Lancia Fulvia è un nome che evoca emozioni forti, legate a un passato glorioso fatto di eleganza e trionfi sportivi.
Il marchio Lancia ha già visto il debutto della nuova Ypsilon e nei prossimi anni vedrà la nascita di modelli inediti. La casa torinese, oggi parte del gruppo Stellantis, sta lavorando su una strategia che punta a recuperare l’eredità storica dei suoi veicoli più iconici, reinterpretandoli in chiave moderna.
Dopo l’annuncio della Lancia Gamma, attesa per il 2026, e della nuova generazione della Lancia Delta, il marchio italiano ha attirato l’attenzione con la richiesta di registrazione del nome Fulvia presso l’Ufficio Brevetti Europeo. Questo atto burocratico ha fatto nascere ipotesi e speranze per un possibile ritorno di uno dei modelli più amati della storia del marchio. Facciamo il punto:
La versione sportiva, introdotta nel 1965, si affermò come una delle vetture da competizione più temute dell’epoca. Il suo motore V4 compatto, abbinato a una carrozzeria leggera e a una trazione anteriore impeccabile, la rese una rivale formidabile nei campionati rally. Lancia Fulvia HF, in particolare, conquistò la vittoria nel Campionato Internazionale Costruttori del 1972, scrivendo una delle pagine più memorabili della storia del motorsport.
Oltre alle sue doti sportive, la Fulvia era anche un’auto dall’eleganza unica. La sua linea, firmata da Piero Castagnero, rappresentava un perfetto connubio tra raffinatezza e sportività. Il frontale con i caratteristici fari rotondi, l’abitacolo con finiture di pregio e le proporzioni equilibrate resero la Fulvia una delle coupé più desiderate degli anni ‘60 e ‘70.
L’idea di riportare in vita la Fulvia non è del tutto nuova. Già nel 2003, Lancia presentò un prototipo che avrebbe dovuto segnare il ritorno della mitica coupé. Disegnata da Flavio Manzoni, la concept car Fulvia Coupé riprendeva gli stilemi della vettura originale, reinterpretandoli in chiave moderna.
Basata sulla meccanica della Fiat Barchetta, questa Fulvia del nuovo millennio si caratterizzava per linee eleganti, dimensioni compatte e un chiaro riferimento al passato, evidente soprattutto nella conformazione del frontale e nella fiancata slanciata. La vettura suscitò grande interesse tra gli appassionati e gli addetti ai lavori, tanto che si ipotizzò una sua possibile produzione in serie.
Per motivi legati alle strategie industriali del gruppo Fiat dell’epoca, il progetto non ebbe seguito. La concept car rimase un esercizio di stile, lasciando il desiderio di una nuova Fulvia insoddisfatto per quasi due decenni.
Dopo la recente registrazione del nome, il grande interrogativo è: se la Fulvia dovesse tornare, che forma avrebbe? Oggi il mercato automobilistico è cambiato rispetto agli anni ‘60 e 2000. Le coupé compatte, un tempo molto richieste, sono ormai una nicchia, mentre a dominare il settore sono i SUV e i crossover. Per questa ragione, è plausibile che la futura Fulvia non riproponga le forme tradizionali della storica coupé, ma possa piuttosto trasformarsi in un crossover sportivo di medie dimensioni.
Secondo alcune indiscrezioni, la nuova Fulvia potrebbe basarsi sulla piattaforma STLA Medium, la stessa che sarà utilizzata per altri modelli Stellantis di segmento C e D. Questo permetterebbe alla vettura di essere proposta con motorizzazioni elettriche, in linea con la strategia di elettrificazione del marchio Lancia.
Un’eventuale Fulvia crossover potrebbe collocarsi tra la futura Gamma e la Delta, posizionandosi come un modello premium destinato a un pubblico alla ricerca di stile e tecnologia avanzata. Se così fosse, Lancia potrebbe seguire l’esempio di altri brand storici, che hanno reinterpretato le proprie vetture iconiche adattandole alle tendenze contemporanee.
Se la futura Fulvia vedrà la luce, il design sarà un elemento chiave per il suo successo. Un'anticipazione di come potrebbe apparire arriva dai lavori del designer Mirko del Prete, che ha recentemente realizzato un rendering moderno della coupé.
Il suo progetto combina i nuovi stilemi Lancia, già visibili sulla Ypsilon 2024, con dettagli iconici della Fulvia originale. Il frontale è dominato da fari rotondi Led e da una firma luminosa a Y, mentre la carrozzeria presenta linee fluide e proporzioni sportive. Un omaggio alla storica versione da rally HF è rappresentato dal cofano nero opaco a contrasto con la carrozzeria rossa, un elemento che richiama le vetture da corsa degli anni ‘70.
L’abitacolo, invece, potrebbe essere caratterizzato da un ambiente minimalista ma raffinato, con materiali sostenibili e tecnologia all'avanguardia. I modelli più recenti di Stellantis suggeriscono un possibile cruscotto digitale con schermi di grandi dimensioni e un sistema di infotainment basato su software proprietario, per un'esperienza di guida connessa e innovativa.