovuto quando dalle comunicazioni di redditi e detrazioni risultano imposte versate superiori al dovuto. 

L’Agenzia delle Entrate calcola la differenza dopo aver ricevuto la dichiarazione e trasmette l’esito al datore di lavoro, all’ente pensionistico o direttamente al contribuente, a seconda dei casi.

  • Lavoratori dipendenti: ricevono il credito nella busta paga del mese successivo all’elaborazione.
  • Pensionati: vedono l’accredito nel cedolino pensionistico, generalmente a partire da agosto.
  • Disoccupati e senza sostituto d’imposta: il pagamento avviene tramite bonifico direttamente da parte dell’Agenzia, spesso in tempi più lunghi, soprattutto se l’IBAN non è comunicato correttamente.

Calendario dei rimborsi 730/2025: tutte le date per lavoratori, pensionati e disoccupati

Le tempistiche dell’accredito variano in base al soggetto e alla data di trasmissione del modello 730:
Data di invio Dipendenti: accredito in busta paga Pensionati: accredito INPS
Entro il 31 maggio Luglio Agosto
1-20 giugno Agosto Settembre
21 giugno-15 luglio Settembre Settembre
16 luglio-31 agosto Ottobre Ottobre
1 settembre-30 settembre Novembre Novembre

Per i disoccupati che percepiscono la Naspi e indicano l’Inps come sostituto d’imposta, il rimborso viene accreditato normalmente tra agosto e settembre.

In assenza di un sostituto d’imposta, il riconoscimento del dovuto importo da parte dell’Agenzia può avvenire tra dicembre e aprile dell’anno successivo, spesso slittando in caso di controlli aggiuntivi.

Cause dei ritardi: i controlli dell'Agenzia delle Entrate e i casi oltre 4.000 euro

La principale causa che determina un'attesa più lunga riguarda i controlli preventivi. L'Agenzia delle Entrate attiva verifiche specifiche quando:

  • Il rimborso spettante supera i 4.000 euro;
  • Ci sono modifiche significative al modello precompilato rispetto ai dati originari;
  • Sono riscontrate incoerenze fra i dati comunicati e quelli registrati nelle banche dati fiscali.
I controlli possono essere:
  • Automatici: verifica della congruenza dei dati dichiarati.
  • Formali: analisi documentale, anche a campione.
  • Di merito: richieste di ulteriori accertamenti in caso di anomalie riscontrate dalle prime due verifiche.
Solo dopo la conclusione delle verifiche, l'Agenzia può autorizzare il pagamento, che viene comunque disposto entro sei mesi dal termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Chi dovrà aspettare fino al 2026 e in quali circostanze

Categorie di contribuenti che dovranno attendere fino a marzo 2026:

  • Coloro che, indipendentemente dalla presenza del sostituto d’imposta, sono beneficiari di un rimborso Irpef superiore a 4.000 euro.
  • Soggetti che hanno apportato modifiche rilevanti al modello 730 precompilato, ad esempio per la presenza di bonus edilizi o spese di notevole entità.
  • Contribuenti individuati attraverso controlli per incongruenze tra i dati della dichiarazione e archivi esterni.
La procedura prevede che i controlli si concludano entro quattro mesi dalla scadenza per la trasmissione del 730 (30 settembre 2025).

Il rimborso può, quindi, essere effettivamente liquidato entro marzo 2026.

Come ridurre l'attesa: consigli e chiarimenti ufficiali dell'Agenzia delle Entrate

L'Agenzia delle Entrate offre consigli per abbreviare i tempi di accredito:

  • Inviare la dichiarazione il prima possibile, preferibilmente entro il mese di maggio, per essere tra i primi a ricevere l'eventuale rimborso.
  • Accettare la precompilata senza variazioni sostanziali garantisce, nei limiti del possibile, una lavorazione più agevole e meno soggetta a verifiche approfondite.
  • Conservare e presentare correttamente tutta la documentazione giustificativa delle detrazioni e delle deduzioni, specialmente in caso di modifiche importanti.
  • Comunicare IBAN corretto e intestato al beneficiario se si presenta il modello senza sostituto d’imposta.
  • Verificare tramite il sito dell'Agenzia lo stato delle pratiche e dei rimborsi, sfruttando servizi come il Cassetto fiscale.

 

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