Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

I bonus e agevolazioni fiscali (nuove e vecchie) a cui hanno diritto conviventi nel 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
bonus coppie conviventi

Quali sono i diversi bonus e agevolazioni fiscali a cui hanno diritto conviventi: cosa prevedono le leggi in vigore, requisiti e condizioni

I conviventi, ossia le coppie non legate da vincoli matrimoniali ma stabilmente residenti nello stesso domicilio, hanno accesso a un ampio ventaglio di bonus fiscali e agevolazioni previsti dalla legislazione italiana. Questi benefici fiscali, attribuiti in base alle condizioni di convivenza, al reddito del nucleo familiare certificato tramite ISEE e ad altri requisiti normativi, sono stati riconfermati e, in alcuni casi, rimodulati per il 2025. L’appartenenza allo stesso stato di famiglia comporta effetti diretti sulle detrazioni e sui contributi erogati per interventi sulla casa, per la cura dei figli e per l’assistenza a soggetti fragili all’interno del nucleo.

Detrazioni per familiari a carico nelle famiglie conviventi

Per il 2025 alle coppie conviventi è riconosciuta la possibilità di fruire delle detrazioni fiscali per altri familiari a carico, applicate in dichiarazione dei redditi. Tale detrazione si suddivide pro quota tra i contribuenti che ne hanno diritto e decresce progressivamente con l’aumentare del reddito complessivo del nucleo. Ai sensi delle disposizioni vigenti, sono considerati familiari fiscalmente a carico i soggetti con reddito annuale non superiore al limite stabilito dalla normativa, incluso il convivente more uxorio, come definito dalla legge n. 76/2016. L’inclusione del convivente nella dichiarazione fiscale permette la ripartizione dei benefici in maniera trasparente e proporzionale.

Assegno unico per i figli, diritti dei conviventi e nuovi requisiti

Dall’introduzione dell’assegno unico universale, la misura si applica integralmente anche alle coppie conviventi con figli minori, a prescindere dalla formalizzazione del rapporto in sede anagrafica. L’assegno unico, rivolto ai nuclei con figli a carico fino a 21 anni, comprende i casi in cui i genitori siano conviventi di fatto o uniti civilmente. Per accedere a questa agevolazione occorre che il figlio risulti inserito nello stato di famiglia e sia fiscalmente a carico almeno di uno dei genitori conviventi.

L’ammontare dell’assegno varia in funzione del valore ISEE del nucleo familiare, della presenza di più figli o di figli disabili, e delle condizioni lavorative dei genitori. Sono previste maggiorazioni per famiglie numerose e per madri lavoratrici, tenendo conto anche delle innovazioni introdotte nella manovra finanziaria per il 2025 (quoziente familiare).

Nuove agevolazioni 2025, Legge 104 e assistenza domiciliare

Nel 2025 le tutele in ambito assistenziale per conviventi sono state ampliate. Le recenti modifiche normative sulla Legge 104 includono espressamente il convivente di fatto tra i soggetti titolati a fruire dei permessi lavorativi per assistere persone con disabilità grave. L’accesso prioritario al congedo straordinario è stato esteso a coniuge, parte dell’unione civile o convivente, rafforzando il sostegno alla gestione familiare nelle situazioni di non autosufficienza.

Tale possibilità si estende anche in assenza di ufficializzazione della convivenza, ma a condizione che sia dimostrabile la residenza nella medesima abitazione. Le priorità nell’accesso al congedo vengono disciplinate nell’ordine previsto dalla norma, avanzando ai figli conviventi, fratelli/sorelle conviventi o parenti/affini entro il terzo grado, se ricorrono determinate condizioni. Rilevano anche gli aggiornamenti europei in materia di tutela dei caregiver familiari.

Bonus edilizi 2025 per conviventi, condizioni e novità

I bonus edilizi 2025 comprensivi di ecobonus, bonus ristrutturazione, sismabonus, bonus barriere architettoniche, bonus mobili ed elettrodomestici,  sono richiedibili dalle coppie conviventi che abbiano sostenuto le spese su immobili in cui risultano effettivamente residenti e conviventi al momento dell’avvio degli interventi e dei pagamenti.

Per le abitazioni principali, la detrazione principale sulle spese di ristrutturazione edilizia è riconfermata al 50% con limite di 96.000 euro per unità immobiliare. Per le altre categorie (seconde case), l’aliquota scende al 36% (30% dal 2026) con tetto massimo di 48.000 euro. Le stesse aliquote valgono per l’ecobonus, a esclusione degli interventi di sostituzione di impianti con caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili, che non sono più agevolabili.

I bonus mobili ed elettrodomestici restano accessibili a quanti effettuano lavori di recupero edilizio, con spese computabili fino a 5.000 euro nel 2025. Tra i nuovi contributi compare il bonus elettrodomestici green, destinato all’acquisto di apparecchi ad alta efficienza, mentre il bonus verde non è stato prorogato oltre il 2024.

Tutte le agevolazioni spettano anche a conviventi di fatto sempre che sostengano effettivamente la relativa spesa, così come previsto dall’Agenzia delle Entrate (Risoluzione n. 184/E del 12 giugno 2002), indipendentemente dal fatto che il titolo edilizio sia intestato al proprietario e non al convivente.

  • Manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili residenziali
  • Lavori di efficientamento energetico e riqualificazione dell’involucro edilizio
  • Interventi antisismici (sismabonus)
  • Installazione di nuove autorimesse, pertinenze e sistemi di automazione
  • Barriere architettoniche per disabili
  • Mobili ed elettrodomestici nuovi (collegati a lavori di ristrutturazione)
Occorre prestare attenzione ai limiti alle detrazioni fiscali introdotti dalla nuova legislazione per chi ha un reddito superiore a 75.000 euro. Sono previsti tetti massimi di spesa detraibile, progressivamente più bassi oltre questa soglia e con coefficienti crescenti in presenza di figli a carico. Restano escluse dal calcolo le spese sanitarie e gli oneri relativi agli interessi di mutuo agrario o ipotecario stipulati fino al 31 dicembre 2024.

Pagamenti e requisiti

  • Sussistenza della convivenza già dalla dichiarazione di inizio dei lavori e al momento dei pagamenti
  • Tracciabilità dei pagamenti (bonifico parlante con dati fiscali di entrambi i beneficiari, ove disponibili)
  • Conservazione integrale dei documenti (fatture, bonifici, concessioni edilizie, certificazioni ENEA, ecc.) per almeno 10 anni
  • Per gli interventi con finalità energetiche, invio della comunicazione ENEA entro 90 giorni dalla chiusura dei lavori

Bonus affitto 2025, sostegno anche per i nuclei conviventi

Il bonus affitto per il 2025 costituisce una misura strutturale di sostegno rivolta anche ai nuclei conviventi che siano titolari di contratto di locazione e abbiano residenza abituale nell’immobile. Il beneficio, erogato con modalità differenti in base alle disposizioni comunali e ai fondi disponibili, è accessibile se i requisiti anagrafici e reddituali sono soddisfatti da entrambi i conviventi e la spesa per il canone rientra nei limiti fissati dagli enti locali. L’entità e criteri di accesso sono generalmente collegati al valore ISEE e alla regolarità dei pagamenti.

Altre misure e nuovi bonus 2025 per famiglie e conviventi

La Legge di Bilancio 2025 ha confermato ed esteso una serie di bonus e contributi per i nuclei con figli e per i nuclei conviventi. Tra i principali interventi strutturali sono da segnalare:

  • Carta Nuovi Nati (bonus nuove nascite), con contributo di 1.000 euro per famiglie con ISEE fino a 40.000 euro
  • Estensione del bonus mamme lavoratrici, ora rivolto anche ad autonome e professioniste
  • Bonus asilo nido potenziato (fino a 3.000 euro per figli sotto i 3 anni)
  • Carta Dedicata a Te per acquisto beni primari e copertura spese energetiche
  • Bonus libri scolastici rafforzato per l’anno scolastico in corso, destinato ai nuclei con figli studenti
  • Bonus psicologo confermato, fino a 1.500 euro per nuclei con ISEE fino a 50.000 euro
  • Dote Famiglia per attività extrascolastiche dei figli
Rientrano poi i bonus ordinari quali la lista dei contributi per chi ha ISEE basso, il bonus bollette, la carta acquisti, assegno sociale e misure per disabili, e fringe benefit per i lavoratori con figli.
Leggi anche